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1) Dizion. 5° Ed. .
CIRIMONIA.
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CIRIMONIA.
Definiz: Sost. femm. Lo stesso che Cerimonia, di cui è forma varia e più volgare; e ritiene i medesimi significati. –
Esempio: Stef. March. Istor. 1, 33: Ordinarono che.... qui solenne festa e giuochi si facessero, e corressesi un palio di sciamito; e altre cirimonie assai.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 7, 144: Chiamò il maestro delle cirimonie, per ordinare che le famiglie dei cardinali e altri lo incontrassino secondo la consuetudine.
Esempio: Cas. Pros. 2, 31: Quelle solennità che i cherici usano d'intorno agli altari, e negli ufficj divini, e verso Dio, e verso le cose sacre, si chiamano propriamente cirimonie.
Esempio: E Cas. Pros. 2, 32: Sono adunque le cirimonie.... una vana significazion di onore e di riverenza verso colui a cui essi le fanno, posta ne' sembianti, e nelle parole, d'intorno a' titoli, e alle proferte.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 357: Ed ivi [nella cappella] collocato [il vescovo], era allor finita ogni cirimonia e qualunque atto alla intera apprensione del possesso si ricercasse.
Esempio: Sassett. Lett. 14: Voi dite testè che io uso le cirimonie; di che più mi contento, che se voi dicessi che io vi facessi villania. Di nuovo però io non fo con voi altre cirimonie.
Esempio: Pros. fior. II, 5, XX: La parola Cirimonie presso i nostri antichi e regolati scrittori era solo adoperata in significato di que' riti e solennità;... ma la consuetudine anche de' migliori scrittori l'ha dipoi estesa ancora a quelle dimostrazioni e significanze.... d'onore e di rispetto vicendevole.
Esempio: Nell. Iac. Serv. padr. 3, 10: No, no, non facciamo più cirimonie.