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1) Dizion. 5° Ed. .
MADRE
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MADRE.
Definiz: Sost. femm. Donna che ha prole.
Dal lat. mater. –
Esempio: Dant. Inf. 22: Mia madre a servo d'un signor mi pose.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 255: Onestissima giovane è, e per povertà non si marita ancora, ma con una sua madre, savissima e buona donna, si sta.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 166: Chi onora la sua madre, è come se tesaurizzasse a sè gran ricchezze.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 261: Disse che di tale diposito madonna Piera nostra madre si contentava così per più sicurtà delle fanciulle.
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 1: Innocenti fanciulli e madri pie Cascan di fame.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 9: Erano la madre e la moglie di Piero nate della famiglia Orsina.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 87: Svenerò i figli alle lor madri in seno.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 107: Dovea non salvar la patria a preghiera della madre, ma salvar la madre in compagnia della patria, poichè la moglie e la madre eran parti e membra della patria assediata da lui.
Esempio: Alf. Trag. 2, 199: Ahi crudo! ad una madre Ti duoli tu, che il suo figliuol respiri?
Esempio: Leopard. Poes. 36: Qua mostrando Verran le madri ai parvoli le belle Orme del vostro sangue.
Esempio: Giord. Op. 2, 541: La perdettero d'anni quasi XXXII, madre di quattro figliuoli.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 18: Io qui perdei La madre e il genitor, che presto in cielo A quella pia si ricongiunse.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 708: Chi vi condurrà da vostra madre?... Questa buona signora mi fa lei intanto da madre.
Definiz: § I. Per estensione, dicesi così la Femmina degli animali, che ha partorito. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 399: E poichè 'l puledro è nato, sì dee andare dietro alla madre, per ispazio di due anni e non più.
Esempio: Dant. Parad. 5: Non fate come agnel che lascia il latte Della sua madre.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 34: Qual pargoletta o damma o caprïola Che.... Alla madre veduta abbia la gola Stringer dal pardo, ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 18, 15: Ma se la fiera madre a quel si lancia E ne l'orecchie attacca il crudel dente, Vogliono anch'essi (i leoncini) insanguinar la guancia.
Esempio: Domen. Plin. 309: Le cicogne.... nudriscono il padre e la madre quando son vecchie.
Esempio: Car. Eneid. 9, 982: Io condurrotti a l'ara Un candido giovenco, che la fronte Aggia indorata, e de la madre al pari Erga la testa.
Esempio: Segner. Pred. 447: Dalla madre sola vengono educati i cani, i cavalli, gli agnellini, i vitelli, ed altri animali lattonzoli.
Esempio: Red. Esp. Insett. 62: Con questa occasione io mi accorsi non esser vero.... quel che scrisse Plinio: che i figliuoli (degli scorpioni) sono tutti dalla madre uccisi, eccetto che uno, il quale più scaltrito degli altri si salva sopra il dorso di essa madre.
Esempio: Fiacc. Fav. 2, 11: Forse che opprimono i vostri artigli La madre, e mancano di fame i figli.
Definiz: § II. Pure per estensione, e poeticam., detto di Nutrice. –
Esempio: Car. Eneid. 8. 984: V'avea del Tebro in su la verde riva Finta la marzïal nudrice lupa In un antro accosciata, e i due gemelli, Che da le poppe di sì fiera madre Lascivetti pendean, senza paura Seco scherzando.
Definiz: § III. Per similit., dicesi di Donna che presta cure materne, o che soccorre amorevolmente altrui, ed altresì di Donna comecchessia degna di affettuosa riverenza. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 313: E' non fur, madre mia, Senz'onestà mai cose belle, o care.
Esempio: Leggend. Lazz. Mart. Madd. 61: Alcuni poveri che erano quivi, corsono presto a dirlo alla loro madre Marta, per fargli cosa grata.
Esempio: Giord. Op. 2, 526: Orsola Placidi.... fu madre de' poveri.
Esempio: E Giord. Op. 2, 535: Luigia di Francesco Bevelloni madre de' poveri.
Definiz: § IV. E figuratam., dicesi di Cosa qualunque, fisica o morale o spirituale, di Qualità o Condizione, di Luogo, o simile, che sia origine o cagione di checchessia; Ciò donde checchessia è prodotto o procede. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 168: Santo Bernardo dice: Accidia è madre de' vizj, e matrigna di virtudi.
Esempio: Dant. Conv. 394: La senettute, che ben è madre dell'altre virtudi.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 133: Madre di santà è astinenzia, madre d'infermità è abbondanzia.
Esempio: Petr. Rim. 1, 143: Dell'empia Babilonia.... Albergo di dolor, madre d'errori, Son fuggit'io.
Esempio: Alam. L. Avarch. 12, 21: Or così acerbamente a lui percusse Il cor l'invidia, che dell'odio è madre.
Esempio: Domen. Plin. 828: E vennero d'Egitto, madre di tali infermità, medici i quali facevano sola questa cura.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 3, 73: Tutti i mari d'Oriente non gli avrebbono vuoti a' piè i lor gran seni pieni di conche, madri di porpore e di perle?
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 73: Una tal sicurezza è madre della negligenza.
Esempio: Metast. Dramm. 5, 242: La meraviglia Dell'ignoranza è figlia E madre del saper.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 12: Ma la clemenza dell'ausonio cielo Sdegna virtudi a cui penuria è madre.
Esempio: Capp. Longob. 169: Egli (il papa Adriano).... destava in Roma quella ammirazione, la quale è madre poi d'ossequio.
Esempio: E Capp. Pens. Educ. 309: Se il fanciullo si creda uomo, scemerà in lui quell'ambizione irrequieta, quella brama d'agguagliarsi ai maggiori di lui, che è madre d'ogni sapere.
Definiz: § V. E detto in particolare di lingua, denota Quella dalla quale altre favelle, o certe voci, sono derivate. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 10: Ma questa lite si concilia con dire, che la lingua latina è l'avola di questa voce, la provenzale la madre.
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 51: Nel che, facciasi giustizia al vero, ha sormontato di gran lunga la lingua nostra le glorie della madre, da cui bevve, traendo vita, il nutritivo umore.
Esempio: Lanz. Sagg. Ling. etrusc. 1, 326: Le vittorie, le vicinanze, i commerci, han congiunte or due lingue madri, or una madre lingua con uno o più dialetti separatamente formatisi da essa.
Definiz: § VI. Altresì figuratam., dicesi la Nazione, ovvero la Città, o il Luogo, dove chicchessia è nato, o a cui uno appartiene per origine. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 246: Che, s'al ver mira questa antica madre, In nulla sua tenzone Fur mai cagion sì belle.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 253: Ahi nova gente, oltra misura altera, Irreverente a tanta ed a tal madre!
Esempio: E Petr. Rim. 2, 269: Non è questa la patria, in ch'io mi fido, Madre benigna e pia, Che copre l'uno e l'altro mio parente?
Esempio: Cas. Pros. 3, 90: Nella qual consiste.... la salute d'Italia, alla quale Vostra Maestà è debitrice di molto amore, come a prima sua madre.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 5, 102: Che l'impudica dea.... L'onde, che fur sua madre, ebbe per scopo.
Esempio: Car. Eneid. 6, 1181: Roma di così prodi e chiari figli Madre felice.
Esempio: Bus. Lett. 199: Le quali lodi son comuni a voi ed a tutti gli altri onorevoli figliuoli di tanta madre.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 5, 40: Colognola e Barbian madri d'eroi.
Esempio: Leopard. Poes. 40: Ecco voglioso anch'io Ad onorar nostra dolente madre Porto quel che mi lice.
Definiz: § VII. Madre, dicesi in modo particolare della Santissima Vergine, come madre di Gesù Cristo. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 131: Vergine pura, d'ogni parte intera, Del tuo parto gentil figliuola e madre.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 3: O glorïosa madre, O re del ciel, che cosa sarà questa?
Esempio: Cecch. Acq. Vin. Prol. 8: Ch'il buon cristiano ancor può da' conviti Cavar cibo che sia utile all'anima: Il che fia, se vi fia Cristo e la Madre.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 5: Nel tempio de' Cristiani occulto giace Un sotterraneo altare; e quivi è il volto Di colei che sua diva, e madre face Quel vulgo del suo Dio nato e sepolto.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 510: Tutti i beneficj, sì temporali come spirituali, che Dio ci fa, o immediatamente per se medesimo ne' sagramenti, o mediatamente per mano della sua madre.
Esempio: Manz. Poes. 820: La mira madre in poveri Panni il figliol compose.
Definiz: § VIII. E nel medesimo senso uniscesi spesso con un compimento o con un aggiunto, come Vergine madre, Madre di Dio, Madre de' peccatori, Madre di misericordia, Madre dell'amore, e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 33: Vergine madre, figlia del tuo figlio.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 70: Non sapeva Maddalena che la Madre di Dio, la quale t'amava tanto, moriva di dolore.
Esempio: Mirac. Mad. 211: Andò e gittossi a piè della imagine e figura della Nostra Donna, e con grande pianto diceva: o Madre di misericordia, io vi chieggo perdonanza del grande fallo ch'io ò fatto, e priegovi per l'amore del vostro Figliuolo ec.
Esempio: E Mirac. Mad. 212: Ella disse infra se medesima: I' ò provato quante medicine sono al mondo, e niente mi sono valute, onde io voglio ricorrere alla Madre di misericordia, imperciò ch'io ò udito dire ch'ella non abandona mai ignuno suo divoto.
Esempio: Bocc. Rim. 39: Dolce Maria, Madre di grazia e specchio d'allegrezza.
Esempio: Panzier. Tratt. 14: t.: Mettiamo tutto insieme l'amore che si portano i santi insieme da una parte, e l'amore che porta il minor santo di paradiso alla Madre di Dio, solo da un'altra parte.
Esempio: Domin. Tratt. Car. 12: O gloriosa Madonna Madre dello amore, vuoi tu che il tuo dolce Figliuolo tanta pena patisca?
Esempio: Tass. Rim. 4, 3, 83: Colla Madre di Dio tu piangi, o madre De' miseri mortali, egra Natura.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 512: Stima altissima della santità della Madre di Dio.
Esempio: Manz. Poes. 846: Tanto d'ogni laudato esser la prima Di Dio la Madre ancor quaggiù dovea.
Definiz: § IX. Madre, è anche titolo che si suol dare alle monache corali, e che pure si premette al nome dei loro gradi ed ufficj, come madre priora, abbadessa, superiora, maestra, e simili. E in modo assoluto, Madre dicesi la Superiora di un convento di monache. –
Esempio: Ciaper. Lett. 10: Dipoi a due ore fece chiamare la nostra madre abbadessa, e dissele sua colpa.
Esempio: E Ciaper. Lett. 11: Preghiamo la Vostra Reverenzia per parte di nostra madre abbadessa e di tutto il convento, che voi vi confortiate.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 447: Il vino rosso, quando è tanto colorito come questo ultimo, la nostra reverenda madre non lo può bere.
Esempio: E Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 98: Alla madre soppriora ho fatta la imbasciata, e vi si raccomanda lei e tutte queste madri.
Esempio: E Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 309: Abbiamo obligo con lei e con vostra umanità della buona affezione portate a me ed a tutte queste mia madre e sorelle.
Esempio: Galil. Op. Cart. XIII, 157: Lo conferii con madonna e con altre madri più attempate, quali ne mostrorno quella gratitudine che ricercava la qualità dell'offerta.
Esempio: Baldin. Decenn. 3, 112: Questa divota madre.... si fece insegnare.... l'arte del disegno,... onde poi pel suo monastero fece molte delicatissime miniature,... ed un Gesù bambino, che quelle madri se ne servono per mandare agl'infermi, ec.
Esempio: E Baldin. Decenn. 4, 114: Restati d'accordo colla madre priora, mandarono il pittore.... a ritrarla.
Esempio: E Baldin. Decenn. 5, 14: Di questa.... scrisse la madre suor Caterina Tornaquinci nella cronaca ec.
Esempio: E Baldin. Decenn. 6, 232: Fu ammesso per più mesi a dipignere dentro al monastero delle monache in Campo Marzio, dove soddisfece,... non pure al gusto e alla devozione di quelle madri, ma eziandio de' loro superiori.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 172: Reverenda madre e signora illustrissima, disse il guardiano a capo basso ec.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 177: Quando sarai madre badessa, allora comanderai a bacchetta.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 197: Quelle buone madri non sanno nulla dell'accaduto.
Definiz: § X. Madre, dicesi figuratam. della Chiesa, in quanto spiritualmente alleva ed assiste i fedeli come figliuoli. Onde la locuzione Madre Chiesa, o Santa Madre Chiesa, con la quale si designa la Chiesa cattolica. –
Esempio: Grazz. Pros. 1: Nel tempo.... che... Pagolo terzo governava la Santa Madre Chiesa, ec.
Esempio: Serdon. Esort. volg. 9: La Chiesa Romana.... è madre di tutti in terra, come Dio è padre di tutti in cielo.
Esempio: Segner. Op. 4, 356: Quando però la Chiesa madre nostra ci chiama ne' sacri tempj..., ci chiama ad applicare di più la mente alla rappresentazione speciale di que' misteri, ec.
Esempio: Manz. Poes. 835: Madre de' Santi, immagine Della città superna;... Chiesa del Dio vivente: Dov'eri mai?
Definiz: § XI. Ed è detto in modo speciale della Basilica Lateranense, in quanto è superiore per privilegj a tutte le altre chiese. –
Esempio: Dav. Framm. 567: Nelle antiche scritture si trovano tante riverende memorie, e piene di maiestà, della basilica lateranense, che meritamente ha il titolo di madre e capo di tutte le chiese.
Esempio: EDav. Framm. 568: Laterano è madre e capo di tutte le chiese che sono in tutto 'l mondo cristiano.
Definiz: § XII. Detto di città, vale Metropoli, Capitale, e simili; e detto di provincia, vale Capo di altre province. –
Esempio: Domen. Plin. 134: Anattoria, madre di più che ottanta città.
Esempio: Bart. D. Cin. 1, 151: Anco i territorj han tribunale nelle città capi di regione, e le regioni nella metropoli della provincia, e le province nella madre e governatrice del Regno, Pechin, in cui finalmente il tutto come in suo capo si aduna, ec.
Esempio: E Bart. D. Cin. 4, 4: La provincia di Scensì, fra tutte le quindici della Cina, è in venerazione come di madre; perciochè si ha, fino ab immemorabili, che i primi padri e fondatori della nazion cinese quivi abitassero, e quinci, multiplicando, diffondessero i lor nipoti e discendenti, a popolar tutte le quattordici altre province.
Definiz: § XIII. Detto della Natura come produttrice di tutte le cose, e della Terra come generatrice delle piante, dei frutti, e simili. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 279: O natura, pietosa e fera madre.
Esempio: Albanz. Bocc. Donn. fam. M. 212: Perchè la natura madre non produsse fuori l'oro dall'intrinseco della terra, perchè fosse tramutato, ec.
Esempio: Soder. Anim. domest. 60: È cosa manifesta e non è dubbio che la natura, amica dell'umane commodità, e per lo più madre e non matrigna all'uomo, studiosa di compiacerlo, ec.
Esempio: Magal. Lett. scient. 80: Io non pretendo che il mio giudizio faccia stato quanto negli odori, avendomi la madre natura fatto altrettanto disarmoniche l'orecchie, quanto mi ha fatto armonico il naso.
Esempio: Vallisn. Op. 2, 108: Questo (il grano) ha in sè tutta la pianta ristretta, e non ha da far altro la madre terra che apprestargli luogo proporzionato, acciocchè le radici sue gittar possa.
Esempio: Leopard. Poes. 142: Madre temuta e pianta Dal nascer già dell'animal famiglia, Natura, illaudabil maraviglia, Che per uccider partorisci e nutri.
Esempio: E Leopard. Poes. 163: Quella.... che de' mortali È madre in parto ed in voler matrigna.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 297: Ma a tutte le femmine La madre natura Nel dar la statura Uguale non fu.
Definiz: § XIV. Madre patria, e talora anche Madre comune, denota la Città, o la Nazione, fondatrice, rispetto alle sue colonie. –
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 8: Manifestavano un odio gravissimo contro gli ordini politici e religiosi della comune madre.
Esempio: E Bott. Stor. Amer. 21: Con savie leggi regolando il commercio loro colla comune madre.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 3, 359: Quante difficoltà dovrà vincere per mettere in comunicazione e stringere di nodi permanevoli quelle longinque colonie colla madre patria, onde più non se ne svelgano!
Definiz: § XV. Madre comune, Madre antica, e talora anche solamente Madre, dicesi la Terra, in quanto il corpo dell'uomo fu con essa da Dio formato. Onde Tornare alla madre antica, o anche solo Tornare alla madre, vale Morire; ma è maniera più che altro poetica. –
Esempio: Dant. Purg. 11: L'antico sangue e l'opere leggiadre.... mi fer sì arrogante, Che, non pensando alla comune madre, Ogn'uomo ebbi in dispetto.
Esempio: Petr. Rim. 2, 188: O ciechi, il tanto affaticar che giova? Tutti tornate alla gran madre antica, E 'l nome vostro appena si ritrova.
Esempio: Frescobald. M. Rim. 61: Sì che pace saria tornare a madre.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 33: E fatto ch'ebbe il re di Circassia Battere il volto de l'antiqua madre, Traversò ec.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 28: Altri adora le belve; altri la grande Comune madre; il sole altri e le stelle.
Definiz: § XVI. Madre, trovasi per Matrice. –
Esempio: Benciv. Mes. 87: Provoca (l'agarico) l'urina ed il mestruo, e purga la madre.
Definiz: § XVII. Figuratam., dicesi Quella pianta dalla quale si cavano i getti, i tralci, le marze, per riprodurre altre piante della medesima specie. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 242: Piantasi (la mortella) con piante dalla madre, o vero ceppo, divelte.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 314: Ciascuno anno se ne deono levar le piante, acciocchè non affatichin le madri.
Esempio: Pallad. Agric. 272: Di tutto questo mese (di novembre) ne' luoghi caldi, secchi e allegri si pongon le viti, e si propagginano. Le qua' propaggini si vorranno ricider dalla madre da ivi a tre anni.
Esempio: Dav. Colt. 506: Di susini dico più che d'altro, perchè son fecondissimi, e saranno dimestichi e veri nesti da cavare, della propria sorte e bontà di quelle marze lor madri.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 201: Le propaggini si fanno sotterrando all'autunno qualche capo più lungo della vite, che si sarà lasciato dell'ultima vendemmia, facendolo venire tanto avanti, senza però staccarlo dalla madre vite, quanto serva ec.
Definiz: § XVIII. Madre, parlandosi del vino, dicesi il Fondigliuolo o la Feccia che esso deposita nella botte; e parlandosi dell'aceto, denota La fondata gelatinosa che si lascia nel recipiente per mettervi sopra altro vino a inforzare, o perchè diventi più gagliardo l'aceto che già vi fosse. –
Esempio: Soder. Coltiv. 88: Questo è meglio che indugiare.... un mese intero a tramutargli (i vini), comechè alcuni abbiano per opinione che il tramutargli levi lor forza, quella acquistata dalla madre, che resta in fondo, e gli mantiene gagliardi.
Esempio: E Soder. Coltiv. 105: Perchè qua a noi, sendo i vini deboli, non avviene come a loro là, che gli tramutano facendo quello che e' vogliono; ma qua bisogna non gli toccare, ma lasciargli sguazzare in su quella madre o letto.
Esempio: Segner. Mann. dic. 11, 2: Come fa il vino, il quale quando ha pigliato già mal di madre, ancora che si trasporti in un'altra botte, no 'l lascia più.
Definiz: § XIX. Madre, vale anche Ciascuno dei due punzoni che servono a coniare medaglie e monete. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 138 t.: La madre,... cioè quel cavo che il ponzone de l'acciaro ha fatto sopra el pezzetto del rame della lettera che volete fare anzi gittare.
Esempio: Cellin. Pros. 113: Questi ferruzzi hanno duoi nomi; ordinariamente si domandano punzoni, ed altrimenti si domandano madre; perchè veramente questi ferretti sono le madri che partoriscono quelle opere di figure, e d'ogni altra cosa che tu vuoi intagliare nelle stampe delle tue monete.
Esempio: E Cellin. Pros. 118: Queste medaglie furno intagliate con quelle sopradette madre e punzoni che io ti dimostrai di sopra nel modo che io facevo le monete.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 144: Fabbricati così d'acciaio tutti i punzoni che bisognano per la medaglia, si temprano col fuoco, e in sul conio dell'acciaio stemperato, che debbe servire per cavo e per madre della medaglia, si va improntando a colpi di martello e la testa e l'altre parti a' luoghi loro.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 145: Nel medesimo modo si fa il rovescio della medaglia, e con la madre della testa e con quella del rovescio si stampano medaglie di cera o di piombo, ec.
Esempio: Dav. Mon. 456: Duo punzoni d'acciaio stamperieno il ritto e 'l rovescio d'una moneta in duo madri, e quasi petrelle di rame.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 130, 1: Punzone o Madre. Un pezzo di finissimo acciaio, prima indolcito a fuoco, sul quale s'intagliano di rilievo quelle cose, che si vogliono scolpire in medaglie d'oro, d'argento, o di bronzo.
Definiz: § XX. E per la Forma o Cavo che serve a formare figure o statue di gesso. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 153: Essendo la madre (della statua) e 'l metallo a ordine, saria bene che 'l Cardinale facesse dire al frate che la gittasse.
Definiz: § XXI. Si disse pure per Il concavo dell'astrolabio. –
Esempio: Libr. Astrol.: Con questo avrai compiuto la prima faccia, la qual si chiama la madre.
Esempio: E Libr. Astrol. appr.: La madre, cioè dell'astrolabio, si è la mina, che è segnata da amendue le parti; e l'una parte si è dove sono le lungure e le latezze, e l'altra parte è dov'è l'agguagliazion del sole.
Esempio: Dant. E. Astrolab. 22: Dentro a questo lembo (dell'astrolabio) è il concavo, chiamato madre.
Definiz: § XXII. Madre branca. –
V. Branca, § VII.
Definiz: § XXIII. Madre di famiglia. –
V. Famiglia, § XXII.
Definiz: § XXIV. Madre vite, e assolutam. anche Madre, vale Chiocciola della vite, o Madrevite, come più comunemente si scrive. –
Esempio: Lorin. Fortif. 215: Nella testa A (dell'asse) va fermata la madre vite perpetua.
Esempio: E Lorin. Fortif. appr.: La lunghezza O P di essa maniccia (cioè manubrio) sia dieci mezzi diametri più della madre vite.
Esempio: Tens. Fortif. 3, 40: Si farà appresso l'istromento Q, il quale si stringerà con la sua vite e madre vite R.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 87, 1: Nella vite la chiocciola chiamasi la madre.
Definiz: § XXV. Acqua madre. –
V. Acqua.
Definiz: § XXVI. Antica madre, e Prima madre, sono maniere che servono a denotare Eva. –
Esempio: Dant. Purg. 30: Nè quantunque perdeo l'antica madre Valse alle guance ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 736: Cioè tutto ciò di diletto e di piaciare che era in quello paradiso, lo quale Eva, prima nostra madre, perdette per la sua disobedienzia.
Definiz: § XXVII. Dura madre e Pia madre, si dicono dagli Anatomici Le due membrane, o meningi, che tengono in mezzo l'altra detta Aracnoide, e che insieme con questa involgono e racchiudono il cervello e la midolla spinale. La prima di esse, cioè la Dura madre, è la più esterna, più spessa e più forte; l'ultima, ossia la Pia madre, è la più estesa e più a contatto con l'encefalo, di cui segue tutte le sinuosità. –
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: E questo avviene perchè certamente è offesa la dura madre.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 66: La dura madre è più crassa che non è la pia madre.
Esempio: E Rucell. Or. Dial. 197: La sostanza esterna [de' nervi è] di due sorti, siccome ella ha ben due tuniche; la tunica esteriore più dura della dura madre; l'interiore più tenue della pia madre; le quali membrane adoperano il medesimo a' nervi che fa la dura madre e la pia madre al cerebro.
Esempio: Lorenz. Torp. 99: Il cervello nella torpedine, come negli altri animali, è vestito da due pannicoli, uno de' quali è chiamato dura, e l'altro pia madre; e la dura madre, che veste esternamente il cervello, è dotata di una solidità cartilaginosa.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 145, 2: Le membrane (dell'occhio) sono.... la nervea o albuginea o sclerote dalla dura madre, la cornea, l'uvea dalla pia madre, ec.
Esempio: Bellin. Framm. Lett. 158: Vengo ora all'idrocefalo. Tagliato il cranio e la dura madre, si versò qualche quantità di materia, come lavatura di carne; la quale credo fosse contenuta tra le superficie dell'una e l'altra meninge. La pia madre poi era tutta, con la sua superficie contigua al cervello, attaccata ec.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 95: Ha dentro se stessa nella parte di sotto legato e incastrato un pezzetto squarciato della pia madre.
Esempio: E Vallisn. Op. 2, 479: Dalla forte legatura que' minimi tuboletti nervosi (cadauno de' quali dalla pia madre e dall'aracnoide viene involto, e tutti poi in un fascio dalla dura madre, con mirabile maestria, strettamente insieme legati sono, d'onde viene il nervo formato) ricevano ec.
Definiz: § XXVIII. Regina madre, chiamasi la Madre del re, dopo la morte del marito. –
Esempio: Real. Franc. 119: La regina madre non ne seppe niente.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 149: Questa legazione, che si mandava così unita per darle maggior efficacia e maggior peso, era grandemente molesta al re e alla reina madre.
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 3, 6: Esso cavaliere pensa d'andare quanto prima a far riverenza alla regina madre.
Definiz: § XXIX. Dare ad alcuno la madre d'Orlando. Modo proverbiale, che vale Dar la berta ad alcuno, Prendersi giuoco di lui, Farsene beffe; dall'avere avuto nome Berta la madre d'Orlando. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 350: Sì, sì, dammi pur la madre d'Orlando.
Esempio: E Firenz. Comm. 1, 409: Sa' tu quel ch'i' ti vo' dire adesso, senza darti la madre d'Orlando?
Esempio: Nell. Iac. Forest. 2, 3: Costui è venuto a dar loro la madre d'Orlando: la berta.