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1) Dizion. 5° Ed. .
COSTO.
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COSTO.
Definiz: Sost. masc. Quel che costa una cosa, Prezzo pagato per acquistarla; ed altresì Quel che si spende per avere, per fare, e simili, checchessia; Spesa. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 275: Il legaggio delle balle dato a' doganieri, e similmente il costo delle botti.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 58: Quando t'abbattessi averne del buono (del lino),... to' lo per me, e avvisami del costo.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 373: Ce ne sono alcune (delle medaglie del Gozzadino) che io piglierei, rimettendomi del costo a S. Signoria, poichè procede così da gentiluomo.
Esempio: Sassett. Lett. 53: Io vi dissi il costo del panno, ricercone da voi.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 232: Circa al costo, non accade altro dire, se non che, se gli piace, la pigli, e non si pensi ad altro.
Esempio: Bart. D. Grandezz. Crist. 94: Opera d'inestimabil costo, ma di maggiore ardimento; e pur necessaria ad armare quel nudo fianco di monte.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 66, 1: A noi [il gesso da imbiancatori] è di minor costo assai dell'altra calcina.
Definiz: § I. Figuratam. prendesi per Fatica, Cura; ed altresì per Disagio, Difficoltà, Pregiudizio, e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 23: Parlavan sìe, Che l'andar mi facean di nullo costo.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 212: Senza suo costo avere riconciliato un malfattore al Papa.
Esempio: Senec. Pist.: Tu puoi brevemente e con poco di costo montare e salire in cielo.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 73: Essendo opera d'assai più costo il corromper con pecunia la maggior parte di ventiquattro, che la maggior parte di otto.
Definiz: § II. Costo si usò per Frutto, Interesse: onde, Prendere denari a costo o Torre denari a costo, si disse per Prenderli a interesse, a frutto; ed altresì per Sconto. –
Esempio: Bonich. Bind. Rim. 21: Ond'io conforto chi cotal si sente Che saccia perder capitale, e costo (qui in locuz. figur.).
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 22, 39: Protestate loro che prestamente paghino la detta quantità di pecunia al detto Ardingo. E che in quanto nolla pagassero, i denari si torranno a costo sopra loro, e pagheranno ogni interesse che costassero di loro proprio.
Esempio: Morell. Cron. 273: Non torre mai danari a costo; innanzi vendi il meglio che tu hai, perocchè togliendo a costo, tu ti disfaresti.
Esempio: Albizz. R. Commiss. 1, 130: E se pure gli volete contanti, si possano avere, ma con costo, come sapete si fa con loro; il quale costo, il Legato addomanda di grazia che gli sia rilasciato per sua contemplazione.
Esempio: Bellinc. Rim. F. 1, 146: Il loro aiuto è un tor dinari a costo.
Definiz: § III. A costo, col compimento espresso da un Sostantivo o da un Infinito, e retto dalla particella Di, vale figuratam., Andandone o Rimettendoci o Sopportando quello che è significato da esso compimento. –
Esempio: Sassett. Lett. 350: Or venendo ai casi mia, non so che mi vi dica, se non che io son qua a costo di molti travagli.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 136: E non sarebbe questo.... un prodigio di perversione? Stimar tanto i vantaggi proprj, che avessero da promuoversi fino a costo della tranquillità universale!
Esempio: Fag. Comm. 4, 432: Sarebbe tenuto a far ciò per ogni legge, a costo di qualunque disastro.
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. Pref. 9: Gli antichi fanciulli Romani, a costo d'eccessiva fatica, l'antichissima.... lingua etrusca apparavano.
Definiz: § IV. A costo mio, tuo, suo ec., vale Con mio, tuo, suo danno. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 90: Il travagliare in arme non m'è nuovo, Nè per sì poco alla fatica cedo, (Disse Marfisa); e spero ch'a tuo costo Io ti farò di questo avveder tosto.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 434: Eimè! Ch'e' non sa chi sono e' giovani. Gl'imparerà a suo costo, i segni ho vistone.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 16: Ma forse non mancherà taluno che ricusi di venire alla predica per titolo di superbia, come colui che s'immagina dentro sè di non averne bisogno. Ma oh come questi s'ingannano a loro costo!
Esempio: E Segner. Crist. instr. 1, 45: Chi discorresse così, non andrebbe egli errato a suo grave costo, sommergendosi presto senza riparo?
Definiz: § V. Vale anche Spendendo del proprio, A proprie spese. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 120: A suo costo mangiar poche e scondite Vivande in fretta.
Definiz: § VI. Ad ogni costo, A qualunque costo, ed anche A tutto costo, posto avverbialm., vale In qualunque modo, Ad ogni patto, Checchè ne avvenga; e dicesi di chi è fermamente risoluto di fare o di avere checchessia. –
Esempio: Fag. Rim. 4, 301: Chi trovò quell'invenzione Di fare il galantuomo a tutto costo, Fu qualche arcibeccaccio cornutone.
Esempio: Metast. Dramm. 6, 13: La mia Zenobia.... ad ogni costo Volle meco venir.
Esempio: Alf. Trag. 4, 304: Nè, per negar ch'ei fesse A me l'assenso, era io perciò men ferma Di ritrovarti ad ogni costo.
Esempio: E Alf. Sallust. 145: E delle maggiori città fu spesso ciò la rovina, ogniqualvolta i cittadini volendo ad ogni costo soggiogarsi l'un l'altro, incrudelirono poscia coi vinti.
Definiz: § VII. A tutto costo e A tutto suo costo, vale Con ogni potere, Con ogni sforzo, e simili. –
Esempio: Pros. Fior. I, 6, 8: S'ingegnano a tutto lor costo di pubblicar colle stampe quelle opere e quelle scritture che di maggior bontà e perfezione sono dotate.
Definiz: § VIII. A nessuno o niun costo, posto avverbialm., vale a nessun patto, In nessuna maniera.
Definiz: § IX. A niun costo, pure posto avverbialm., vale Gratuitamente, Senza alcuna spesa. –
Esempio: Segner. Mann. sett. 13, 2: Che dici a questo, tu che ti credi di essere uscito dalla servitù del demonio, come si suol dire, a niun costo? (qui figuratam.).
Definiz: § X. Senza costo, posto avverbialm., vale Gratuitamente, Senza alcuna spesa; e usasi anche nel figurato. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 27: Così il sagace amante senza costo godè della sua avara donna.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 46: Cominciò a pensare in che modo riaver lo potesse senza costo.
Esempio: Varch. Stor. 3, 242: Nel qual luogo fu senza costo dato loro da bere e da mangiare.
Esempio: E Varch. Sen. Benef. 22: Non si può dire che abbia ricevuto un dono senza costo, chi l'ha ricevuto pregando.
Definiz: § XI. Pagare il costo, significa, in modo proverbiale, Pagare il fio, le pene. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 10, 114: E poco men che per la lor follia Non avea l'un di lor pagato il costo.