Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
IMPORTARE
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IMPORTARE.
Definiz: Dinotare, Significare. Lat. significare, sibi velle. Gr. σημαίνειν .
Esempio: Petr. canz. 47. 5. Che vogliono importar quelle due frondi?
Esempio: Bern. rim. 76. Che credete, che importin quegli uncini, Che porta per insegna questo arlotto Figliuol d'un cimator di panni lini?
Definiz: §. I. Importare, per Ascendere a qualche somma, o valuta.
Esempio: Sagg. nat. esp. 18. Non abbiamo creduto, che arrivi quel piccolo svario a montar mai tanto, quanto può importare un errore, che si faccia a regolarsi dalle sopraddette cose.
Esempio: E Sagg. nat. esp. 248. Il ritorno di ciascuna delle quali importava un mezzo minuto secondo.
Definiz: §. II. Importare, col terzo caso dopo di se, per Essere d'interesse, e di cura, o Attenere. Gr. διαφέρειν . Lat. referre .
Esempio: Fir. disc. an. 13. Il buon tempo, che tu hai, senza conoscerlo, ti fanno por mente a quelle cose, le quali nè a te, nè a me importano.
Esempio: Circ. Gell. 1. 31. Sicchè noi non sappiamo ancor noi far venire delle cose in quei paesi, dove n'è abbondanza, quando e' n'è carestía ne' nostri ec. e con che inquetudine d'animo? che è quello, che importa più.
Definiz: §. III. Importar molto, o poco; diciamo per Essere di molto, o poco momento. Lat. magni, vel parvi ponderis esse. Gr. παρὰ πολὺ ἢ κατὰ μικρὸν διαφέρειν .