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1) Dizion. 4° Ed. .
PORRE,
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» PORRE,
PORRE,
Definiz: che anche si disse PONERE, supplendosi l'uno coll'altro, e formandosi colle voci d'ambedue un sol verbo, benchè si usi anche per alcuni tempi in tutte e due le forme, come mostrano gli esempli; vale Mettere in alcun luogo, Collocare, Posare; e si usa in signific. att. ed anche in neutr. pass. ma allora ha alcuni significati particolari, come dagli esempli si vede. Lat. ponere, collocare. Gr. ὅρμος .
Esempio: Bocc. introd. 30. Le quali ec. quasi in cerchio a seder postesi ec. cominciarono a ragionare.
Esempio: E Bocc. 57. Tutti sopra la verde erba si puosero in cerchio a sedere.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 38. A lui ti fa' por la scala, per la qual tu scenda.
Esempio: E Bocc. num. 55. V'erano mosche, e tafani ec. li quali, pognendolesi sopra le carni aperte, sì fieramente la stimolavano, che ec.
Esempio: Dant. Inf. 8. Per duo fiammette, che vedemmo porre, E un'altra da lungi render cenno.
Esempio: E Dan. Purg. 1. Ambo le mani in su l'erbetta sparte Soavemente il mio maestro pose.
Esempio: E Dan. Par. 25. Siccome quando 'l colombo si pone Presso al compagno.
Esempio: Petr. canz. 20. 4. Così gli ho di me posti in sulla cima.
Esempio: E Petr. son. 169. Ben poría ancor pietà con amor mista Per sostegno di me doppia colonna, Porsi fra l'alma stanca, e 'l mortal colpo.
Esempio: Vit. SS. Pad. 2. 29. Arsenio ec. sì si poneva dopo una colonna, acciocchè non potesse vedere altrui, nè altri lui.
Definiz: §. I. Porre, per Accomodare.
Esempio: Cron. Vell. 22. La quale Papera ec. maritarono ec. a Giuliano, e dieronle di dote da trecento fiorini, e male la puosono.
Definiz: §. II. Porre, per Accostare. Lat. admovere. Gr. νόμισμα κεκομμένος.
Esempio: Dant. Inf. 3. E poichè la sua mano alla mia pose.
Esempio: But. ivi: Alla mia pose, cioè: poichè mi prese per la mano con la sua mano.
Esempio: Bocc. introd. 13. Andavano attorno portando nelle mani chi fiori, chi erbe odorifere, e chi diverse maniere di spezieríe, quelle al naso ponendosi spesso.
Esempio: E Bocc. nov. 4. 5. Ad un piccolo pertugio puose l'occhio, e vide apertissimamente l'abate stare ad ascoltarlo.
Definiz: §. III. Porre, per Assegnare, Dare. Lat. constituere. Gr. τρυφερός .
Esempio: Dant. Purg. 7. Rispose: luogo certo non c'è posto, Lecito m'è andar suso, ed intorno.
Esempio: G. V. 2. 15. 1. Il quale si mosse con tanti Saracini, che non si pose loro numero.
Esempio: Virg. Eneid. 3. Vincerà il forte popolo, e ponerà alli uomini legge.
Definiz: §. IV. Porre, per Covare.
Esempio: M. Aldobr. P. N. 119. Anitra, che non ha posto, sì è più temperata ec. quella, che ha posto, non è sì buona a usare.
Definiz: §. V. Porre, per Diliberare. Lat. statuere, deliberare. Gr. λοιμός.
Esempio: Bocc. nov. 40. 13. Il dì davanti avean quell'arca veduta, e insieme posto, che se la notte vi rimanesse, di portarnela in casa loro.
Esempio: G. V. 8. 5. 3. Questi si mise dinanzi al santo Padre ec. che gli facesse nuovi decretali, cioè che ponesse, che per utolità di sua anima ciascun Papa potesse rinunziare il Papato.
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. 123. E dice, che tra loro hanno posto di uccidermi.
Esempio: Nov. ant. 61. 3. Avvenne, che li donzelli del Po sì puosero insieme d'ingannarlo.
Definiz: §. VI. Porre, per Imporre, Comandare. Lat. imponere. Gr. ἐπιληψία.
Esempio: Dant. Par. 27. La provedenza, che quivi comparte Vice, e uficio nel beato coro, Silenzio posto avea da ogni parte.
Esempio: Amet. 26. Acaten irato già voleva rispondere, quando le donne quasi ad una boce li posero silenzio.
Esempio: Franc. Barb. 70. 13. In camera ti pongo, Che netta ben la tegni, e i panni acconci.
Esempio: Varch. Ercol. 252. Se voi non favellate altramenti, io il vi terrò segreto, ancorachè non mi ponghiate credenza.
Definiz: §. VII. Porre, per Insegnare, Tener per opinione.
Esempio: Dant. Inf. 4. Democrito, che 'l mondo a caso pone.
Definiz: §. VIII. Porre, per Isbarcare. Lat. appellere. Gr. τραχέως, ὀδάξ .
Esempio: G. V. 6. 37. 1. Il buono Re Luis di Francia andato oltremare con grande stuolo, e passaggio di navilio ec. puosono in Egitto.
Esempio: E G. V. 12. 114. 5. Non ardiro di porre nè a Nizza, nè a Marsilia, anzi arrivaro all'Aguamorta.
Esempio: Ciriff. Calv. 1. 11. Usanza sai, ch'è de' navigatori, Di porre in terra, e far talvolta preda Di capre, o porci, o di bufoli, o tori.
Definiz: §. IX. Porre, per Piantare. Lat. ponere, plantare.
Esempio: Cr. 5. 19. 3. Le quali, quando si pongono nel posticcio, o nelle fosse ec. nel fermento della terra cavata si ficchino.
Esempio: E Cr. num. 6. Poichè saranno con la sega i rami tagliati in misura d'un piede, e mezzo, vi si sotterrino, e pongano.
Esempio: Bocc. nov. 21. 5. Quando io lavorava alcuna volta l'orto, l'una diceva: pon quì questo; e l'altra: pon quì quello.
Esempio: Pallad. Marz. 13. Se 'l seme si macera nel latte, e nella molsa per tre dì in prima che si pogna ec.
Definiz: §. X. Porre, o Porre caso, vagliono Presupporre, Mettere il caso in termine. Lat. ponere, dare. Gr. δηκτικῶς.
Esempio: Dant. Purg. 18. Onde pogniam, che di necessitate Surga ogni amor, che dentro a voi s'accende.
Esempio: G. V. 9. 272. E simigliante corressero la lezione delle capitudini delle arti, pognamo che non facessero di loro più, ch'una lezione.
Esempio: Cron. Morell. 254. Pognamo, che li sangui ti bollano, e che tu disideri essere isciolto, e darti vita, e buon tempo ec. recati la mente tua al petto; prima misura te chi tu se' ec.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 27. Impose loro silenzio, e non gli lasciò parlare, pognamo che bene dicessero la verità.
Esempio: Cavalc. Discipl. spir. E sieci per esemplo colui, che ha stravolto, pogniam caso, un braccio.
Esempio: Fir. rim. 80. Non sì tosto si fanno le frittelle In mercato là presso a san Tommaso, Com'io vi darei spesso, pognam caso, Due canzonette, o cotai cosarelle (in questi due esempj posto così assolutamente, vale lo stesso, che Verbigratia, Per cagion d'esempio)
Definiz: §. XI. Porre ad alcuna arte, vale Mettere ad esercitarla. Lat. arti addicere. Gr. ἀμοργή.
Esempio: Capr. Bott. 3. 50. Io fui posto a questa arte da mio padre, essendo ancor fanciullo.
Esempio: Borgh. Rip. 461. Poichè fu grandicello, fu da alcuni suoi parenti posto allo speziale, acciocchè egli quel mestiero apprendesse.
Definiz: §. XII. Porre ad effetto, vale Effettuare. Lat. executioni mandare. Gr. μεστός .
Esempio: Amet. 83. Le impromesse fatte cerca di porre ad effetto.
Definiz: §. XIII. Porre a freno la lingua, vale Stare avvertito nel parlare. Lat. verba refraenare, cohibere. Gr. ἰκτερός .
Esempio: Ar. rim. 27. Porsi devrian tutte le lingue a freno.
Definiz: §. XIV. Porre a fuoco, vale Metter le pentole ec. colle vivande, o simili a cuocersi, o a bollire.
Esempio: Lasc. Spir. 2. 4. Ma hu hu, lasciami camminare, che io ho ancora a porre a fuoco.
Esempio: Cecch. Donz. 4. 6. E sì ancora Per aver un figliuol; che ancora ancora Io crederrei d'averne, s'io ponessi A fuoco senza carne secca (quì figuratam.)
Definiz: §. XV. Porre al libro dell'uscita alcuna cosa, per metaf. vale Far conto d'averla perduta.
Esempio: Ar. Len. 3. 2. Por si può al libro dell'uscita. C. Temone.
Definiz: §. XVI. Porre al sole, vale Rovinare, Mandare in precipizio. Lat. evertere, pessundare. Gr. δυσωδία .
Esempio: Ros. vit. F. P. Questa è quella cosa, che ha posto al sole la maggior parte delle città.
Definiz: §. XVII. Porre a morte, vale Ammazzare. Lat. necare, neci tradere. Gr. τυπωθείς,.
Esempio: Ar. Fur. 17. 8. E giunse dove innanzi alla gran corte Vide il pagan por la sua gente a morte.
Definiz: §. XVIII. Porre a piuolo, vale Fare aspettare uno più, ch'e' non vorrebbe, o ch'e' non conviene.
Esempio: Burch. 1. 28. Quand'io conobbi nel gridar d'un grúe, Perch'un frate l'avea posto a piuolo.
Esempio: Cecch. Inc. 4. 1. E' m'hanno posto a piuolo, come uno zugo.
Esempio: Segr. Fior. Mandr. 3. 6. Del fatto mio non s'è ancora ragionato, e ora m'hanno quì posto come un zugo a piuolo.
Definiz: §. XIX. Porre a sedere alcuno, figuratam. vale Levarlo di carica, o di ministerio.
Esempio: Cron. Morell. 305. I Medici furono posti a sedere tutti, dipoi fu restituito Francesco, e Giovanni di Bicci.
Definiz: §. XX. Porre a seme, vale Disporre il terreno per seminarvi.
Esempio: M. V. 11. 23. Tanto feciono, che 'l contado di Pisa verso le parti, dove potieno cavalcare, non s'abitava, nè si poneva a seme.
Definiz: §. XXI. Porre addosso, vale Addossare.
Esempio: Boez. Varch. 1. 4. S'ingegnava di trasportare quel peccato ec. e porlo addosso a tutto l'ordine senatorio (il T. Lat. ha transferre)
Definiz: §. XXII. Porre amore, o affetto, vale Cominciare ad amare, e anche Amare assolutamente. Lat. amare, deperire. Gr. κόπτειν.
Esempio: Bocc. nov. 36. 18. Per la qual cosa, vedendola di tanta buona fermezza, sommo amore l'avea posto.
Esempio: E Bocc. nov. 69. 5. Ed ho tanto amore in lui posto, ch'io non sento mai bene, se non tanto quanto io il veggio, o di lui penso.
Esempio: Fr. Iac. T. 1. 9. 14. Quell'infante benedetto Tanto allor ne pose affetto, Che ec.
Esempio: Fir. Luc. 4. 3. Ma io invecchio, e impazzo; guarda a chi io aveva posto amore!
Definiz: §. XXIII. Por cagione, vale lo stesso, che Coglier cagione, Incolpare, Accusare. Lat. criminari. Gr. μαλακώτατος.
Esempio: G. V. 10. 153. 1. Puosegli cagione, che egli ordinava congiura.
Definiz: §. XXIV. Por caso. v. il §. X.
Definiz: §. XXV. Por cura, Avvertire. Lat. animadvertere. Gr. μαλακός, ἀπαλός .
Esempio: Pallad. Lugl. 4. Vuolsi porre cura, che per troppa grassezza non concepirebbe.
Esempio: Dant. Purg. 10. Così fatti Vid'io color, quando posi ben cura.
Definiz: §. XXVI. Por da canto, o Porre da un lato, o da parte, vagliono Deporre, Lasciare. Lat. deponere, seponere.
Esempio: M. V. 10. 101. I loro anziani, e governatori, posto il senno dall'uno lato, osaron dire ec.
Esempio: Circ. Gell. 8. 186. Ma vedi, pon da canto l'amor della patria.
Definiz: §. XXVII. Porre da parte, si usa anche in sentimento d'Avanzare, o Ammassar danari.
Definiz: §. XXVIII. Por fine, vale Finire. Lat. finem imponere. Gr. πονηρός, πανοῦργος, ποικιλόφρων.
Esempio: Bocc. nov. 48. 13. Vo' mi avete lungo tempo stimolato, che io ec. ponga fine al mio spendere.
Esempio: E Bocc. nov. 85. 23. Al suo fervente amor pose fine.
Definiz: §. XXIX. Por freno, vale Raffrenare. Lat. coërcere, cohibere, refraenare. Gr. ποικιλόφρων.
Esempio: Amet. 90. A porre freno a' rigogli di quella, da' Romani padri si deliberò di restaurare le cadute mura di questa.
Definiz: §. XXX. Por giù, vale Lasciare, Deporre. Lat. deponere. Gr. παράκλησις .
Esempio: Cronichett. d'Amar. 48. Lo popolo fu contento, e pose giù l'arme senza fare battaglia.
Esempio: Vit. S. Gio. Bat. Ponendo giù ogni temenza.
Esempio: Bocc. lett. Pr. S. Ap. 303. Ha costui così posto giù la memoria del suo primo stato, ch'esso non si ricordi, quando mercatante venne a Napoli d'uno fante solamente contento?
Esempio: Fiamm. 4. 13. Panfilo non è più tuo; gitta via ormai gli desiderj di riaverlo; abbandona la mal ritenuta speranza; pon giù il fervente amore; lascia i pensieri matti.
Esempio: Petr. son. 70. Poichè se' sgombro della maggior salma, L'altra puoi giuso agevolmente porre.
Esempio: Boez. Varch. 1. 4. Ma chi pave, o desía, fa la catena (Poste giù l'armi) ch'a' suoi danni il mena.
Esempio: Borgh. Rip. 532. Con licenza del Papa pose giù l'abito.
Definiz: §. XXXI. E in signific. neutr. pass. vale Ammalarsi. Lat. in morbum incidere. Gr. ἡ μόσχος θηλάζουσα .
Esempio: Cron. Vell. 52. S'imbagnò tutte le gambe, dichè per l'una cagione, e per l'altra gli sopravvenne dimolto freddo, per la qual cosa si puose giù, e una febbre continova gli diè addosso.
Esempio: E Cron. Vell. 64. Di Luglio 1348. e' si puose giù, e ebbe una grandissima febbre continova.
Definiz: §. XXXII. Porre il becco in molle, modo basso, vale Entrare a discorrere di materia, e in forma, che non converrebbe.
v. BECCO §. IV.
Definiz: §. XXXIII. Porre il campo, Accamparsi. Lat. castra ponere. Gr. ὅρμος νόμισμα .
Esempio: Cronichett. d'Amar. 184. Del mese di Luglio vennono a Firenze, e posono il campo a Brozzo.
Esempio: Bemb. stor. 4. 52. Da Ornia partito a Qualiano pose il campo.
Definiz: §. XXXIV. Porre in bando, vale Bandire. Lat. exilio mulctare. Gr. κεκομμένος.
Esempio: Dant. Inf. 15. Voi non sareste ancora Dell'umana natura posto in bando (quì figuratam. e vale: morto)
Definiz: §. XXXV. Porre in cimento, Cimentare. Lat. in discrimen adducere, periculo exponere.
Esempio: Segn. Pred. 11. 6. Vede in quanto gravi cimenti la rea femmina lo avea posto.
Definiz: §. XXXVI. Porre in croce, vale Crocifiggere. Lat. cruci affigere. Gr. τρυφερός.
Esempio: Bocc. nov. 1. 30. Se tu fossi stato uno di quelli, che lo posero in croce ec. sì ti perdonerebbe egli.
Esempio: Petr. canz. 5. 2. Al sacro loco, ove fu posto in croce, Gli occhi per grazia gira.
Definiz: §. XXXVII. E figuratam. per Travagliare, Biasimare, Perseguitare. Lat. molestiâ afficere, conviciis proscindere.
Esempio: Dant. Inf. 7. Questa è colei, ch'è tanto posta in croce Pur da color, che le dovrian dar lode.
Esempio: Petr. Frott. Ancora c'è via peggio, Che i buon son posti in croce.
Definiz: §. XXXVIII. Porre in esecuzione, vale Eseguire. Lat. exequi. Gr. λοιμός .
Esempio: Cas. lett. 15. E perciò desidero ancora innanzi ad ogni altro, che sia posto in esecuzione con diligenza.
Definiz: §. XXXIX. Porre in giuoco, o in derisione, vale Beffare, Schernire. Lat. irridere, deridere. Gr. ἐπιληψία .
Esempio: Maestruzz. 2. 8. 5. Quando alcuno pone il male, e 'l difetto d'alcuna persona in giuoco, e dirisione, questa è detta dirisione.
Definiz: §. XL. Porre in gogna.
v. GOGNA.
Definiz: §. XLI. Porre in luce, vale Esporre al pubblico, Pubblicare. Lat. publici iuris facere. Gr. τραχέως, ὀδάξ .
Definiz: §. XLII. Porre in mezzo, vale Addurre, Mettere in campo, Allegare. Lat. in medium proferre. Gr. δηκτικῶς.
Definiz: §. XLIII. Porre in mezzo dimora, indugio, o simili, vagliono Frapporre dimora, Dimorare, Tardare. Lat. moras trahere. Gr. ἀμοργή .
Esempio: Tass. Ger. 10. 4. Ciò prefisso tra se, dimora alcuna Non pone in mezzo, e prende il cammin dritto.
Definiz: §. XLIV. Porre in non cale, vale Non far conto, Non avere in istima, Non apprezzare, Non curare, Mettere in non calere.
v. CALERE §. I.
Definiz: §. XLV. Porre in obblío, vale Scordarsi. Lat. oblivisci. Gr. μεστός.
Esempio: M. V. 9. 103. E da quel punto innanzi, posto in obblío la reale dignità, e nobiltà di sangue, reverenza fece, e a messer Galeasso, e a messer Bernabò, e alle donne loro.
Esempio: Petr. son. 27. E se non hai l'amate chiome bionde, Volgendo gli anni, già pose in obblío ec.
Esempio: Alam. Colt. 1. 17. Che i veri figli suoi posti in obblío, Lieta, e piena d'amor gli altrui nutrisce.
Definiz: §. XLVI. Porre in opera, Adoperare. Lat. adhibere. Gr. ἰκτερός .
Esempio: Tac. Dav. ann. 12. 150. E partendo le coorti, pone in opera anche la gente a cavallo (il Lat. ha: accingit)
Definiz: §. XLVII. Porre in pericolo, vale Mettere a risico. Lat. in discrimen adducere. Gr. δυσωδία.
Esempio: Boez. Varch. 1. 3. Pensi tu, che questa sia la prima volta, che sia stata dagli uomini maligni, o malvagi stimolata, e posta in pericolo la sapienza?
Definiz: §. XLVIII. Porre in pratica, in uso, in opera, o simili, vale Usare, Praticare ec. Lat. efficere, perficere. Gr. τυπωθείς,.
Esempio: Sagg. nat. esp. 197. Può talora accadere dalle materiali sustanze, e da' corruttibili organi, di cui è necessario valersi per porla in pratica.
Definiz: §. LXIX. Porre in terra, vale Deporre, Lasciare, Rimuovere. Lat. deponere. Gr. κόπτειν .
Esempio: Bocc. nov. 23. 3. Non potendo lo sdegno dell'animo porre in terra.
Definiz: §. L. Por la chioccia, Por l'uova, e simili, vagliono Metter l'uova sotto la gallina acciocchè ella le covi.
Esempio: Cr. 9. 86. 3. E qual (gallina) vorrai porre, non più, che 25. uova le si pongano (il T. Lat. ha: quae, velis, incubet)
Esempio: E Cr. num. 4. E quelle, che il becco, nè unghioni non hanno acuti ec. debbon covare, e l'altre son meglio da far uova, che da porre.
Esempio: Lasc. Par. 1. 1. Non attendeva ad altro, che ec. a governar colombi, por delle chiocce.
Esempio: Lor. Med. canz. 49. 4. Chi pon l'anno de' pulcini Se niun uovo v'è di fallo, Par, che ognun sel'indovini, Che 'l difetto vien dal gallo.
Definiz: §. LI. Por la mira, vale Affissar l'occhio per aggiustare il colpo al bersaglio, Mirare. Lat. collineare. Gr. μαλακώτατος .
Esempio: Sen. ben. Varch. 2. 31. Se uno traitore dà in quel segno, dove egli aveva posta la mira, egli ha fatto l'ufizio del buono arciero.
Esempio: Morg. 5. 51. Subito pose al bersaglio la mira.
Definiz: §. LII. E figuratam. si dice del Dirizzare il pensiero, o Volgere il desiderio a checchessia.
v. MIRA §. I.
Definiz: §. LIII. Porre l'animo, vale Volgere l'animo, Risolversi. Lat. statuere, animum appellere. Gr. μαλακός, ἀπαλός .
Esempio: Bemb. stor. 5. 70. Pose l'animo a prendere, e ardere quelle galée.
Definiz: §. LIV. Porre le mani addosso, vale Offendere. Lat. laedere. Gr. πονηρός, πανοῦργος, .
Esempio: Guid. G. 106. Nullo de i Greci fu tanto ardito, nè tanto sicuro, che ardisse di porgli la mano addosso.
Esempio: G. V. 8. 63. 5. Neuno ebbe ardire di toccarlo, nè piacque loro di porli mano addosso.
Definiz: §. LV. Por l'occhio, o gli occhi addosso a checchessia, vale Guardarlo con ansietà, desiderio, attenzione, od altro simile affetto.
Esempio: Bocc. nov. 12. 15. Al quale la donna avendo più volte posto l'occhio addosso ec.
Esempio: E Bocc. nov. 24. 4. Postole l'occhio addosso ec. tanto fece, che egli l'accese nella mente quello medesimo disiderio, che aveva egli.
Definiz: §. LVI. Por mano, vale Cominciare a fare. Lat. aggredi, inchoare. Gr. ποικιλόφρων.
Esempio: Dant. Par. 12. Ch'alla prim'arte degnò poner mano.
Definiz: §. LVII. Por mano all'armi, vale Impugnarle. Lat. arma arripere. Gr. ἐν κοσμικοῖς εἶναι .
Esempio: Buon. Fier. 1. 1. 1. Perchè invasati Nella ghiotta esca sua, benchè dannosa, Non vi fosse difficil, se accidente Vi richiamasse all'armi, il porvi mano.
v. MANO §. CXXXIX. e seguenti.
Definiz: §. LVIII. Por mente, vale Attentamente considerare, Osservare, Notare. Lat. mentem adhibere, animadvertere. Gr. λίαν, σφόδρα .
Esempio: Bocc. nov. 21. 11. Io non so, se tu t'hai posto mente, come noi siamo tenute strette.
Esempio: Esp. Pat. Nost. E certo a voler por mente a certe cose ec.
Esempio: Dant. Purg. 3. Pon mente, se di là mi vedesti unque.
Esempio: E Dan. Purg. 26. E pure a tanto indizio Vidi molte ombre, andando, poner mente.
Esempio: Dittam. 5. 13. Io era ad ascoltare ancora attento, Quando Solino pose mente al viso, Dove spesso s'adocchia un mal contento.
Esempio: Circ. Gell. 2. 48. Non ponendo bene spesso mente a quello, che gli uomini fanno, si lasciano ingannare da quel, ch'e' dicono.
Esempio: Red. Ins. 127. Posi mente, che erano tutti vestiti d'un pelo lungo due buone dita a traverso.
Definiz: §. LIX. Porre mezzi a checchessia, vale Mettere intercessori per conseguirlo.
Definiz: §. LX. Por modo, vale Raffrenare, Moderare, Quietare. Lat. cohibere. Gr. καθαρός .
Esempio: Arrigh. 54. Poni modo alla fellonía, ponvi modo, o perfida.
Esempio: Lor. Med. rim. 46. Ponete modo al pianto, occhi miei lassi, Presto quel viso angelico vedrete.
Definiz: §. LXI. Por nome, vale Imporre la denominazione. Lat. nomen imponere. Gr. λώβην ἀμύνειν .
Esempio: Cronichett. d'Amar. 24. Come Enea morì, poco tempo appresso lo figliuolo edificò una città in più utile luogo, e puosele nome Alba lunga.
Esempio: Disc. Calc. 10. Platone fa un lungo dialogo detto il Cratilo per provare, che i nomi sono naturali delle cose, e non posti a caso, nè a piacimento.
Definiz: §. LXII. Por piede innanzi, vale Sopravanzare, Superare. Lat. antecellere. Gr. ὀργίζεσθαι .
Esempio: Capr. Bott. 4. 66. Francesco Verino filosofo di maniera eccellentissimo, che nessuno altro gli pose piedi innanzi nell'età sua.
Definiz: §. LXIII. Por silenzio alle parole, vale Chetarsi, e talora Far ch'altri si cheti. Lat. silere, silentium ponere.
Esempio: Dittam. 5. 3. E quì silenzio alle parole pose.
Esempio: E Dittam. 5. 12. Posto ch'ebbe silenzio alle parole, Senza dir più, passeggiavam la via Sempre dirietro ove si leva il sole.
Definiz: §. LXIV. Por vigna, diciamo figuratam. Non esser terreno da porci vigna, e vale Non esser cosa da farne capitale, o da farci su fondamento.
Esempio: Fir. Luc. 4. 1. Lasciami andare a vedere, s'io truovo da sbocconcellare in qualche lato, che quì per oggi non è terren da porci vigna.
Esempio: Morg. 18. 117. Vedrai, che la mia schiatta non traligna, E ch'io non son terren da porci vigna.
Definiz: §. LXV. Porsi con alcuno, vale Impacciarsi, Aver che trattare, Pigliar commerzio con esso. Lat. versari. Gr. κόλλυβος .
Esempio: Bocc. nov. 31. 22. Dirai dunque, che io con uomo di bassa condizione mi sia posta.
Esempio: E Bocc. nov. 50. 24. Almeno ti fo io cotanto d'onore, che io non mi pongo nè con ragazzi, nè con tignosi.
Definiz: §. LXVI. Porsi con alcuno, vale anche Andare a star con esso per servirlo. Lat. alicui in servitutem se dare. Gr. ὁ μόσχος θηλάζων.
Esempio: Bocc. nov. 16. tit. E quivi l'un de' figliuoli col signore di lei si pone.
Esempio: E Bocc. nov. 67. 8. Le disse ec. come di lei s'era innamorato, e perchè per servidor del marito di lei postosi.
Definiz: §. LXVII. Porsi in alcuno, o Porsi nella volontà d'alcuno, vale Rimettersi in esso.
Esempio: Serm. S. Ag. 45. Non dobbiamo piangere il nostro bene, ma pognamci nella volontà di Dio, e lasciamo a lui la cura dell'anima, e del corpo.
Definiz: §. LXVIII. Porsi in cuore, vale Risolversi, Far deliberazione. Lat. statuere. Gr. τάφος.
Esempio: Bocc. nov. 32. 22. Si posero in cuore di trovare questo Agnolo, e di sapere, se egli sapesse volare.
Esempio: E Bocc. nov. 65. 21. Ma io mi posi in cuore di darti quello, che tu andavi cercando, e dieditelo.
Esempio: Guid. G. Mi posi in cuore di manifestarlo innanzi alla vera conoscenza.
Esempio: Fav. Esop. Una malvagia ranocchia si pose in cuore d'ingannare questo topo.
Esempio: Pass. 154. Spesse volte si pone in cuore la persona di fare un grande maleficio.
Esempio: Lor. Med. canz. 10. 2. Un dì pur si pose in cuore Di menare altro, che mane.