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LABBRO
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LABBRO.
Definiz: Estremità della bocca, colla quale si cuoprono i denti; e nel numero del più si dice LABBRA, e LABBIA. Lat. labium, labrum. Gr. χεῖλος.
Esempio: Bocc. g. 4. f. 3. Con una boccuccia piccolina, le cui labbra parevan due rubinetti, sorridendo rispose.
Esempio: Dant. Inf. 32. Gli occhi lor, ch'eran pria pur dentro molli, Gocciar su per le labbra.
Esempio: But. Inf. 7. Dimostra, che avesse le labbia enfiate, e questo dice per mostrare la sua sozzezza.
Esempio: Petr. son. 18. Più volte già per dir le labbra apersi.
Esempio: E Petr. cap. 4. Ove le penne usate Mutai per tempo, e le mie prime labbia.
Esempio: E uom. ill. Traendo cogli labbri il latte dalle tette della detta fiera.
Esempio: M. V. 8. 26. Nacque in Firenze al Poggio de' Magnoli una fanciulla ec. sanza naso, e sanza il labbro di sopra, e con quattro denti canini.
Esempio: Pecor. nov. Con un bocchino adorno di piacevolezza, con due labbra sottilette, e vermiglie.
Esempio: Franc. Barb. 184. 3. Che per lui disleanza Non dei far, nè ben cheron le sue labbia.
Esempio: Tass. Ger. 2. 88. Nè 'l celò già, ma con enfiate labbia Si trasse avanti al capitano, e disse.
Esempio: E Tass. Ger. 7. 87. Le labbra il crudo per furor si morse.
Definiz: §. I. Per similit. Orlo di vaso, o d'altro.
Esempio: Cr. 4. 30. 1. Altri il vaso, come detto è, dentro, e di fuori impeciato in pozzo pongono, sicchè solamente le labbra soprastieno.
Esempio: Dav. Colt. 172. Spicca le labbra della buccia dall'osso, che essendo in succhio, sarà agevole.
Esempio: Sagg. nat. esp. 50. Sia lavorata in modo (la canna) con orlare, o spianare il taglio de' labbri, che si possa sicuramente chiudere colle dita.
Definiz: §. II. Labbro di Venere, sorta d'erba, i di cui capi si usano per cardare i panni; onde si dice anche Cardo. Lat. dypsacus sativus. Gr. δίψακος.
Esempio: Libr. cur. malatt. E la piaga si lavi con decozione di labbro di Venere, fatta in vino bruschetto.