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Dizion. 4° Ed. .
OLTRAGGIO
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OLTRAGGIO.
Definiz: | Superchiería, Villanía, Ingiuria. Lat. iniuria. Gr. ἀδικία. |
Esempio: | Bocc. nov. 18. 44. Piangendo, gli si lasciò cadere a' piedi, ed umilmente d'ogni
oltraggio passato domandò perdonanza. |
Esempio: | E Bocc. canz. 10. 4. Per Dio dunque ciascuna Donna pregata
sia, che non s'attenti Di farmi in ciò oltraggio. |
Esempio: | G. V. 12. 8. 19. E ciascuno la reputava in se di non poter parlare, nè dolersi de'
torti, e oltraggi. |
Esempio: | Petr. canz. 5. 7. Pon mente al temerario ardir di Serse, Che fece, per calcar i
nostri liti, Di nuovi ponti oltraggio alla marina (quì figuratam.) |
Esempio: | Dant. Purg. 13. A me pareva, andando, fare oltraggio. |
Esempio: | E Dan. Par. 2. Ed egli a me: nessun m'è fatto oltraggio.
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Definiz: | §. I. Per Soperchio, Disordine, Eccesso. Lat. excessus. Gr.
ὑπερβολή. |
Esempio: | Dant. Par. 33. E cede la memoria a tanto oltraggio. |
Esempio: | But. ivi: A tanto oltraggio, cioè la memoria mia anco dà luogo a tanto soperchio,
imperocchè non si ricorda, tanto è grande la cosa, ch'io vidi, e tanto alta, che avanza la virtù memorativa.
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Esempio: | Tratt. pecc. mort. S'appella prodigalità, cioè quando l'uomo fa oltraggio di
spese o del suo, o d'altrui, per esser lodato. |
Esempio: | E Tratt. pecc. mort. appresso: La carne si muove a desiderare
tale opera, siccome sono gli oltraggi di bere, e di mangiare, li soavi letti, le deliziose, e ricche robe.
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Esempio: | Tratt. Cons. Questo è bene contro i ricchi uomini, che fanno di grandi oltraggi di
bere, e di mangiare. |
Definiz: | §. II. A oltraggio, posto avverbialm. Con eccesso, Con disordine, Soverchiamente.
Lat. affatim, superfluenter. Gr. ἀδδὴν
ἅδην,ἀνεπιφάτως.
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Esempio: | Tratt. pecc. mort. Lo secondo ramo è il mangiare, e bere a oltraggio, senza
misura. |
Esempio: | E Tratt. pecc. mort. altrove: Molte genti muoiono sovente, ed
anzi lor tempi, per lor bere, e mangiare a oltraggio. |
Esempio: | M. Aldobr. P. N. 193. Ma chi l'usa a oltraggio, ingenera rogna, e malvagio
sangue. |
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