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1) Dizion. 5° Ed. .
IMPORTARE.
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IMPORTARE.
Definiz: Neutr. Essere di momento, di interesse, di cura, Rilevare, Montare, Premere, e simili, riferito a persona, e detto di checchessia, considerato o per sè, o per le sue relazioni, circostanze, effetti, e simili.
Dal lat. importare, Portar dentro, e altresì Apportare. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 11, 65: Carlo diceva: questo a che t'importa? Gan da Pontier gli volse dar col guanto; Ma 'l Duca Namo di ciò lo sconforta.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 7: Il buon tempo, che tu hai, sanza conoscerlo, ti fanno por mente a quelle cose, le quali nè a te, nè a me importano.
Esempio: Tolom. Lett. 89 t.: Io non so le cose publiche; delle private voi sapete le nostre, e l'altrui non c'importano.
Esempio: Tass. Amint. 2, 3: E s'ella vuol che 'l tuo diletto sia Tuo furto, o tua rapina, e non suo dono, Nè sua mercede; a te, folle, che importa Più l'un modo che l'altro?
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 5, 34: Se per avventura tu avessi, o lettore, osservato, che in recare le autorità di varj scrittori, io così puntualmente, nè a parola a parola, avessi trascritto l'originale altrui, non t'importi, e non ti muova niente simil novità; perocchè ec.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 76: Quanto vana è questa voglia! Ove posi la tua spoglia E le perle prezïose, Insensata, e che t'importa? Che ne avrai quando sei morta?
Esempio: Leopard. Paralip. 8, 22: Alla gente morta Questa vita di qua nïente importa.
Definiz: § I. E riferito a cosa. –
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 10: E perchè il padre vedeva quanto importerebbe alla grandezza del figliuolo il conservar bene uniti gli stati di Fiandra co 'l resto della monarchia di Spagna, egli vi fece venir personalmente Filippo ancor molto giovine, acciocchè fosse giurato successore (come seguì) dopo la morte sua da' Fiamminghi.
Esempio: Capp. Econ. 373: Avrebbero allora visto.... come l'applicazione d'uno o d'un altro principio nella distribuzione delle mercedi, importi alla ricchezza pubblica come alla felicità privata, e sia elemento essenzialissimo delle fortune sociali.
Definiz: § II. E usato assolutam., e altresì in costrutto con un compimento retto dalla cong. Che. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 20: Vede Ruggier quanto il suo aiuto importa, E vien correndo a più poter; ma ec.
Esempio: Gell. Circ. 21: Sì, che noi non sappiamo ancor noi far venire delle cose di quei paesi dove n'è abbondanza, quando n'è carestia ne' nostri? T. E con che fatica e pericolo di mare e di terra, e con che inquietudine d'animo, che è quello che importa più!
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 256: N'ha fatti degli altri (degli ufficj), e, quel che importa, è sincero e da bene.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 95: Io son Clorinda, disse (Erminia), apri la porta, Chè 'l Re m'invia dove l'andare importa.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 22: Gli uomini, dopo i primi moti, per via degli atti secondi, rifletton meglio..., e insomma distinguono fino all'ultime differenze le cose indifferenti da quelle che importano.
Esempio: Red. Lett. 2, 110: Importa bene, e importa daddovero, che io renda grazie con tutto il cuore ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 64: Passar per buffone importa poco; Basta saperlo fare a tempo e loco.
Esempio: Capp. Econ. 402: Un nostro insigne collega (l'abate Raffaello Lambruschini), un uomo a noi tutti caro, a me amicissimo, fece udire il mese scorso, in questo recinto, parole autorevoli intorno a un subietto de' più ardui che la scienza economica presenti, io non dirò solamente alla meditazione dei dotti, ma, che più importa, alla carità dei buoni.
Definiz: § III. E per Valere, Avere in sè valore, pregio grande, e simili, detto di checchessia. –
Esempio: Machiav. Stor. 1, 118: Avete voi considerato quanto in una città simile a questa importi, e quanto sia gagliardo il nome della libertà? il quale forza alcuna non doma, tempo alcuno non consuma e merito alcuno non contrappesa.
Esempio: Parin. Poes. 43: Ma qual tra tanti e sì leggiadri arnesi Sì felice sarà, che pria d'ogn'altro, Signor, venga a formar tua nobil soma? Tutti importan del par.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 281: Non è dubbio che l'operare è tanto più degno e più nobile del meditare e dello scrivere,... quanto le cose e i soggetti importano più che le parole e i ragionamenti.
Esempio: E Leopard. Pros. 2, 32: Le parole e gli scritti importano poco.
Definiz: § IV. Att. Portare, Recare, Cagionare, Fare, e simili; anche figuratam. –
Esempio: Albert. Piag. Boez. 66: Se questa podestà de' regni è autore di beatitudine, se d'alcuna parte mancherà, non iscema la felicità, e importa miseria?
Esempio: Esop. Fav. M. 86: Quando la dottrina del padre e della madre è ricevuta e ferma nel cuore de' figliuoli, e seguitata per opere, fa grande utilità: e così quando è disprezzata importa grande danno.
Esempio: Cavalc. Pungil. 165: Ma se è falsa [l'ingiuria], ed importa pericolo d'infamia, l'uomo se ne debbe scusare umilmente.
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 34: Utile o danno a voi non so che importi; Che lasci quella insegna o che la porti.
Esempio: Bemb. Stor. 1, 53: Perciocchè alle loro terre e regioni le acque grave detrimento importarono.
Esempio: Sassett. Lett. 13: L'altra [causa], che io o le cose mia importino con loro tanta imperfezione, che ancora che io cerchi di fare un effetto, me ne venga fatto un altro.
Definiz: § V. Pur figuratam., per Trarre, Portare, seco di conseguenza, Implicare, Inchiudere in sè, di necessità, Avere per necessario effetto, Concernere direttamente; detto di cosa, atto, e simili, e riferito ad altra cosa, ad altro atto, e simili. –
Esempio: Dant. Rim. 197: Dico che nobiltate in sua ragione Importa sempre ben del suo suggetto, Come viltate importa sempre male: E virtute cotale Dà sempre altrui di sè buono intelletto.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 232: Lasciorono scorrere e fare effetti di natura che furono per importare.... la ribellione di Pistoia.
Esempio: Cecch. Incant. 3, 4: Ve' che è stato per scordarmisi una cosa che importa il tutto.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 5, 3, 77: Nel rimanente, se questo contratto di censo perpetuo, o vitalizio, importi una vera alienazione..., non riguarda questa particolare materia del censo.
Esempio: Segner. Mann. ott. 3, 2: Il rapire importa violenza.
Esempio: Red. Lett. 2, 110: Questa non è cosa che importi il suo arrivo un giorno prima, ovvero un giorno dopo.
Esempio: Magal. Lett. At. 80: Mi pare stranissimo che mostrando voi di riconoscere questa Divinità capricciosa e tiranna in quello che importa il meno, in quello che importa il tutto, facciate tanto il delicato a sottomettervi all'onorato soavissimo giogo di quella che vi si propone per l'istessa Sapienza e Bontà infinita.
Esempio: Paolett. Append. 30: È e sarà sempre un'assoluta ingiustizia il mancare ad una cosa che importa la sodisfazione del primo dovere dell'uomo, che è quanto dire la sua comoda sussistenza.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 1, 76: Ciò importa, che se nessuno può e dee esser amico e sostenitore di Gesù Cristo, dovrebbe essere il filosofo, l'astronomo, il matematico, che sono discepoli più illuminati da questo Verbo, ec.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 123: Importava la constituzione (data dal Bonaparte a Genova) che un Senato reggesse con potestà esecutiva la repubblica; presiedesselo un doge; dividessesi in cinque magistrati, il magistrato supremo, quello di giustizia, ec.
Esempio: Giobert. Bell. 16: Il bene morale importa l'idea di una obbligazione; non così il bello considerato in se stesso, senza estrinseca attinenza.
Definiz: § VI. E per Richiedere, Volere, detto figuratam. di cosa. –
Esempio: Albanz. Petr. Uom. fam. R. 2, 173: Aveva posto l'animo a fare un ponte, benchè il correre del fiume e la profondità e l'ampiezza importasse grandissima fatica a farlo.
Definiz: § VII. Vale anche Introdurre, Trasportare, Recare, da altro paese nel proprio, merci, derrate, e simili: ed è contrario di Esportare. –
Esempio: Bemb. Stor. 1, 271: Tutto quello che per cagion di mercanzia nel Mar Rosso da tutti i luoghi dell'Arabia e dell'India era importato, eglino a comperare e a casa loro portare incominciarono.
Esempio: E Bemb. Stor. 2, 198: E che altre vettovaglie e altra copia di strame vi fosse importata si procurò.
Definiz: § VIII. Figuratam. –
Esempio: Cin. Rim. Suppl. 18: Amor, il veggo ben che tua virtute.... Non è tanto possente, Che faccia questa donna esser pietosa, Che sol per racquistare mia salute Da gli occhi suoi importo nella mente Quel desio che sovente Mi fa d'amore l'anima pensosa.
Definiz: § IX. Vale altresì Denotare, Significare, Voler dire, Valere, detto di cosa, atti, e simili. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 236: Perchè figliuolo importa etade giovanile, a lui s'attribuisce la sapienza, sicchè per gioventù non paia di poco senno.
Esempio: Petr. Rim. 2, 111: Che vogliono importar quelle due frondi?
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 78: La porta è chiusa; ed a chi n'avea cura Rinaldo domandò: Questo ch'importa? E fugli detto, Perchè 'l popol tutto A veder la battaglia era ridutto ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 34, 80: Di versate minestre una gran massa Vede, e domanda al suo Dottor ch'importe.
Esempio: Bern. Rim. Burl. V. 30: O poveri infelici cortigiani,.... Che credete che importin quegli uncini, Che porta per insegna questo arlotto, Figliuol d'un cimator di panni lini?
Esempio: Corsin. B. Torracch. 7, 38: Che importa là quel materazzo steso, E quel liuto in cento pezzi reso?
Definiz: § X. Detto più specialmente di vocabolo, locuzione, testo, discorso, e simili. –
Esempio: Dant. Conv. 342: Nel precedente capitolo è determinato come ogni vertù morale viene da uno principio, cioè buona e abituale elezione; e ciò importa il testo presente.
Esempio: Zibald. Andr. 137: È detta quinci [Giunone] moglie e suora [di Giove]; e ciò non importa se non dua cose, cioè caldo e umido.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 114: In quanto gli chiama uomini gloriosi, lo quale vocabolo importa vigore, e valentia, mostra che sono da lodare ec.
Esempio: Vill. F. Vit. 2: Fu Claudiano, come molti vogliono, generato di madre canopea, che tanto importa quanto egiziaca.
Esempio: Pulc. L. Morg. 17, 92: Orlando lo pregò che gli chiarisse Quel che importar volea quella imbasciata.
Esempio: Deput. Decam. 61: In quella, voce alquanto più conosciuta, ed importa a noi quello che a' Romani Interea, o Dum haec aguntur, ec.
Esempio: Borgh. V. Stud. Div. Comm. 301: Le voci [fiorentine] sono di due sorte, le prime sono le universali, cioè quelle che importono le cose che universalmente sono in uso di ciascuno; come quelle che appartengono al mangiare, al vestire, al conversare, ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 10: E nello stretto del Peloponneso vinse [Teseo] Sinni cognominato Pitiocampte, che importa piegatore di pini.
Esempio: Galil. Op. IV, 125: E chi vorrà affermare che Aristotile, volendo scrivere una proposizione, disponesse le parole in modo, ch'elle importassero un sentimento diversissimo, anzi contrario?
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 2: Lingua, in quanto ella importa linguaggio, parlare, o favella, si può pigliare in tre significati diversi: particulare, speziale e generale.
Definiz: § XI. Detto di somma, spesa, misura, spazio di tempo, e simili, vale Ascendere, Ammontare, a ciò che è espresso dal compimento; e detto di gabella, ufficio, e simili, vale anche Rendere, Fruttare. –
Esempio: Condiv. Vit. Buonarr. 7: Importava l'ufficio [della Dogana] scudi otto il mese, poco più o meno.
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 16: Cornelio Silla ordinò per la guerra con Mitridate che l'Asia pagasse le gabelle di cinque anni, che importarono dodici milioni d'oro.
Esempio: Legg. Band. C. 16, 328: Con il carico a detti nuovi appaltatori di bollare gratis e senza premio alcuno all'appaltatore vecchio, o a chi da lui averà comprato carte, tante dalle dette carte, quanto il lor bollo importi scudi dugentoventicinque di lire sette, e non più.
Esempio: Red. Lett. 2, 385: Mi parrebbe una bella cosa.... se io mi fossi reso per suo mezzo strumento bastante a mantenere in casa di questo buon cavaliere un'entrata di circa a mille scudi l'anno, che tanto importa una pensione controvertitagli, che è la materia della lite.
Esempio: Magal. Lett. scient. 196: Iddio sa se tutto l'avere de' Cristiani arriva al valsente, non dico dell'incenso che veniva a Roma.... per servizio de' tempj de' pagani, ma di quello che importavano i soli dazj dell'incenso medesimo.
Esempio: E Magal. Sagg. nat. esp. 248: E queste [palle] si videro dar su l'acqua in distanza di circa due terzi di miglio in tempo di vibrazioni quattro e mezzo, l'andare e 'l ritorno di ciascuna delle quali importava un mezzo minuto secondo.
Esempio: Nell. Disc. Archit. 47: La fabbrica della volta disfatta e rifatta importò più di 6 mila scudi.
Esempio: Maff. Anfit. 169: Debattuto il primo [grado] ch'è interrato, e debattuto altresì l'importar de gli sbocchi e delle scalette, vi possono star comodamente a sedere ventiduemila persone.
Definiz: § XII. Importare, in forza di Sost., usasi a significare la Somma alla quale ascende una data entrata, o una data spesa. –
Esempio: Legg. Band. C. 29, 56: La detta nuova gabella si esigerà insieme con le altre della Dogana, quale ogni tre mesi dovrà darne conto e rimetterne l'importare a' Rappresentanti e Camarlingo del pubblico di Livorno, perchè venga erogata negli usi stabiliti.
Definiz: § XIII. Importare assai una cosa a chicchessia, usasi ironicamente a significare Non premergli, Non calergli, affatto essa cosa. –
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 72: Per me se mi dan qualch'altro grosso, M'importa assai, le tingo (certe colonne di pietra) anche di rosso!
Definiz: § XIV. Non importare, usasi comunemente per Non fare differenza, Essere la stessa cosa, Valere lo stesso, Servir bene ugualmente, e simili. –
Esempio: Grazz. Comm. 374: Di grazia guardate se voi aveste a canto due scudi per sorte. F. Narrami prima onde torni e dove vai. S. Non importan d'oro o di moneta.
Definiz: § XV. Non importar come il vino: maniera proverbiale, che trovasi a significare la poca o niuna importanza di ciò di che si parla. –
Esempio: Mei G. Lett. IV, 2, 169: Ma questo non importa come 'l vino, disse quel nostro nuovo pesce.