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Dizion. 4° Ed. .
CICALA.
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CICALA.
Definiz: | Animaletto noto. Lat. cicada. Gr. τέττιξ. |
Esempio: | Pist. S. Gir. Fa, che tu sii cicala di notte; cioè come la cicala canta il dì per
lo calore del sole, così tu di notte per lo fervore di uno spiritual caldo canta, e grida col disiderio. |
Esempio: | Bocc. Introd. 56. Il caldo è grande, nè altro s'ode, che le cicale su per gli
ulivi. |
Esempio: | Ar. Fur. 34. 77. Di cicale scoppiate immagin'hanno Versi, ch'in lode de' signor si
fanno. |
Esempio: | Burch. 1. 2. Vidi cicale, e granchi in Val di Pisa. |
Esempio: | Bellinc. 171. Ma io ringrazio ec. Ch'io comincio a sentir qualche cicala, E lo
caldo ne vien più che di trotto. |
Esempio: | E Bellinc. 282. Ma temo, che nol sappian le cicale, Ch'una
canzona ne farebbon bella. |
Definiz: | §. I. Cicala, e Cicalone, si dice anche di Chi favella troppo. Lat. loquaculus, blatero. Gr. φλύαρος. |
Esempio: | Fir. Trin. 2. 2. Le donne sanno meglio simulare, e sono naturalmente più
fastidiose, e più cicale. |
Esempio: | E Fir. Trin. appresso: Come del pari? che vuoi tu dir, cicala?
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Esempio: | Salv. Granch. 1. 1. Io non vorrei, che quelle Cicale, non vedendoci, scoprissero
Nel cicalar tutte le nostre trame. |
Definiz: | §. II. In proverb. si dice Grattare il corpo alla cicala; e vale Dire per far dire; tratta la
metaf. dal canto di questo animale, che si risveglia grattandogli il corpo. |
Esempio: | Buon. Fier. 3. 4. 4. O va gratta un po 'l corpo alla cicala. |
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