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NOTTURNO
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NOTTURNO.
Definiz: Add. Della notte, o Di notte. Proprio della notte: ed anche Che si fa, avviene, o Fatto, Avvenuto, nella notte. E il suo opposto è Diurno.
Dal lat. nocturnus. –
Esempio: Dant. Purg. 7: Non però che altra cosa desse briga, Che la notturna tenebra, ad ir suso.
Esempio: Ugurg. Eneid. 386: Non freddi nè tardi nella lussuria e nelle battaglie notturne ec.
Esempio: Bocc. Fiamm. 140: Non tolsero le notturne querele luogo alle diurne.
Esempio: Vill. F. Vit. 29: Dino, quando avea compiuto il suo notturno e mattutino studio, riponeva ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 25, 71: Così a Ruggier narrava Ricciardetto, E la notturna via facea men grave, Salendo tuttavia verso un poggietto, ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 32, 3: Avea ridutte le reliquie in Arli, Che gli restar del gran notturno fuoco.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 158: Giunto dalle fallaci sue promesse, si accordò a' notturni abbracciamenti.
Esempio: Car. Eneid. 4, 449: Quale ai notturni Gridi di Citeron Tïade, allora Che il trïennal di Bacco si rinnova, ec.
Esempio: Tass. Lett. 1, 283: Al quale (fanciullo).... il novello Socrate.... insegnava, in que' loro ragionamenti notturni, di por così bene le virtù morali in esecuzione.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 100: Là si rivolgon (le passere) tutte, e lascian tosto L'albergo sacro alla notturna pace.
Esempio: Fosc. Poes. C. 193: Alle feste notturne e fra quegli orti Freschi di frondi e intorno aurei di cocchi, Lungo i rivi d'Olona.
Esempio: Leopard. Paralip. 2, 1: Più che mezze oramai l'ore notturne Eran passate, e il corso all'oceano Inchinavan pudiche e taciturne Le stelle ec.
Esempio: Giord. Op. 1, 3: E quando la pubblica allegrezza si mostrerà con illuminazioni notturne, cresceranno infinita vaghezza allo spettacolo tanti lumi dall'acqua ripercossi.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 190: Or ne palesa Che di raccolti Achivi immensa schiera Notturne insidie ordisce.
Definiz: § I. E in locuz. figur. –
Esempio: Cas. Rim. 1, 42: Questa vita mortal, che 'n una, o 'n due Brevi e notturne ore trapassa, oscura E fredda, involto avea fin qui la pura Parte di me nell'atre nubi sue.
Definiz: § II. E per D'ogni notte, Di tutte le notti; Che si fa, o avviene, tutte le notti. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 14: E avviene a tutti loro asma, tensione, cioè di stordimento di nervi, ed epilessia...; e avvengono loro febbri, nelle quali è caldezza e freddezza e febbri vernerecce e notturne.
Esempio: Belc. F. Pros. 3, 211: Però che 'l dì della domenica dopo li notturni inni io sto appresso al santo altare, ec.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 445: E se per quelli [signori] di terra perdiamo volentieri il riposo notturno, quanto maggiormente dobbiamo perdere ec.
Esempio: Salvin. Georg. 1, 113: Fin le ragazze che il notturno còmpito Filano, la tempesta ben conoscono.
Esempio: Mei C. Metod. Cur. trad. 244: Come da una diarrea, da un perpetuo sudor notturno, da un'emoragia, ec.
Definiz: § III. E per Che opera, produce suoi effetti, si fa sentire, si rende visibile, o simili, di notte; parlandosi di fenomeni naturali. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 52: lnfino che la terra Si cuopra di caligine notturna.
Esempio: Dant. Inf. 2: Quale i fioretti dal notturno gelo Chinati e chiusi, poi che il sol gl'imbianca, Si drizzan ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 71: Qual d'acqua chiara il tremolante lume Dal sol percossa o da' notturni rai, ec.
Esempio: Car. Eneid. 5, 747: Tal sovente dal ciel divelta cade Notturna stella, e trascorrendo lascia Dopo sè lungo e luminoso il crine.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 72: Ne' ponti e massimo di legnami.... quelle parti che per la varietà de' temporali son or secche da' raggi del sole e da' fiati de' venti, ed ora umide per i notturni vapori o per l'acque, noi le veggiamo ec.
Esempio: Tass. Rim. 1, 152: Nè mai di mattutina o di notturna Rugiada stille sì dolci e leggiadre Cadder nel grembo dell'antica madre.
Esempio: E Tass. Rim. 2, 276: E mi calzo il coturno In un seren notturno Al lume di facella, Anzi di mille lumi e mille faci.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 41: Usci su l'erba al fresco Delle notturne aurette.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 27: Ma sussurrar le foglie Fece l'aura notturna.
Esempio: Card. Poes. 11: Questo verso, che fioco or passa quale Eco notturna per vallea silente.
Definiz: § IV. E nel medesimo significato, detto di apparizioni fantastiche. –
Esempio: Petr. Rim. F. 341: Mai notturno fantasma D'error non fu si pieno, com'ei ver noi.
Esempio: Sacch. Rim. G. 46: La mente che vegghiando vive inferma.... Mostra l'ombre notturne con fidanza.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 60: Pel duol ch'avea di quella che gli sparve, Come sparir soglion notturne larve.
Esempio: Tass. Rinald. S. 111: Tal forse Endimïone a Cintía parve Qualor dal primo giro ella discese, Di sogni cinta e di notturne larve, E seco l'ore dolcemente spese.
Esempio: Bald. Vers. 86: Se timore M'assalse allor,... pènsal tu, se mai vedesti, O pur ti sovraggiunse a l'improvviso, O notturno fantasma o cosa tale.
Esempio: Metast. Dramm. 5, 121: Se fede Meritan pur le immagini notturne, Odi qual fiero sogno ec.
Definiz: § V. E per Che suol muoversi, aggirarsi, farsi vivo, o simili, durante la notte: detto di animale, o di alcun suo atto. –
Esempio: Dant. E. Prosp. Eliod. 7: Gli occhi degli animali notturni risplendono di notte come il fuoco.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 3, 12: Notturno miao miao D'innamorato gatto.
Esempio: Martin. T. V. 11, 119: Son divenuto simile al corvo notturno nel suo tristo albergo.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 86: Entro l'istessa camera Ad abitar ridotte S'eran due bestie, solite Ad aleggiar di notte. Una è zanzara; picciola Notturna farfalletta E l'altra.
Definiz: § VI. E scherzevolmente detto di persona, per Abituato a fare, ad attendere alle proprie cose, a lavorare, e simili, piuttosto di notte, o quando non è ancor giorno, che nelle ore consuete della giornata. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 231: Poffar Iddio! o questo si che è l'uomo notturno. Si leva all'alba, e noi altri non possiamo dormire i nostri sonni.
Definiz: § VII. Poeticam. detto di persona, in quanto fa una data cosa, denota il farla quegli in tempo di notte. –
Esempio: Petr. Trionf. 245: Dico di Claudio, che notturno e piano, Come il Metauro vide, a purgar venne Di ria semenza il buon campo romano.
Esempio: Tass. Gerus. S. 12, 43: Escon notturni e piani, e per lo colle Uniti vanno a passo lungo e spesso.
Esempio: E Tass. Gerus. S. 13, 4: Qui s'adunan le streghe, ed il suo vago Con ciascuna di lor notturno viene.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 5, 30: Io esco vespertino, E tornerò notturno.
Esempio: Bentiv. C. Teb. 10, 24: Di non tornar entro le mura Prendon consiglio, ed osservar che i Greci.... Non fuggano notturni entro Micène.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 24: Suona fra l'onde un'armonia novella.... Forse le pene nel suo cor nascose Notturno amante all'idol suo palesa.
Definiz: § VIII. Per similit. –
Esempio: Dant. Parad. 28: L'altro ternaro, che così germoglia In questa primavera sempiterna, Che notturno ariète non dispoglia, Perpetualemente Osanna sverna ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 749: La quale primavera il notturno Ariete; cioè quando Ariete è nel nostro emisperio di notte, che è quando lo Sole è in Libra,... e allora cominciano a cadere le follie delli arbori;... non dispollia.
Esempio: E But. Comm. Dant. appr.: E dice notturno Ariete, a differenzia del diurno Ariete, che quando Ariete è nel nostro emisperio di di, lo Sole è in lui...; ma quando Ariete è nel nostro emisperio di notte, allora lo Sole è in Libra.
Definiz: § IX. E figuratam. detto di cosa materiale fatta agire in tempo di notte. –
Esempio: Parin. Poes. 52: E sol gioiendo Di trattar l'arme, che d'orribil palla Givan notturne a traforar le porte Del non meno di voi rivale armato.
Definiz: § X. E per Destinato ad adoperarsi, o a servire comecchessia, in tempo di notte. –
Esempio: Car. Eneid. 6, 375: Poscia a l'imperador de' regni inferni Notturni altari ergendo, i tauri interi Sopra a le fiamme impose, ec.
Esempio: Crudel. Rim. 8: Ne' notturni teatri, Orfeo novello, Di celeste dolcezza asperge i cuori.
Esempio: Tomm. Poes. 94: Per l'aere invisibile sereno, Come in estivo ciel notturna face, Com'alito di fior, lieve (l'anima) si spande.
Definiz: § XI. Term. d'Astronomia. Aggiunto di moto, movimento, o simili, vale Che si compie nella notte; onde Arco notturno, L'arco apparentemente percorso da un corpo celeste dal tramonto alla levata del Sole. –
Esempio: Dant. E. Astrolab. 130: Come si trovi l'arco diurno e notturno delle stelle.... Stando l'orizzonte alla proposta latitudine, guardisi dove egli interseca il parallelo della proposta stella, contando l'ore dalla detta intersecazione fino al circulo meridiano, che daranno l'arco semidiurno della stella, il quale raddoppiato sarà l'intero arco diurno, e cavandolo, da 24 rimarrà nel resto l'arco notturno.
Definiz: § XII. E poeticam. per Del color della notte, Bruno, Oscuro. –
Esempio: Petr. Rim. F. 110: Le notturne viole per le piagge.