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Dizion. 3° Ed. .
CICALA
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CICALA.
Definiz: | Animaletto noto. Lat. cicada. |
Esempio: | Pist. S. Gir. Fa che tu sia cicála di notte; cioè come la cicála canta il dì per
lo calóre del Sole, così tu di notte per lo fervóre di uno spiritual caldo canta, e grida col disiderio. |
Esempio: | Boc. Introd. n. 56. Il caldo è grande, ne altro s'ode, che le cicále su per gli
ulivi. |
Esempio: | Ar. Fur. 34. 77. Di cicále scoppiate immagine hanno Versi, ch'in lode de' Signor
si fanno. |
Esempio: | Burch. Vidi cicále, e granchi in Val di Pesa. |
Esempio: | Bellinc. Ma io ringrazio, ec. Ch'io comincio a sentir qualche cicála, E lo caldo
ne vien più che di trotto. |
Esempio: | E Burch. altrove. Ma temin, che nol sappian le cicále, Ch'una
canzona ne farebbon bella. |
Definiz: | §. Da cicala Cicaláre: che vale Parlar troppo. |
Definiz: | §. In proverbio Grattare il corpo alla cicála: Dir per far dire; tratta la metaf. dal fastidióso,
e continuáto canto di questo animale. Lat. garrire, effutire. |
Definiz: | §. Cicála, e Cicalóne: si dice di Chi favella troppo. Lat. loquacula,
loquaculus, blatero. |
Esempio: | Fir. Trinuz. Le donne sanno meglio simulare, e sono naturalmente più fastidiose, e
più cicale. |
Esempio: | E Trinuz. altrove. Come del pari, che vuoi tu dir cicala?
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Esempio: | Salv. Granch. 1. 1. Io non vorrei, che quelle cicale, non vedendoci, scoprissero
nel cicalare tutte le nostre trame. |
Definiz: | §. E da questi nomi derivano Cicalería, Cicalamento, Cicalata, e
Cicaleccio; e Cicalamento: Di più cicalanti insieme. |
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