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VOLTO
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VOLTO.
Definiz: Coll'O stretto. Sust. Viso, Faccia. Lat. vultus, facies. Gr. πρόσωπον.
Esempio: Bocc. nov. 4. 6. Presentatagli quella, secondo che ciascuno monaco faceva, ec. con un buon volto disse.
Esempio: E Bocc. nov. 36. 10. Suspicando, e non sappiendo che, più che l'usato spesse volte il riguardava nel volto.
Esempio: Petr. son. 201. Subito scorse il buon giudicio intero Fra tanti, e sì bei volti il più perfetto.
Esempio: Bemb. stor. 4. 55. De' quali niuno fu, che non a forza, e con mal volto il rivedesse.
Definiz: §. I. Gittare al volto, o in volto, vale Rinfacciare, Rimproverare. Lat. exprobrare, obiicere. Gr. ὀνειδίζειν.
Esempio: Lab. 328. Che gentilezza ti può dunque da lei essere gittata al volto, o rimproverata non gentilezza?
Definiz: §. II. Mostrare il volto, vale Dimostrarsi ardito, ecoraggioso nel rispondere, Opporsi arditamente; che anche diciamo Mostrare il viso, o i denti. Lat. obviam ire, Tacit. audenter se opponere, resistere. Gr. ἀντιστατεῖν.
Esempio: F. V. 11. 86. Che avieno cominciato a mostrar loro il volto.
Definiz: §. III. Avere volto da comparire, da apparire, da mostrarsi, o Non aver volto da comparire, da apparire, da mostrarsi, e simili, vagliono Avere, o Non avere Ardire, Essere, o Non esser degno di farsi vedere.
Esempio: Bern. Orl. 3. 1. 13. Or come non t'impicchi da tua posta, Pensando all'onta grande, e al disonore, Che hai ricevuto? e se' tanto dappoco, Che volto hai d'apparire in alcun loco?