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OZIO.
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OZIO.
Definiz: Sost. masc. Astensione continuata dall'operare, dal lavoro, dalla fatica; e propriamente per pigrizia, inerzia, infingardaggine.
Dal lat. otium. –
Esempio: Scarp. Serm. S. Ag. 72: Cari fratelli, sapete che cosa è ozio? Questo si è una sepultura dell'uomo vivo.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 231: L'ozio è sentina e cagione d'ogni mal pensiero e volontà.
Esempio: Alam. L. Colt. 4, 898: L'ozio è 'l tarlo Che le ricchezze, il cor rode e l'onore.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 406: Creder si dee, Ch'ei.... schifo d'ozio in gloriosi affanni Versasse dalla fronte ampj sudori.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 3, 162: I vivi cadaveri de' corpi de' ricchi, che infracidan nelle delicie, marciscon nell'ozio ec.
Esempio: Segner. Mann. lugl. 1, 2: La pigrizia porta l'ozio, l'ozio porta la trascuraggine.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Dant. Purg. SD. 7: Ottacchero ebbe nome, e ne le fasce Fu meglio assai che Vincislao suo figlio, Barbuto, cui lussuria e ozio pasce.
Esempio: Petr. Trionf. 185: Ei (Amore) nacque d'ozio e di lascivia umana, Nudrito di penser dolci soavi, Fatto signore e dio da gente vana.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 1, 347: Tu se'.... proprio uno animal selvaggio e brutto, Nutrito d'ozio e d'una gran pigrizia.
Esempio: Leopard. Poes. 67: Ozio le soglie Scellerate occupò; ne' corpi inerti.... languide, ignave Giacquer le menti.
Definiz: § II. E, conforme a proprietà latina, per Quiete operosa, e specialmente Astinenza onesta dalle cure della vita attiva per attendere agli studj, alla contemplazione, e simili. –
Esempio: Dant. Conv. SD. 147: La cura familiare e civile, la quale convenevolemente a sè tiene de li uomini lo maggior numero, sì che in ozio di speculazione esser non possono.
Esempio: Petr. Trionf. 260: Poi vidi il gran platonico Plotino, Che, credendosi in ozio viver salvo, Prevento fu dal suo fero destino.
Esempio: Cell. G. Lett. 21: Solo nell'ozio litterale truovo alcuno diporto; perchè in quello si ragiona e parla dell'altra vita.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 2: Non si può la fortezza degli armati animi con il più onesto ozio che con quello delle lettere corrompere.
Esempio: Tass. Lett. 2, 328: Gli uffìzj fatti da Vostra Signoria illustrissima co 'l serenissimo signor duca mi concederanno ch'io viva in quest'ozio letterato, che insegna a disprezzar la morte.
Esempio: Parut. Soliloq. 1, 11: Io.... invidio a voi quell'ozio santo, dato tutto alle orazioni e alle meditazioni; ozio che è il vero negozio, vero trattenimento e vero nutrimento delle anime.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 521: Io, ha già forse vent'anni, stava nell'operoso ozio degli esercizi spirituali.
Esempio: Dat. Pref. Pros. Fior. 44: L'Angelio.... nelle commodità e nell'ozio letterario avanzò notabilmente Torquato.
Esempio: Guast. Rapp. El. 154: Al vivere riposato, all'ozio delle lettere, alla casa paterna, anteponendo il combattere per le giuste cause ec.
Definiz: § III. E per Libertà da cure moleste, affaticanti, od anche Astensione, e propriamente temporanea, da esse. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 227: Essendo io negli agi e negli ozj ne' quali voi mi vedete, a secondare li piaceri d'amore ed a divenire innamorata mi sono lasciata trascorrere.
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 22: Serberò a maggior ozio di provarmi Ch'ogni laude di lei sia da me espressa.
Esempio: Cas. Pros. 2, 5: Al nostro ozio e al nostro riposo son già apparecchiati.... i miserabili lacci e l'aspre e gravi catene di servitù.
Esempio: E Cas. Pros. 2, 6: Avremo ozio e sicura pace, siccome io spero e desidero.
Esempio: E Cas. Pros. 3, 148: Ancora se' tu a tempo di farti dotto con facilità, avendo e principj, e maestro, e ozio, e ingegno, che bastano a farlo.
Esempio: Ammir. Stor. 1, 6: Non solo drizzarono tutti i loro studj alla quiete e a goder nell'ozio della pace quello, che aveano con gli affanni delle guerre acquistato; ma ec.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 24: Il difetto dei molti comodi necessarj a tal'uopo in luogo assai distante dalla città, e la mancanza di quell'ozio placido, che esigono tentativi sì delicati..., obbligarono ad abbandonarne il progetto.
Definiz: § IV. E semplicemente per Astensione temporanea da una data occupazione, lavoro, incombenza, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 81: Altri dormiro, ed altri stêr vegghianti, Compartendo tra lor gli ozj e gli studj.
Definiz: § V. E nel plur., per Vita oziosa, scioperata. –
Esempio: Fosc. Poes. C. 33: Il lombardo.... Sardanapalo, Cui solo è dolce il muggito de' buoi Che.... Lo fan d'ozj beato e di vivande.
Esempio: Card. Pros. 822: I coltivatori.... muoiono di pellagra sul grasso suolo che pasce gli ozj ed i vizj di una aristocrazia disutile.
Definiz: § VI. E per Condizione di vita, Mestiere, o simili, che non richieda intensità di pensiero o di cure. –
Esempio: Card. Pros. 597: Ma tra le ombre estive del monte o nei pascoli invernali del piano gli ozj del pastore non saranno più, giova sperare, tristi e brutali come forse una volta, se lo conforti la compagnia d'un libro ove egli s'industrii a leggere cose buone.
Definiz: § VII. E personificato poeticam. in un essere immaginario. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 93: In questo albergo il grave Sonno giace: L'Ozio da un canto corpulento e grasso; Da l'altro la Pigrizia in terra siede.
Definiz: § VIII. In ozio, vale Senza far nulla. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 20: Veggendo.... Cinea Pirro corrente volonterosamente alla guerra d'Italia, un giorno che 'l vide in ozio, lo mise in cotale ragionamento.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 82: Donando a ciascheduno entrate e zolle, Acciò se la passasse da buon sozio: Ed allegro..., Senza briga vivesse in pace e in ozio.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 276: Molta gente era seduta, non però in ozio, su due panche, di qua e di là d'una tavola stretta e lunga.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 721: Renzo.... non passò in ozio que' giorni già tanto lunghi per sè.
Definiz: § IX. E per Senza utilità, Senza alcun pro. –
Esempio: Domin. Gov. Fam. 54: Chi la lingua usa in ozio, fa non solo contra il suo comandamento..., ma ec.
Definiz: § X. Per ozio, parlandosi di occupazione riposata o meno urgente e importante d'altra qualsiasi, vale Per passare il tempo, Per passatempo. –
Esempio: Leopard. Poes. 100: Havvi chi le crudeli opre di morte Si elegge a passar l'ore, e nel fraterno Sangue la man tinge per ozio.
Definiz: § XI. Darsi all'ozio, vale Stare ozioso, Oziare. –
Esempio: Dant. Parad. SD. 11: Chi nel diletto de la carne involto S'affaticava, e chi si dava a l'ozio.
Esempio: Segner. Mann. magg. 6, 1: Se non fann'altro di peggio, si dànno all'ozio, alle commedie, alle crapule, a i passatempi.
Definiz: § XII. Stare in ozio, Vivere, o simili, in ozio, vale Rimanere inoperoso, inerte. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 254: Sentendosi per lo lungo esercizio più della persona atante, che quando giovane, in ozio dimorando, non era.
Esempio: Alb. Fam. 165: Mai mi lascio stare in ozio. Burch. Son. 1, 16: Veggendo le civaie stare in ozio (qui figuratam. e in ischerzo).
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 377: Volendo che la turba esente dall'armi e meccanica avesse ancor ella parte dell'argento pubblico, non con lo starsi in ozio ad impigrire, ma col lavorare, propose ec.
Esempio: Segner. Mann. lugl. 14, 4: Oh se sapesti, quanto lo Spirito del Signore abborrisce, che su la terra veruno mai viva in ozio!
Esempio: E Segner. Mann. lugl. 21, 2: Così fanno coloro, che stanno in ozio.
Definiz: § XIII. L'ozio è il padre dei vizj: proverbio di chiaro significato.
Definiz: § XIV. Ozj di Capua, è locuzione allusiva alla lunga sosta d'Annibale a Capua, fra le cui delizie l'esercito di lui s'infiacchì.