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Dizion. 3° Ed. .
OLTRAGGIO
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OLTRAGGIO.
Definiz: | Superchieria, villania, ingiuria. Lat. iniuria. |
Esempio: | Bocc. Nov. 18. 44. Piangendo, gli si lasciò cadere a' piedi, e umilmente, d'ogni
oltraggio passato, domandò perdonanza. |
Esempio: | E Bocc. Canz. 10. 4. Che non s'attenti Di farmi in ciò
l'oltraggio. |
Esempio: | G. Vill. 12. 7. 20. E ciascuno lo reputava in se di non poter parlare, ne dolersi
de' torti, e oltraggj, ec. |
Esempio: | Petr. Canz. 5. 7. Che fece, ec. Di nuovi ponti oltraggio alla marina.
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Esempio: | Dan. Par. 2. Ed egli a me: nessun m'è fatto oltraggio. |
Esempio: | E Dan. Purg. 13. A me pareva, andando, fare oltraggio.
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Definiz: | §. Oltraggio: Soperchio disordine. Latin. excessus. |
Esempio: | Dant. Purg. 33. E cede la memoria a tanto oltraggio |
Esempio: | [But. Cioè a tanto soperchio] |
Esempio: | Tratt. Pecc. Mort. S'appella prodigalità, cioè quando l'huomo fa oltraggio di
spese, o del suo, o d'altrui, per esser lodato. |
Esempio: | E Tratt. Pecc. Mort. appresso. La carne si muove a desiderare
tale opera, siccome sono gli oltraggj di bere, e di mangiare, li soavi letti, le deliziose, e ricche robe.
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Esempio: | Tratt. Consigl. Questo è bene contro i ricchi huomini, che fanno di grandi
oltraggj di bere, e di mangiare. |
Definiz: | §. A oltraggio: posto avverbialm. nello stesso significato. Soverchiamente. Lat.
affatim, superfluenter. |
Esempio: | Tratt. Pecc. Mort. Lo secondo ramo è il mangiare, e bere a oltraggio, senza
misura. |
Esempio: | E Tratt. Pecc. Mort. altrove. Molte genti muoiono sovente, ed
anzi lor tempi, per lor bere, e mangiare a oltraggio. |
Esempio: | Maest. Aldobr. Ma chi l'usa a oltraggio, ingenera rogna, e reo sangue.
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