Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
COPIA
Apri Voce completa

pag.716


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
» COPIA
Dizion. 5 ° Ed.
COPIA.
Definiz: Sost. femm. Gran quantità di checchessia, Abbondanza.
Dal lat. copia. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 101: La copia delle cose genera fastidio.
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 5: Aveva gran copia di beni temporali, e non minor abbondanza d'onorati parenti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 102: Di gente, di cittadi e d'oro ha copia.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 29: Qui gente rinforza, e là provvede Di maggior copia d'arme, e 'l tutto cura.
Esempio: Soder. Coltiv. 120: Il cesenese è vitigno che fa gran copia d'uve e di vino.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 15: L'aria di fuori spignerà con impeto in essa palla gran copia dell'aria che le sta d'intorno.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 73: Tanta copia di fior però non mai Quel vicino cultor rendea mendico.
Definiz: § I. Detto di persone, e anche di animali, per Quantità, Numero, grande. –
Esempio: Dant. Inf. 24: Tra questa cruda e tristissima copia [di serpenti] Correvan genti nude e spaventate.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 30: Guardi che [il terreno] sia in luogo sano, e se vi ha copia di lavoratori.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 4, 17: Onde fu tal la copia degli amanti, Che di ciò altiera a nullo amor s'arrese.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 1: Volge tra sè Goffredo a cui commetta La dubbia impresa.... Chè degli avventurier la copia e 'l merto E 'l desir di ciascuno il fanno incerto.
Esempio: Murat. Dif. Giurispr. 29: In Francia ed Ispagna, ove si conservò un'immensa copia di persone di nazion romana.
Definiz: § II. Detto di discorso, orazione o simili, vale Abbondanza o Ricchezza di concetti e di parole, Facondia; e più che altro è usata nella maniera Copia del dire. –
Esempio: Cic. Opusc. 293: Sovente, e molto ho io pensato in me medesimo, se la copia del dicere, e lo sommo studio della eloquenzia, hae fatto più bene o più male alli uomini e alle cittadi.
Esempio: E Cic. Opusc. 298: Ma poi che li uomini.... appresero copia di parlare, e usaro e inforzaro tutto loro ingegno in malizia, convenne che ec.
Esempio: E Cic. Tusc. 69: Gravemente e con grande copia disputò.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 194: Li quali (i fatti d'amore) ad ogni materia prestano importantissima copia di ragionare.
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 339: Sempre hai avuta larga, o Drance, la copia del parlare; e quando le guerre hanno bisogno di aiuto, convocati li padri al consiglio, tu sei lo primo che ci vieni colle parole.
Definiz: § III. Copia vale anche Modo, Possibilità, Opportunità, Agio, ed altresì Facoltà, Licenza, di far checchessia: per lo più in costrutto coi verbi Dare copia dare copia di sé, Fare copia fare copia di sé, Avere copia avere copia di sé; e trovasi anche col compimento Di sè. Ma in questo senso, che ha pure il lat. copia, oggi non è molto usata. –
Esempio: Giamb. Oros. 84: E non dando di sè copia i nemici a combattere con loro, e assalendo ispesso il mercato che venía nell'oste,... per paura [Dario] fuggío.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 210: Lo romano imperadore, poichè solo con malizia si vide affaticare, e che dal nimico non si facea copia del combattere, deliberò ec.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 244: Con Egano dimorando, ed avendo copia di vedere assai spesso la sua donna, tanto bene e sì a grado cominciò a servire Egano, che ec.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 32, 3: Quante cose sono quelle che tolgono la copia di provare per testimonj?... Item, il numero de' testimonj sfrenato.
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 334: Avuto che avemmo la copia del parlare,.... dicemmoli per ordine la nostra ambasciata.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 177: Nè si dette copia al nimico di venire a giornata.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 13: Da nessun lato nè sentier, nè scale V'eran, che di salir facesser copia.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 105 t.: Te nostro capitano preghiamo noi tuoi soldati, che tu ci faccia copia di combattere.
Esempio: Tass. Lett. 3, 32: Supplisca la grazia di Vostra Eccellenza dove mancano i miei versi, o la copia o la prontezza o l'artificio di farli.
Definiz: § IV. Quindi le maniere Dare altrui copia di sè o Fare altrui copia di sè, o Avere alcuno copia di alcun altro, che si usarono per Dare altrui, o Avere alcuno, modo, agio, e simili, di abboccarsi, di conversare, di trattenersi insieme, e simili; Essere o Stare pronto, preparato, all'altrui servigio o bisogno, o Avere alcuno pronto al bisogno proprio. –
Esempio: Ordinam. Giust. 8, 70: Abbiamo ordinato, che i segnori Priori delle Arti e 'l Gonfaloniere della Giustizia sieno tenuti e debbiano fare copia di sè, e stare ad audienza nel luogo dove è usanza e consuetudine.
Esempio: Cap. Comp. Orsam. 2, 10: Se.... li Capitani non potessero avere copia di tutti li Consillieri,... sia licito loro di poter chiamare a lor consiglio delli altri.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 88: In caso di necessità, dove il peccatore non avesse copia di prete, si potrebbe confessare a un laico.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 64: Messer Giesù stette.... con questa benedetta gente.... con tanta dimestichezza, e con tanto amore, che non si potrebbe dire; e a costoro pareva essere in Paradiso, vedendo tanta copia, quanta dava loro di sè.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 134: Sia tu sollecita in ogni caso amunirlo quando torna a casa, e quando di lui o di loro puoi aver copia (cioè del figliuolo o de' figliuoli).
Esempio: Ross. P. Sveton. 3, 136: Insino al tardi, tenendo l'uscio della camera aperto, fece copia ed abilità di sè a chiunque lo volle andare a trovare.
Esempio: Salv. Granch. Prol. 125: Ecco di nuovo, bellissime donne, Il nostro Granchio in ballo, il quale vuole Ricompensar lo 'ndugio, col far ora Di sè copia a ognuno (qui in locuz. figur.).
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 1, 406: Gesù Cristo, facendo a tutti libera copia di sè, accogliea questi miseri.
Definiz: § V. E riferiscesi anche a congiungimento carnale. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 84: Io di me stessa gli concedeva intera copia.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 122: Acciò che per lo piacerle il suo amore acquistasse, e per questo il potere aver copia di lei.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 44: Sia vile agli altri, e da quel solo amata, A cui di sè fece sì larga copia.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 9, 265: E ch'ella del suo amor le fesse copia.
Esempio: E Anguill. Ovid. Metam. 11, 84: Ma non però di sè copia gli porge.
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 267: Essere state costrette sostentare la vita con far copia altrui del corpo loro.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 1, 59: E lì di sè gli fece dolce copia.
Definiz: § VI. E Fare altrui copia di checchessia o Dare altrui copia di checchessia, per Concederlo, Permettere che altri se ne provvegga, o Somministrarlo, Fornirlo. –
Esempio: Bemb. Stor. 36 t.: Se dal re Carlo fra tempo d'un mese non fosse mandato loro soccorso,... dovessero cedere e lasciare il Regno di Napoli;... ed in quel mezzo tempo fosse loro data copia di vettovaglia dal re.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 145: Io ti farò copia di tutte quante (cioè delle cose da esercitare l'ingegno, e delle utili e dilettevoli).
Definiz: § VII. E più particolarmente parlandosi di scritture, carte, e simili, Aver copia di esse si usò per Potersene servire o valere ne' modi opportuni; e Farne copia altrui, per Darne ad esso, Concederne, l'uso, la comunicazione, e simili. –
Esempio: Brev. Mar. Pis. 465: Li quali ordinamenti tutti, per ordine scritti, appo loro in della ditta Corte abbino.... li ditti notari, sì che chiumqua copia ne volesse avere, inde la possa.
Esempio: Stat. Art. Calim. I, 1, 17: Le quali cose, così fatte e registrate, guardinsi per lo Camarlingo dell'Arte in una cassa, acciò che sempre si ne possa aver copia.
Esempio: Stat. Part. Guelf. 29: Acciò che più leggieremente, quando bisogna, se ne possa avere copia; fermato e statuto è, ch'e' Capitani.... debbiano.... procurare, che apo loro, per la detta Parte, le dette carte e ragioni tutte de la detta Parte siano.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 119: E perciò che io liberamente gli feci copia delle piagge di Monte Morello in volgare, e d'alquanti capitoli del Caprezio, li quali egli lungamente era andato cercando, mi fece egli partefice delle ec. (Il discorso è, per ischerzo, spropositato.)
Esempio: E Bocc. Testam. 141: Sì veramente che il detto maestro Martino sia tenuto e debba pregare Iddio per l'anima mia, ed oltre.... far copia, ad qualunque persona li volesse, di quegli libri, ec.
Definiz: § VIII. Copia, nel linguaggio Mitologico, prendesi per la Dea dell'abbondanza. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 73: Non entra qui disagio nè inopia, Ma vi sta ognor col corno pien la Copia.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 25, 80: Ed alla mensa ove la Copia fuse Il corno, l'onorò come suo donno.
Definiz: § IX. In copia, usato avverbialmente, vale Abbondantemente, Copiosamente. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 110: Le morbidezze d'Egitto.... in Toscana.... in grandissima copia, con disfacimento di tutta Italia, son trapassate.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 58: Vede Tancredi in maggior copia il sangue Del suo nemico, e sè non tanto offeso.
Esempio: Montecucc. Op. 2, 160: Il Turco ha in copia ciò che va coll'artiglieria e col suo treno: munizioni, fuochi, barche, strumenti.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 2, 1: Se ne trovano (degli abeti) in gran copia nelle montagne della Falterona, negli Appennini e in altre montagne di Toscana.
Esempio: Magal. Lett. 22: Hanno.... degli agrumi, ma in piccola copia.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 90: La bevanda dell'acque minerali prese in copia abbondante.
Esempio: Pindem. Poes. 340: Un fervente Sole il cervel gli cuoce, e secca il fonte De' nobili pensier, che in copia scorrere Solean dal labbro.
Esempio: E Pindem. Poes. 422: Dal crine Grondava e dalla veste L'onda in gran copia.