Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
AMMENDA.
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AMMENDA.
Definiz: Emenda, Ristoro, Rifacimento di danno, Ricompensa. Lat. emendatio, compensatio. Gr. ἀμοιβή, ἐπανόρθωσις.
Esempio: Nov. ant. 80. 2. Mandiamo a' Greci, che ci facciano l'ammenda, e che ci rendano nostra suora Ensiona.
Esempio: Bocc. nov. 16. 36. Vergognandosi del vil trattatamento fatto del garzone, in ammenda di ciò avendo una sua bella figliuoletta ec. con gran dote, gli diè per moglie.
Esempio: G. V. 2. 10. 2. E tolse, per ammenda del misfatto, allo 'mperio il Regno di Puglia.
Definiz: §. I. Per Correzione, Moderazione d'errore. Lat. mulcta, castigatio. Gr. σωφρνισμός.
Esempio: Bocc. nov. 70. 3. Ad ogni ammenda, che comandata mi sia, mi proffero apparecchiato.
Esempio: M. V. 8. 101. Avendo di ciò per più riprese richiesto il Re d'Inghilterra, che vi mettesse ammenda.
Esempio: Dant. Inf. 27. I' fui uom d'arme, e poi fu' cordigliero, Credendomi sì cinto fare ammenda (quì penitenza)
Esempio: E Dan. Purg. 20. Carlo venne in Italia, e per ammenda Vittima fe di Curradino, e poi Ripinse al Ciel Tommaso per ammenda.
Definiz: §. II. Trovasi talvolta per Censura.
Esempio: Ricord. Malesp. 204. Egli era caduto in ammenda della Chiesa, perch'egli non avea attenuta la promessa a Papa Ghirigoro.