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Dizion. 3° Ed. .
CERIMONIA, e CIRIMONIA.
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CERIMONIA, e CIRIMONIA.
Definiz: | Culto esteriore intorno alle cose attenenti a Religione. Lat. caeremoniae, arum.
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Esempio: | M. V. 1. 34. E però la Santa Chiesa dispensò con lui queste cerimonie, e levollo
del pericolo, e dalla spesa. |
Definiz: | §. Si estende ancóra a quegli Atti, che si fanno da' Magistrati, o da' Principi, nelle azioni pubbliche. |
Esempio: | Galat. Cerimonie sono una, ec. vana significazion d'onore, e di riverenza verso
colui, a cui si fanno, posta ne' sembianti, e nelle parole, d'intorno a' titoli, e alle profferte. |
Esempio: | Tac. Dav. An. 15. 207. Peto ricordò, ec. se altri Capitani tennero, o donarono
l'Armenia: Vasace disse averla noi tenuta, e data in cirimonia (cioè per formalità) |
Definiz: | §. Si usa eziandío per le Dimostrazioni reciproche, che si fanno tra loro, per onoranza, le persone private.
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Esempio: | Bern. Orl. 1. 27. 9. Così dappoi, che fur stati in contegno In sulle cirimonie
questi dui. |
Definiz: | §. Da ceremonia Ceremoniére: che è il Maestro delle cerimonie. |
Definiz: | §. E Ceremoniale: il Libro dove son registrate le cerimonie. |
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