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Dizion. 3° Ed. .
VOLTO
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pag.1806
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VOLTO.
Definiz: | Coll'o stretto. Sust. Viso, faccia. Latin. vultus, facies. |
Esempio: | Bocc. Nov. 36. 10. Suspicando, e non sappiendo, che più che l'usato, spesse volte
il riguardava nel volto. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 4. 6. E presentatagli quella, secondo che
ciascun faceva, ec. con un buon volto disse. |
Esempio: | Petr. Son. 202. Fra tanti, e sì bei volti il più perfetto. |
Definiz: | §. Gittare al volto, o in volto: Rinfacciare, o rimproverare. Lat. exprobrare, obijcere. |
Esempio: | Lab. num. 328. Che gentilezza ti può dunque da lei esser gittata al volto, o
rimproverata non gentilezza. |
Definiz: | §. Mostrare il volto: Dimostrarsi ardito, e buon per rispondere. |
Esempio: | M. V. 11. 86. Che avieno cominciato a mostrar loro il volto. |
Definiz: | Oggi più comunemente mostrare il viso, e in simil signif. Mostrare i denti: onde
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Esempio: | Dant. Inf. La tracotata schiatta, che s'indraca, Dietro a chi fugge, e chi le mostra il
dente, Ovver la borsa, come agnel si placa. |
Definiz: | §. Avere volto da mostrarsi, o non avere volto da mostrarsi: Essere, o
non esser degno di farsi vedere. |
Esempio: | Bern. Orl. 3. 1. 13. Pensando all'onta grande, e al disonore, Che hai ricevuto, e
sei tanto dappoco, Che volto hai da apparire in alcun loco? |
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