Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
GIUSTO.
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GIUSTO.
Definiz: Avverb. Giustamente, Con giustizia, Secondo giustizia. –
Esempio: Dant. Inf. 19: O somma sapïenza, quanta è l'arte Che mostri in cielo, in terra e nel mal mondo, E quanto giusto tua virtù comparte!
Esempio: Sacch. Op. div. 123: Non conviene che sia uomo parziale, nè di parte, perocchè uomo che tegna parte non può giusto giudicare nè consigliare.
Definiz: § I. E per Secondo verità, Con sincerità, Schiettamente, Sinceramente. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 158: Tanto più che, a confessarmi giusto, in oggi.... io son ridotto un lettore assai flemmatico.
Definiz: § II. E per Con esattezza, Con precisione, Esattamente. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 321: Or questo ferro sia adattato sopra a due cavalletti biligato, che, girando, giri giusto, e che scorrer non possa nè in giù nè in su.
Esempio: Salvin. Pros. Rim. 213: Si prega questo nostro censore a volere un'altra volta aver più l'occhio a citar giusto, per non ci affaticare in vano a cercar le cose dove non sono.
Esempio: Crusc. Vocab. IV: Dare giusto. Percuoter per appunto nel luogo determinato.... E figuratam. vale Dare o Far checchessia per l'appunto.
Definiz: § III. Giusto, e, per maggiore efficacia, Giusto giusto, usasi con forza asseverativa, e con l'intendimento di determinare con esattezza, accertare, e simili; e vale Propriamente, Proprio, Appunto, Per l'appunto. –
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 3, 9: Non passarono molti mesi, che la colonna si trovò fessa e rotta, giusto sopra il nuovo appoggio di mezzo.
Esempio: Vai Rim. 23: E tra esso (il gelsomino) e la pastiglia Giusto giusto è quel divario, Ch'è tra 'l chierico e 'l vicario, O tra 'l principe e 'l facchino.
Esempio: E Vai Rim. 30: Ed io, che l'ho sentito, Giusto la vendo come l'ho comprata.
Esempio: Lipp. Malm. 4, 58: Tremavo giusto come giunco al vento, Chè quivi mi trovavo inerme e sola.
Esempio: E Lipp. Malm. 7, 43: Quivi si risolve presto presto D'andar girando il mondo, per vedere Di trovargli una moglie di suo gusto, Com'ei gliel'ha dipinta giusto giusto.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 13: I piè dinanzi non istavano distesi, come, se giacesse sul fianco; ma l'uno stava come inginocchiato,... l'altro all'incontro s'alzava posando in terra, giusto come quando un cavallo fa forza per sollevarsi.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 183: Tu sottoscrivi a tutte le sue difficoltà, le quali erano giusto quelle che erano sovvenute anche a te.
Esempio: Bertin. A. F. Risp. Gio. Paol. 113: Egli è, giusto giusto, come dire a un morto, Tira mano.
Esempio: Michel. Viagg. 370: In poca distanza da detto luogo, giusto in faccia ad un seccatoio di castagne dello spedale di Santa Fiora, trovai la terra da far coreggiuoli.
Esempio: Not. Malm. 2, 576: Giusto giusto. Per appunto: e la replica ha la solita forza di superlativo.
Esempio: Fag. Rim. 1, 18: Ma dall'Altezza Vostra a simil gente Ci fo la differenza, che ci corre Giusto dalla sostanza all'accidente.
Esempio: E Fag. Comm. 6, 405: In somma tu se' giusto giusto il rovescio della medaglia di quel ribaldone.
Esempio: Crudel. Rim. 100: Egli (il frizzo) è giusto una puntura Come quella dell'ortica; Vi dà duolo, alza vescica, L'uno e l'altra poco dura.
Esempio: Tocc. Lett. 44: E m'è accaduto con loro, giusto come a questi bidelli dell'accademie de' dottori.
Definiz: § IV. E con relazione a tempo, pure per giusto Appunto, a denotare opportunità o coincidenza; ed ha una certa forza esclamativa. –
Esempio: Crudel. Rim. 59: Nell'acquistato suo nuovo soggiorno Tutti i suoi Dei Penati trasportò, Giusto nel tempo che il coniglio stava Tra valli amene e rugiadosi prati.
Esempio: Nell. Iac. Suoc. 1, 2: Tu venghi (vieni) a proposito. Giusto avevo bisogno di farti un discorsetto sul serio.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 260: Giusto gridavo qui questi monelli, Perchè non gli facesser tanto chiasso.
Definiz: § V. Usasi anche a modo d'interiezione e con forza negativa a significare, per antifrasi e in modo ironico, Tutt'altro da ciò che altri dice o crede, In maniera del tutto diversa da quello, Tutt'al contrario, Niente affatto eh giusto! oh giusto!. –
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 168: Ha di purgar la qualità specifica; Ma come gli altri non pensate già Che indebolisca: eh giusto! anzi fortifica.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 297: Cosa credete? – Io non credo nulla. – Che la canaglia sia diventata padrona di Milano? – Oh giusto! – Vedrete, vedrete.