Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 1° Ed. .
MADRE
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MADRE.
Definiz: La femmina di qualunque animale, che ha figliuoli. Lat. mater. gr. μητήρ.
Esempio: Bocc. nov. 29. 26. Con una sua madre savissima, e buona donna.
Esempio: E Bocc. nov. 18. 38. Essi sono per madre nati di paltoniere.
Esempio: Petr. Son. 225. E non fur, madre mia, Senza onestà mai cose belle o care.
Esempio: E Petr. canz. 49. 3. Del tuo parto gentil figliuola, e madre.
Esempio: Dan. Par. 4. Di ciò piegato Dal padre suo, la propria madre spense.
Esempio: E Dan. Par. cant. 12. Che nella madre lei fece profeta.
Definiz: ¶ Per metaf. di tutte quelle cose, dalle quali, per qualunque si voglia modo, si tragga origine.
Esempio: Petr. canz. 11. 6. Irreverente a tanta, e a tal madre.
Esempio: E Petr. canz. 5. 5. Che s'al ver mira questa antica madre.
Esempio: E Petr. cap. 6. Tutti tornate alla gran madre antica [cioè alla terra]
Esempio: Dan. Infer. c. 19. Ah Gostantin di quanto mal fu matre [cioè cagione]
Definiz: ¶ Per istrumento, che vi s'includa, o vi si formi dentro, che che si sia.
Esempio: lib. Astr. Con questo avrai compiuto la prima faccia, la qual si chiama, la madre.
Esempio: E Lib. Astr. di sotto. La madre, cioè dell'astrolabio, si è la lamina, che è segnata da amendue le parti: e l'una parte si è, dove sono le lungúre, e le latezze, e l'altra parte è, dov'è l'agguagliazion del Sole.