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1) Dizion. 4° Ed. .
RAPPORTARE.
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RAPPORTARE.
Definiz: Riferire, Riportare. Lat. referre. Gr. ἐπαναφέρειν, ἀγγέλλειν.
Esempio: Bocc. nov. 8. 4. Rapportar male dall'uno all'altro, in seminare zizzania, in dire cattività, e tristizie ec. s'ingegnano il lor tempo di consumare.
Esempio: E Bocc. nov. 33. 13. La Ninetta, chi che gliele rapportasse, ebbe per fermo.
Esempio: E Bocc. nov. 52. 9. Il che rapportando il famigliare a messer Geri, subito gli occhi gli s'apersero dello intelletto.
Esempio: G. V. 6. 46. 4. Rapportarono a Manfredi, e a' baroni Tedeschi, e del Regno, come Curradino era morto.
Esempio: E G. V. 10. 6. 6. Le spie non vere rapportaro, come la gente del Duca era stata sconfitta alla montagna.
Esempio: Dant. Par. 25. Che non per sapere Son dimandati, ma perchè i' rapporti , Quanto questa virtù t'è in piacere.
Esempio: Morg. 13. 67. Fu la novella a Marsilio rapporta (quì accorciato per la rima in vece di rapportata)
Definiz: §. I. Per Cagionare, e Apportare. Lat. afferre. Gr. προσφέρειν.
Esempio: G. V. 2. 10. 2. E poi, rapportandogli dolore, non potere riparare alla forza de' detti tiranni.
Esempio: Bemb. stor. Perciocchè ec. grandissime molte volte ne rapportarono.
Definiz: §. II. Per Ricondurre, Di nuovo portare. Lat. reducere. Gr. ἐπανάγειν.
Esempio: Vinc. Mart. rim. 33. All'apparir del divino occhio ardente, Che scaccia l'ombra, e ne rapporta il giorno, Ogni augelletto ai verdi rami intorno In vario, e dolce stil cantar si sente.
Definiz: §. III. Per Rappresentare. Lat. referre, exprimere. Gr. παρεμφαίνειν.
Esempio: Coll. SS. Pad. Quelle monete, che nell'oro preziosissimo delle scritture per lo vizioso, ed eretico intendimento rapportano il volto del non verace Re, ma di tiranno.
Definiz: §. IV. Per Trasferire. Lat. transferre.
Esempio: Mor. S. Greg. 9. 2. Di questo rapportare di questi monti, niente s'avvidero gli stolti.
Definiz: §. V. In signific. neutr. pass. Rapportarsi ad altrui, vale Rimettersi, Riferirsi a ciò, che altri è per dire, o per fare.
Esempio: Cas. lett. 19. E perchè esso Monsig. d'Avanzone scrive alla Maestà del Re Cristanissimo, mi rapporto alle sue lettere.
Definiz: §. VI. Rapportarsi assolutam. si dice del Non volere interporre il suo giudicio in alcuna cosa, ma starsene a quel, che sia vero, benchè incerto. Lat. in medium relinquere, Tacit.
Esempio: Tac. Dav. Germ. 385. Dell'altre cose favolose, o non chiare a me, come che gli Elusii, e gli Ossioni abbian visi d'uomini, e corpi, e membra di fiere, mi rapporto.