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OZIO
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OZIO.
Definiz: Il cessar dall'operazioni, e, per lo più, racchiude in se non so che di pigrizia, e di riposo vizioso, e in questo senso vale lo stesso, che OZIOSITA. Lat. otium.
Esempio: Boc. n. 18. 34. E sentendosi, per lo lungo esercizio, più della persona atante, che quando giovane, in ozio dimorando, non era.
Esempio: E Bocc. num. 9. Essendo io negli agi, e negli ozj, ne' quali voi mi vedete.
Esempio: Serm. S. Agost. Ozio quasi è una sepoltura dell'huomo vivo.
Esempio: Cavalc. med. cuor. L'ozio è sentína, e cagione d'ogni mal pensiero, e volontà.
Esempio: Amm. ant. Il vizio della Lussuria leggiermente nasce d'ozio, che amore veramente è detto passion d'animo non occupato.
Esempio: Dan. Par. c. 11. Chi nel diletto della carne in volto S'affaticava, e chi si dava all'ozio.
Esempio: E Dan. Purg. c. 7. Fu meglio assai, che Vincislao suo figlio Barbuto, cui lussuria, e ozio pasce.
Esempio: Pet. cap. 1. Ei nacque d'ozio, e di lascivia umana.
Esempio: E Petr. cap. 10. Che credendosi in ozio viver salvo, ec.