Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
DIMENARE
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DIMENARE.
Definiz: Agitare, Muovere in quà, e 'n là, Muoversi, Agitarsi; e si usa anche al neutr. e nel neutr. pass. Lat. agitare, quassare, commovere. Gr. συγκινεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 15. 21. All'uscio della casa ec. se n'andò, e quivi in vano lungamente chiamò, e molto il dimenò, e percosse.
Esempio: E Bocc. num. 31. Essendo già nel fondo del pozzo Andreuccio lavato, dimenò la fune.
Esempio: E Bocc. nov. 24. 11. Gnaffe, marito mio, io mi dimeno quanto io posso. Disse allora frate Puccio: come ti dimeni? che vuol dir questo dimenare?
Esempio: Libr. Similit. Essendo nel bosco, udendo le foglie degli alberi dimenare, si fugge.
Esempio: Fir. disc. an. 59. Egli senza dimenarsi, stette tanto, che i pescatori furon partiti.
Definiz: §. In proverb. Chi va a letto senza cena, o Chi la sera non cena, tutta notte si dimena; cioè Non dorme.
Esempio: Bocc. nov. 24. 11. Io ve l'ho udito dire mille volte: chi la sera non cena, tutta notte si dimena.