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Dizion. 1° Ed. .
CODA
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pag.189
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CODA.
Definiz: | quella parte del corpo de' bruti, che sta opposta al capo, ed è congiunta alla spina della schiena. Lat.
cauda. |
Esempio: | Boc. n. 90. 10. E questa sia bella coda di cavalla, ec. Bestia, che tu se, ec.
Qual cavalla vedestù mai senza coda? |
Esempio: | E Bocc. n. 79. 2.E non v'incresca infinattanto, ch'io abbia
fatto le code a questi topi. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 17. Ecco la fiera con la coda aguzza, Che passa, ec. |
Esempio: | E Dan. Inf. can. 24.Quelle ficcavan per le ren la coda, E 'l
capo. |
Esempio: | E Dan. Purg. 4. Quei, che più n'ha colpa, Vegg'io a coda
d'una bestia tratto. |
Esempio: | Petr. cap. 10. Urtar come lioni, e come draghi, Con le code avvinghiarsi.
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Esempio: | Bocc. nov. 60. 12. Trovarono in essa una penna di quelle della coda d'un
pappagallo. |
Definiz: | ¶ Per similitud. membro genital dell'huomo. Lat. penis, cauda salax. |
Esempio: | Bocc. 21. 11.Forse stimava, che egli così senza coda, come senza favella fosse.
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Esempio: | E Bocc. n. 61. 10.Fantasima fantasima, che di notte vai, a
coda ritta ci venisti, a coda ritta ten'andrai. |
Esempio: | E Bocc. g. 4. p. 14. Mostra male, che conoscano, che perchè
il porro abbia il capo bianco, che la coda sia verde: proverbio, che significa robusta vecchiezza, atta a'
servigi di Venere. |
Esempio: | E Bocc. n. 77. 25. Lo Scolare, che di mal pelo avea taccata la
coda avere di mal pelo taccata la coda. E questo è proverbio, e si dice di chi si ricorda delle
ingiurie, e a suo potere vuol vendicarsene. |
Esempio: | E Bocc. g. 5. f. 3. Monna Aldruda levate la coda, che buone
novelle vi reco: principio di canzone antica perduta, detta infrasconaia, e può valer:
pigliate baldanza. |
Definiz: | Coda si dice anche all'estrema parte dell'occhio, allato alla tempia. Onde Guardar con la coda
dell'occhio. Lat. limis oculis aspicere. |
Esempio: | Bocc. n. 77. 5.E cominciatolo con la coda dell'occhio alcuna volta a
guardare. |
Esempio: | E Bocc. n. 26. 18. Io t'ho avuti miglior bracchi alla
coda, che tu non credevi: quasi proverbio, e vale. Io t'ho saputo far codiare, e spiar con diligenza i
tuoi andamenti: metafora tolta da' cani, nel seguir la fiera alla coda. |
Definiz: | Dicesi anche CODA all'ultima parte d'uno esercito, quando e' cammina. |
Esempio: | M. V. 9. 52.Il Marchese avendo a petto il bello, e grande esercito, non si poteva
volgere indietro a dar soccorso a Pavía, per non avere i nimici alla coda. |
Definiz: | Si dice anche Far coda, quando una moltitudine d'huomini va dietro a qualche gran personaggio, per
corteggiarlo, e per onorarlo. Lat. aliquem cum pompa comitari. |
Esempio: | Stor. Aiolf.Donò Aiolfo l'arme, e 'l cavallo a' saccomanni della stalla, onde che
tutti gli facien coda. |
Esempio: | Agn. Pand.Ma far, come fanno i più: sottomettersi a questo, far coda a
quest'altro, per soprastare a' più degni: |
Definiz: | diremmo anche ciò. Far codazzo. |
Esempio: | G. Vill. 10. 98. 2.E lo 'ngrato popolo di Roma, gli fece coda Romana. Questo
è un giuoco, che fanno i fanciulli, ruzzando, nel quale corrono attorno appiccati con le mani a' vestimenti l'un dietro
all'altro. Qui vale, che gli andaron dietro schernendolo. E beffandolo. |
Definiz: | Diciamo in proverb. Ligiar la coda, ed è quello, che noi diciamo piaggiare, o
far moíne, tolta la metaf. da quello stropicciar che si fanno talora i gatti, per addimesticargli. L.
blandiri. |
Definiz: | E Mettere dove non va il capo la coda, che vale l'essere entrante, e cercar d'ottener, per ogni
guisa, lo 'ntento suo. |
Definiz: | E, Nella coda sta il veleno, cioè, che nell'ultimo è la difficultà, e 'l pericolo, tolta la metafora
da' Serpenti, che forse nella coda, più che in altra parte, hanno raccolta la malvagità del veleno. |
Definiz: | E quell'altro, L'asino non conosce la coda, se non quando e' non l'ha, che è conoscere il bene,
quando e' s'è perduto. Lat. malo accepto, stultus sapit. Fl.
251. |
Definiz: | E quell'altro. Egli è meglio esser capo di gatta, che coda di Lione, cioè: essere il maggior tra i
piccoli, che il minor tra i grandi. Lat. malo hic esse primus, quàm Romae secundus.
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Definiz: | E Mangiare il porro dalla coda, cioè fare a rovescio. |
Definiz: | E Guastar la coda al Fagiano, si dice di chi, narrando un fatto, lascia il più bello. Lat.
Ver ex anno extollere. |
Definiz: | E Capo, e coda: principio, e fine. |
Definiz: | E CODA diciamo anche a i crini delle cométe. |
Definiz: | CODA chiamano le donne i lor capelli. Lat. capillitium. |
Definiz: | E si dice anche allo strascico del manto de' Cardinali, e de' Prelati. Lat. syrma. Gr. σίρμα
σύρμα: e CAUDATARIO. quegli, che lo
sostien loro, in camminando. |
Definiz: | E da CODA diciamo CODIONE, o CODRIONE, che è l'estremità delle
reni appunto sopra 'l sesso, più apparente negli uccelli, che negli huomini. Lat. orrhopygium. Gr. ὀῤῥοπύγιον. |
Definiz: | E, CODIROSSO, uccello di coda rossa, spezie di beccafico. |
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