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COPIA
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COPIA.
Definiz: Sost. femm. Trascrizione d'una scrittura; ed altresì La scrittura stessa trascritta, Il manoscritto.
Da copia, nel senso, preso dal lat. copia, di Facoltà, Licenza, il quale abbiamo qui sopra veduto essere stato usitatissimo, e nelle maniere Aver copia, Far copia, riferirsi in particolare a scritture (di che anche il latino ci offre un notabile esempio nel Digesto), per Avere, o Concedere, di esse scritture l'uso, la comunicazione. –
Esempio: Vill. G. 695: Metteremo appresso a verbo a verbo la detta dichiarazione fatta fedelmente volgarizzare, come avemmo la copia da nostro fratello.
Esempio: Vill. M. 118: Per questo molte copie [della lettera] se ne sparsono tra' Cristiani.
Esempio: Oderig. Cr. Ricord. 55: E cercato e trovato e ricolte tutte mie carte e copie e scritture.
Esempio: Poliz. Pros. 79: Ha certi quinterni di Galieno.... in greco, del qual ci darà la copia a Padova.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 263: Un breve scritto al Trocces, del quale vi mando copia.
Esempio: Legg. Tosc. 8, 138: Per copie di sentenze e di atti civili e criminali, soldi cinque.
Esempio: Galil. Comm. ep. 2, 66: Qui continuamente mi bisogna farne far copie manuscritte (dell'Uso del compasso).
Esempio: Segner. Incred. 359: Come potrebbe falsarsi.... una scrittura, di cui le copie fosser racchiuse negli archivj tutti di Europa?
Esempio: Fag. Comm. 6, 21: Ma e la copia? Io non la vo' pagar di mio al giovane. F. La copiai (l'Informazione) io per carità.
Esempio: Maff. Stor. diplom. 27: Quali [diplomi] essendo forse per vecchiezza laceri e mal ridotti, chieser costoro di poterne far trarre delle copie autentiche.
Definiz: § I. E comunemente dicesi Copia anche l'Originale stesso di una scrittura, la quale poi venga trascritta in forma migliore o definitiva per darsi ad altri; così chiamato dal considerarsi come una trascrizione di detta copia definitiva. Nel qual senso usasi specialmente nelle maniere Serbare copia o Tener copia. –
Esempio: Machiav. Pros. var. 8, 68: Se io serbassi copia delle lettere scrivo,... sarei.... stato maravigliato di esser suto tanto smemorato.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 316: Delle mie [lettere] private io n'ho fatte molto poche che mi sia messo per farle, e di pochissime ho tenuta copia.
Esempio: Tass. Lett. 3, 175: La mia tragedia è finita; ma io non ho la copia.
Definiz: § II. E Prima copia, Brutta copia, o Copia al sudicio, chiamasi Il primo getto di una scrittura; e Copia al pulito, La trascrizione di essa nella forma definitiva.
Definiz: § III. Copia si usa spesso nelle maniere Cavare copia d'una scrittura, Levare copia d'una scrittura, Prendere copia d'una scrittura, Pigliare, e simili, copia d'una scrittura, che valgono Copiarla. –
Esempio: Stor. Pistol. 178: Fatte le domande da ciascuna parte, ciascuno ne prese copia (di certi Capitoli), e mandarongli a' loro Comuni.
Esempio: Barber. Regg. Donn. V. 436: Ed anmè poi licenzia dar, ch'i' possa Levarne copia per me, e per quelgli C'alla gran vostra provedenza piacie.
Esempio: Oderig. Cr. Ricord. 63: Item, per più copie levai, che mi bisognavano per mostrare come e' casi occorrevano. E prima, una copia del piato ec.
Esempio: Tass. Lett. 1, 127: Io ne farò cavar una copia (del Canto), e 'l rimanderò a Vostra Signoria.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 182: Prego Vostra Eccellenza lasciarne pigliar copia (di alcune Osservazioni sulle Macchie solari) al signor Cigoli pittore, che verrà a domandargliela.
Esempio: Red. Lett. 1, 356: Quando V. Sig. illustrissima vorrà pigliar copia di queste suddette poesie, ella sarà sempre padrona.
Definiz: § IV. E nelle maniere Far la copia d'una scrittura, o Far copia, d'una scrittura, per Copiarla; e Darne copia ad alcuno, per Concedere, o Permettere, che questa si faccia. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 246: Il Duca non vuole che se ne dia copia (degli articoli d'accordo), e non si è data nè al cancelliere di Ferrara nè ad altri.
Esempio: Cellin. Vit. 3, 75: Perchè gli è il dovere che loro ne facciano copia ai loro libri, i quali non si perdono.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 545: E sopra ciò fu data copia all'Abate d'una risposta fatta dianzi ad altra scrittura mandata intorno allo stesso dall'Imperadore.
Esempio: Red. Lett. 1, 126: Stia pur sicura che non ne ho data (d'una Canzone) copia a veruno.
Esempio: Maff. Stor. diplom. 5: Perchè possa [della scritta] non pertanto alle occasioni leggersene il contenuto a piacere, insieme con l'originale se ne fa copia, che si lascia libera e aperta.
Definiz: § V. Copia dicesi di libri, stampe, e in genere di tutto ciò che può riprodursi in numero più o meno grande da un medesimo tipo; Esemplare. –
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 410: Furono.... il giorno stesso tutte le copie del libro del Capra inviate a Venezia.
Esempio: E Galil. Comm. ep. 2, 68: Io mi contenterei.... di obbligarmi a comperarne cento o più copie (delle mie opere).
Esempio: Bart. D. Inghilt. 2, 142: Condusse felicemente a fine la stampa delle sue dieci Ragioni; e a divulgarne le copie, sì che tosto corressero per ogni parte del regno,... cadde opportunamente ec.
Esempio: E Bart. D. Cin. 2, 475: Un de gl'intimi suoi eunuchi.... gli presentò (al re) una copia del Mappamondo, stampato gli anni addietro in Pechin.
Esempio: Red. Lett. 1, 425: Ho fatto consegnare al procaccio.... un fagotto, entrovi due copie o esemplari del libro d'Ipocrate delle Ulcere.
Esempio: Zanott. F. M. Lett. ined. 32: Se si potessero tirare a parte una o due copie di quei primi fogli,... l'avrei caro.
Definiz: § VI. Dicesi anche di pitture, sculture, e simili lavori d'arte, fatti non d'invenzione, ma ricavandoli dagli originali: e riferiscesi altresì a riproduzione che un autore faccia di un proprio lavoro. –
Esempio: Bart. D. Miss. Mog. 29: Ve ne avea due imagini (della Vergine nostra Signora): l'una, copia di quella che il B. Francesco Borgia.... fece ricavare dal proprio originale di S. Maria Maggiore; l'altra ec.
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 167: Coll'obbligo ancora di farne loro (di un Cristo) una copia di bronzo di sua mano.
Esempio: E Baldin. Decenn. 5, 338: Costui fu singulare nel copiare l'opere degli eccellenti pittori moderni, onde le sue copie hanno fatto sì che in questa nostra età appena può l'occhio di peritissimo maestro arrischiarsi a dar giudizio certo se una pittura.... debba aversi in pregio d'originale o pur come copia rigettarsi; anzi raccontasi che alcune copie di mano di costui.... furon vendute più degli originali medesimi.
Esempio: E Baldin. Vit. Bern. 56: Non parve bene a Clemente, che opere sì belle (statue d'Angioli pel Ponte S. Angelo) rimanessero in quel luogo all'ingiurie del tempo; che però fecevene fare due copie; e gli originali destinò ad esser posti altrove.
Definiz: § VII. E in locuz. figur. –
Esempio: Filic. Poes. 204: Nè simil tanto mai raggio secondo Dal primo uscì, che non più assai simile All'esemplar gentile Fosse la copia; e 'l gran saper profondo E le famose al mondo Opre mentr'io rimiro, ivi mi credo Veder la copia, e l'esemplar vi vedo. (Parla del Viviani rispetto a Galileo.)
Definiz: § VIII. Figuratam., dicesi di Persona che nei modi, nel fare, imiti servilmente gli atteggiamenti di alcuno. Così d'un attore si dirà, che è la copia di altro attore; d'uno scolaro, che è la copia del suo maestro; e simili.
Definiz: § IX. Ed anche di Cosa detta o fatta da alcuno per imitare o ripetere il detto o fatto da altri, che più spesso si usa nella maniera familiare: L'è copia.
Definiz: § X. Copia a parte. –
V. Parte.
Definiz: § XI. In copia dicesi, a modo di Aggiunto, di scrittura, per indicare che non è nel suo originale. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 280: La seconda [scusa era] che non fosse stata comunicata loro in copia la scrittura degli avversarj.
Definiz: § XII. Per copia conforme. –
V. Conforme, § VI.