1)
Dizion. 1° Ed. .
CACARE
Apri Voce completa
pag.139
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
CACARE.
Definiz: | mandar fuora gli escrementi del cibo, per le parti di sotto. Lat. cacare, alvum
exonerare. |
Esempio: | Bocc. n. 28. 21. Sevvi di lungi delle miglia più di bella cacheremo. Qui è
modo di favellare senza conclusione, e per parer di dire qualchè gran maraviglia, a chi non intende.
|
Definiz: | E da CACARE CACATOIO, che è il luogo dove si caca. Lat. latrina. |
Definiz: | ¶ Per metaf. CACACCIANO, d'huomo, timido, e da niente. |
Definiz: | E Cacarsi sotto, di chi, per timidità, o per altro, nel trattar qualche negozio, si perde, ed esce
di se. Fl. c. 10. |
Definiz: | Diciamo anche CACATAMENTE, del favellare, o fare qualche altra cosa adagio, e male.
|
Definiz: | E CACAIUOLA chiamiamo il flusso del ventre, allaquale, (perchè pare, che rappresenti
altrui schifiltà) diciamo, più reverentemente, soccorrenza. Lat. foriae.
|
Definiz: | E da questo deriva anche SCACAZZARE, SCACAZZIO,
SCACAZZAMENTO, che è quello, che s'avrebbe a fare in un tratto, e in un luogo, farlo in più, e
'n parecchi volte. |
Definiz: | Onde il Firenzuola l'usò metaforicamente nelle novelle, per ispendere, e gettar via i
danari in cose frivole, e vane. |
Esempio: | Fir. nov. Desse quaranta lire al Giannella, che la vecchia s'avea
scacazzate. |
Definiz: | Si dice anche cacheroso, che vale lezioso, e cachería, che val
leziosaggine, e costume odievole. |
|