Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
LANA
Apri Voce completa

pag.54


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
» LANA
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
LANA.
Definiz: Sost. femm. Il pelo di cui è vestita la pelle degli animali ovini, e che tagliato e lavorato serve a molti usi.
Dal lat. lana. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 57: Sapiate che ne la riviera del mare Rosso è una fontana di cotale natura, che li montoni che ne beono, incontanente cominciano a mutare la lana di colore in sino a dentro a la pelle.
Esempio: Pallad. Agric. 218: Voglionsi sceglier (i montoni) di lana grande e morbida e di grande corpo, lata fronte, lunga coda, crespa lana, e grandi granelli, alti della persona da terra, e tutti bianchissimi di lana.
Esempio: Sacch. Rim. 42: Così una lana fa diversi panni.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 55: Ci prendea al varco; e quando pelo o lana Sentia sul dosso, ne lasciava poi.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 40: Ch'ovunque la gran trave in lui si stende, Cala fasci di lana e gli frappone.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 19: Pece per essi ad Apollo l'offerta di supplicazione detta Iceteria nel tempio Delfinio; la quale altro non era che un ramo dell'ulivo sacrato, bendato con lana bianca.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 1, 3: E voi, nobili miei Barberinesi, Lasciate un po' di slappolar le lane, E di comporne o giusti o ingiusti pesi Alle povere donne paesane.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 4: Qui, le disse, salvar te stessa, e illese Le bianche lane conservar tu puoi.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 133: La stagione più o meno calda determina il tempo della tosatura delle pecore, che prima si conducono una o più volte a lavare in un fondo di un fiume d acqua chiara e corrente, lavandole ben bene più che si può, per aver la lana più netta.
Esempio: Leopard. Poes. 150: Più molli Di giorno in giorno diverran le vesti O di lana o di seta.
Definiz: § I. Riceve diversi aggiunti denotanti le varie sue qualità, come lana Maggese, lana Settembrina, lana Merina, lana Maiolina, lana Matricina, lana Morticina, lana Stallereccia, i quali si dichiarano al luogo loro; ovvero lana Pugliese, lana di Spagna, lana Barberesca, indicanti il paese da cui proviene. –
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Prendi due bioccoli di lana morticina, cioè di lana di berbice, morta di morte naturale.
Esempio: Domen. Plin. 256: La lana pugliese è la più lodata di tutte; e quella che in Italia si chiama lana di pecora greca, altrove è detta lana italiana.
Esempio: Legg. Band. C. 15, 55: Oltre alle tre sorte di lane, cioè nere, bigie, aquiline e bianche periate..., sia loro ancora permesso il poter servirsi delle lane matricine di quarta sorte di rifiuto; delle maioline, cioè di lane di pecore che non abbino figliato, e di pecore tosate del mese di settembre per la seconda volta; lane barbaresche di qual si voglia sorte, e lane stallerecce di pecore che stanziano vicino alla città.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 66: Si vende [in ottobre] la lana settembrina, e la maggese, avendola.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 506: Va', carica in Ispagna, Lana, pannine e mele. Mercanzie celebrate: Lana di Spagna, Mele di Spagna, ec.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 147: Si scelga un montone bianco, grasso, alto e giovane di due anni, di lana fina e non caprona, di lunga e ben vestita coda, e ben coperto di lana anche sotto la pancia.
Esempio: E Lastr. Agric. 2, 148: Io non sarò mai per approvar quest'uso (di tosar le pecore in settembre), o piuttosto abuso, il quale pregiudica assaissimo alla lunghezza e bontà della lana maggese.
Definiz: § II. Per estensione, dicesi talora Il pelo di altri animali. –
Esempio: Sigol. Viagg. Sin. 26: La giraffa è fatta quasi come lo struzzolo, salvo che lo 'mbusto suo non ha penne, anzi ha lana bianchissima e fine.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 74: Mi vien veduto a traverso a un desco Una carpita di lana di porco (qui in ischerzo).
Definiz: § III. Figuratam., per Veste fatta di lana, e altresì Tessuto di lana; nel qual senso usasi più spesso nel plur. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 73: E non si copria l'omero e lo manco lato se nonne di scelte lane, le quali a lui si convenissono.
Esempio: Metast. Dramm. 1, 221: Ciascun s'adorna, inteso Con ricca pompa a comparirti avanti. Chi di serici ammanti, Sudati già dalle sidonie ancelle, Chi di sanguigne lane Che Tiro colorì, le membra avvolge.
Esempio: E Metast. Dramm. 3, 195: Quel villanel mendico, a cui circonda Ruvida lana il rozzo fianco, ec.
Esempio: E Metast. Dramm. 8, 151: In rozze lane avvolto, Fra le nostre festive Danze innocenti io non so quale il trasse Curïoso desìo.
Esempio: Lambr. Elog. 51: In una sua lettera.... ei tratta delle lane, e vi si scaglia contro i forti dazj intesi a proteggere le manifatture nostrali.
Definiz: § IV. Pure figuratam., e poeticam., per Materassa, ed estensivamente per Letto. –
Esempio: Parin. Poes. 17: Ma già vegg'io che le ozïose lane Soffrir non puoi più lungamente, e in vano Te l'ignavo tepor lusinga e molce.
Definiz: § V. Lana, per similit., dicesi Quella lanugine che trovasi in certe piante, a dentro ai loro semi. –
Esempio: Bemb. Stor. 1, 263: Lane da sè nascenti da' boschi e da' monti essi raccolgono: ma quando vogliono che elle più bianche e migliori siano, essi le purgano e seminano vicine alle loro case.
Esempio: Domen. Plin. 613: Il suono de' monti, e le mugghia delle selve lo predicono (il vento); e quando le foglie si muovono, senza sentire pure un piccol vento; e quando la lana ch'è ne gli oppi, vola.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 286: La spina di cane produce certi ballerini rossi e lunghi in foggia di noccioli d'oliva, entrovi i semi con lana attaccati.
Esempio: E Soder. Cult. Ort. 322: Lo xilon, che alcuni chiaman gossipio, è un'erba piccola in foggia di frutice, grande quant'un fagiuolo, portante lana, ed ha la foglia della palma.
Esempio: E Soder. Cult. Ort. appr.: Fa (il gossipio) una noce, che quando s'apre dà fuor quella lana bianca, la quale si stacca con un istrumento fatto a ciò.
Definiz: § VI. Ed altresì dicesi Quel sudicio come lanoso che si aduna sotto i letti ed i mobili in generale, quando per alcun tempo non vi sia spazzato; comunemente Laniccio.
Definiz: § VII. Arte della lana o di lana, vale L'arte del lavorare la lana, filandola o tessendola, Lanificio. –
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 165: Questa (Minerva) trovò molte arti e spezialmente l'arte della lana.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 21: Non darebbe luogo a lei in essere lodata di sapere fare ogni cosa che si appartenesse ad arte di lana.
Esempio: Lambr. Elog. 5: Ma i tempi de' Peruzzi, de' Bardi, de' Pitti, dei Medici, i tempi dell'arte della seta e della lana, non erano più.
Definiz: § VIII. E Arte della lana, si disse nell'antico Comune di Firenze Una delle arti, nelle quali era divisa, la cittadinanza, ed altresì Il magistrato che la rappresentava. –
Esempio: Ordinam. Giust. G. 11: L'Arte de' Mercatanti di Calimala, l'Arte de' Cambiatori, l'Arte della Lana, ec.
Esempio: Vill. G. 196: L'Arte della Lana (ebbe per insegna) il campo vermiglio entravi un montone bianco.
Esempio: Nadd. Ricord. 47: L'Arte della lana, cioè li loro Consoli, avendo veduto ec.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 255: Si nominavano (gli Arruoti).... due per ciascheduna Università delle cinque seguenti Arti, cioè di Calimala, del Cambio, della Lana, ec.
Definiz: § IX. E per La sede, ove quest'Arte si adunava. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 188: La Badia comincia a sonare, perchè l'Arte della lana è presso a quel luogo.
Definiz: § X. Buona lana, o solamente Lana, dicesi familiarmente a Persona scaltra e maliziosa, e più generalmente a Persona trista. –
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 353: Se al mercato.... rincara il grano, il giorno istesso O non han pane, o il vendon rincarato...; Ma se poi scema il gran, non scema il pane, E intanto ingrassali queste buone lane!
Definiz: § XI. Questione di lana caprina, Lite di lana caprina, Disputa, di lana caprina, dicesi proverbialm. per Questione, Lite, Disputa, che non rileva nulla. Onde Disputare della lana caprina, vale Disputare di cosa inconcludente. –
Esempio: Varch. Ercol. 21: Se mai si disputò dell'ombra dell'asino, com'è il proverbio greco, o della lana caprina, come dicono i Latini, questa è quella volta, ec.
Esempio: Galil. Op. VII, 236: Mi par che noi siamo entrati in una disputa non molto più rilevante che quella della lana caprina.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 77: Non vogliano per colleghi dei dottori Che trattan liti di caprina lana.
Definiz: § XII. Batter la lana, si disse con maniera furbesca per Usare carnalmente. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 326: Anzi di dì e di notte ci si lavora, e battecisi la lana.
Definiz: § XIII. Essere di un pelo e d'una lana, detto di più persone, vale Essere della stessa indole, qualità, o condizione; e intendesi d'indole, qualità, condizione, non buona. –
Esempio: Giust. Vers. 155: Perchè ti penti, o bestia cortigiana? Prendi dell'usurier, prendi la figlia, Chè siam tutti d'un pelo e d una lana.
Definiz: § XIV. Esser lana delle pecore di alcuno, dicesi familiarmente di cosa o cose che altri abbia avute in dono, o abbia acquistate coi denari altrui, come, ad esempio:
Esempio: Esempio del CompilatoreTutto quello che egli ha, è lana delle mie pecore.
Definiz: § XV. Fare d'ogni lana un peso, dicesi proverbialm. per Commettere ogni sorta di male azioni: più comunemente Far d'ogni erba un fascio. –
Esempio: Grazz. Pros. 244: Nella quale (strada).... abitava una, dimandata la Baliaccia, la quale faceva, come s'usa dire, d'ogni lana un peso, ma soprattutto ruffiana eccellente.
Esempio: Cecch. Diss. 2, 5: Oggidì un tuo pari non è da fiato, se non sa fare d'ogni lana un peso.
Esempio: Lipp. Malm. 12, 14: E le sta ben, perch'una simil razza, Ch'ha fatto sempre d'ogni lana un peso, E' si vorrebbe.... Gastigare a misura di carboni.
Esempio: Monet. Poes. 31: Fa coll'offizio suo sì mal inteso D'ogni erba un fascio, e d'ogni lana un peso.
Esempio: Papin. Lez. Burch. 192: Di quelle persone use a fare d'ogni lana un peso, e della bigia due, che coperte di veli, simulavano divozione e pietà.
Definiz: § XVI. Far molto rumore, o gran rombazzo, e poca lana; o Far più rumore che lana; dicesi in maniera proverbiale per Darsi molto da fare intorno a una cosa, e concluder poco o nulla. -
Esempio: Red. Lett. 1, 316: Io per me credo che in fine abbia ad esser detto, come già disse il diavolo a colui che tosava i porci: gran rombazzo e poca lana.
Esempio: Salvin. Pros. Tosc. 1, 117: La pioggia, massime ruinosa, dilava il terreno, e se ne va, e fa talora più romore che lana (qui figuratam.).
Definiz: § XVII. Pettinare lana sardesca, Pettinare cattiva o trista lana, si disse per Avere qualche fastidio o travaglio, Avere alle mani un'impresa assai difficoltosa, e simili. –
Esempio: Bern. Orl. 7, 5: Quel pover uom di Carlo sempre aveva Da pettinar qualche lana sardesca: Ognun addosso gli occhi gli teneva.
Esempio: E Bern. Orl. 30, 57: Carlo verrà con tutta la sua corte, Pettinar non si può più trista lana.
Definiz: § XVIII. Stimare una cosa meno della lana caprina, vale Non farne alcuna stima. –
Esempio: Galil. Op. VI, 245: V. S. illustrissima troverà esser fatta dal Sarsi stima grandissima di cosa che, liberamente parlando, io stimo assai meno della lana caprina.
Definiz: § XIX. Vender capecchio per lana, vale Dare ad intendere altrui una cosa per un'altra, Dargli a veder lucciole per lanterne. –
Esempio: Forteguerr. Cap. 219: Ma sebben copri con un bel coperchio Le tue lusinghe, non già m'infinocchi, E non mi vendi per lana caperchio (capecchio).