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Dizion. 4° Ed. .
GIULLARE, e GIULLARO.
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GIULLARE, e GIULLARO.
Definiz: | Buffone. Lat. scurra, mimus, sannio. Gr. χλευαστής,
βωμολόχος. |
Esempio: | Tes. Br. 6. 35. Lo giullare si è quel, che conversa colle genti con riso, e con
giuoco, e fa beffa di se, e della moglie, e delli figliuoli, e non solamente di loro, ma eziandío degli altri uomini.
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Esempio: | Nov. ant. 3. 5. Ragione vuole quegli, che mi domanda; egli è giullaro, e in cuore
di giullaro non puote discernere signoría di cittade. |
Esempio: | E N. ant. nov. 78. 1. Fue uno signore, ch'avea un giullare in
sua corte, e questo giullare l'adorava siccome uno suo Iddio. |
Esempio: | E N. ant. nov. 100. 9. Io voglio, che tue vi vadi, e meni
teco mogliata, e tuo picciolo figliuolo, ed il cane, e mostragli, come la moglie gli era il nimico, e 'l cane l'amico,
e l' figliuolo il giullare. |
Esempio: | E N. ant. num. 11. Poi mostrò il suo fanciullo, e disse:
questi è il mio giullare, perciocch'è pargolo sanza vizj, e ciò, che m'ha fatto, mi piace, e sodisfami, ed émmi
grazioso. |
Esempio: | Dial. S. Greg. M. Venne un giullare con una sua scimia, e cominciò a sonar suo'
cembali, ec. poichè quel misero giullare ebbe mangiato ec. |
Esempio: | Dep. Decam. 17. Uomini poi di corte, che spesso si troverrà questo nome in que'
tempi, erano quelli, che con piacevolezze d'arti, e di parole, e di graziosi giuochi trattenevano i convitati, che
qualche volta si veggono chiamati giullari, e più comunemente buffoni. |
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