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1) Dizion. 5° Ed. .
CICALA.
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CICALA.
Definiz: Sost. femm. Insetto fornito di quattro ali, e col corpo coperto di squamme assai dure, il quale nell'estate standosi in sul tronco o sui rami degli alberi, manda un suono stridulo e monotono.
Dal lat. cicada. –
Esempio: Pist. S. Girol.: Come la cicala canta il dì per lo calore del sole, così tu di notte per lo fervore di uno spiritual caldo canta, e grida col desiderio.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 111: Il caldo è grande, nè altro s'ode che le cicale su per gli ulivi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 77: Di cicale scoppiate imagine hanno Versi ch'in laude dei signor si fanno.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 372: Sono le cicale per tutto tanto note in Italia e tanto volgari, che spesso la state assordano con il lor lungo cantare nelle campagne i lavoranti ed i viandanti.
Esempio: Marchett. Lucrez. 318: Depor le cicale al caldo estivo Soglion la tenue spoglia.
Esempio: Salvin. Casaub. 147: Costantissima cosa è,... le cicale da' Greci essere onorate per buone cantatrici.
Definiz: § I. Cicala dicesi per similit. Colui che parla troppo ed infastidisce; che più comunemente diciamo Cicalone; ed anche Colui che facilmente rivela gli altrui fatti, o ne sparla. –
Esempio: Comp. Mantell. 14: Veracemente publica cicala.
Esempio: Pulc. L. Morg. 27, 41: E' c'è d'una ragion cicale, Ch'io l'ho proprio agguagliate all'indiane, Che cantan d'ogni tempo e dicon male.
Esempio: Machiav. Pros. var. 5, 292: E son sì gran cicale, Che un cocomero all'erta non terrebbono.
Esempio: Bern. Rim. 1, 66: Farò tacere allor certe cicale, Certi capocchj, satrapi ignoranti, Ch'alla vostra virtù commetton male.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 345: Come, del pari? che vuo' tu dire, cicala?
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 85: Oh chetati, cicala, chè ci hai fracido.
Esempio: Lipp. Malm. 4, 75: Hallo trafitto, morto e sotterrato Quella cicala della sua consorte.
Esempio: Not. Malm. 1, 3: Cicala.... qui si dice d'una donna, che chiacchierando assai, non può nè sa tener segreta cosa alcuna.
Definiz: § II. E in forza d'aggiunto, detto di donna. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 345: Le donne sanno meglio simulare, e son naturalmente più fastidiose e più cicale.
Esempio: Fag. Rim. 3, 211: Ben dovrebbesi imitarla Da ciascheduna femmina cicala.
Definiz: § III. Far come le cicale, che dopo aver cantato scoppiano; ed applicasi proverbialmente a Parlatore troppo loquace, e a Maligno detrattore.
Definiz: § IV. Grattare il corpo o la pancia alla cicala, dicesi in maniera proverbiale per Parlare acciocchè altri ci manifesti ciò che sa o ha nell'animo, ed anche per Provocare Comecchessia altri a parlare, a sfogarsi, a dire il fatto proprio; tolta la similitudine dalla cicala, che si risveglia e canta grattandole il corpo. –
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 4, 4: O va', gratta un po' 'l corpo alle cicale.
Esempio: Mont. Op. 1, 147: Ma sulle colpe tue.... Tacciasi; intera ti darò la mancia, Se alla cicala gratterai la pancia.
Definiz: § V. Quando canta la cicala di settembre, non comprar grano per vendere; proverbio, il quale significa che quando in settembre la stagione è tuttavia assai calda, non è buono comperar grano in molta copia, potendo esso riscaldare e corrompersi. –
Esempio: Targ. Alimurg. 22: Quando canta la cicala di settembre, dice il proverbio, non comprar grano per vendere.
Definiz: § VI. Cicala di mare; Specie di crostaceo marino, detto così per esser simile nel colore e un po' anche nella forma alla cicala. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 115: E perocchè anco i granchj.... nella medesima parte del corpo loro portano le loro uova, e nella medesima parte affatto le portano.... tutte le squille e le cicale di mare, io mi sento molto inclinato a credere che, ec.