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1) Dizion. 5° Ed. .
OSSO.
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pag.740


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OSSO.
Definiz: Sost. masc., che nel plurale fa anche OSSA, di gen. femm. Corpo duro e solido, di colore bianchiccio e di svariatissime forme, che serve di sostegno e altresì di difesa ai muscoli, e in genere alle parli molli, nel corpo degli animali vertebrati.
Dal basso lat. ossum. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 90: Oggi dì si trovano molte de l'ossa (di elefanti) in quel luogo ove fu la battaglia.
Esempio: Dant. Inf. 33: Riprese il teschio misero co' denti, Che furo all'osso, come d'un can, forti.
Esempio: Petr. Rim. F. 196: Non ho medolla in osso, o sangue in fibra Ch'i' non senta tremar.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 208: Dove uno osso fracido, il quale aveva nella gamba, non gli si cavasse, a costui si conveniva del tutto o tagliare tutta la gamba o morire.
Esempio: Pulc. L. Morg. 1, 67: Tanto che 'l cane sen doleva e 'l gatto, Che gli ossi rimanean troppo puliti.
Esempio: E Pulc. L. Morg. 3, 43: Ecco di molta broda comparire In un paiuol, come si fa al porcello, Ed ossa, dove i cani impazzerebbono.
Esempio: Med. L. Op. B. 2, 155: S'i' me dovessi tragli (certi bottoncini) del midollo Del fusol della gamba o degli altr'ossi,... I' te l'arrecherò.
Esempio: Cellin. Pros. 240: Di sopra alla detta costolatura sono due ossa fuori dell'ordine del costolame, che ciascuno de' due si posa in sull'osso del petto, e tortuosamente vanno a posarsi in sull'ossa delle spalle. Questi tali ossi non accade ritrarli separati.
Esempio: Bracciol. Schern. 18, 4: Rosican gli ossi e succiansi le dita.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 9, 77: A molti frante fur le carni e gli ossi.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 115, 2: Osso.... Parte solidissima del corpo dell'animale, congiunta e collegata a' nervi.
Esempio: Bellin. Framm. Lett. 253: I primi ossi di queste falangi si articolano immediatamente con l'ultimo femore.
Esempio: Fag. Comm. 1, 329: Quell'osso del prosciutto, lo può egli avere?
Esempio: Pindem. Odiss. 1, 246: Carni ed interïora, ossa e midolle, Tutto vorò, consumò tutto.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 29: Avventandosi gli uni agli altri addosso Come due can per disputarsi un osso.
Definiz: § I. Riceve varj aggiunti dagli Anatomici, come Osso Cribroso, Osso Petroso, Osso Sesamoideo, Osso Sfenoide, Osso Nasale, Osso Parietale, Osso Zigomatico, e simili, secondo certe particolari forme od apparenze, oppure secondo la parte del corpo dove si trova. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 144, 2: Il craneo è una cavità inegualmente ritonda, composta di otto ossa, uno della fronte, due del sincipite, uno dell'occipite, due petrosi, uno sfenoide, l'ultimo etmoide, insieme congiunti per mezzo di varie suture.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. 145, 1: La mandibula superiore è composta d'undici ossa, cinque per parte ed uno nel mezzo senza pari: cioè, zigomatici, lacrimali, massimi, proprj, e comuni del naso, ec.
Definiz: § II. Usato nel plur. e nella forma Ossa, vale assai di frequente l'Ossatura considerata nel suo insieme, il Complesso degli elementi che costituiscono lo scheletro. –
Esempio: Dant. Purg. 23: Negli occhi era ciascuna oscura e cava, Pallida nella faccia, e tanto scema, Che dell'ossa la pelle s'informava.
Esempio: Petr. Rim. F. 22: I nervi e l'ossa Mi volse in dura selce.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 305: Fu non solamente ucciso, ma infino all'ossa divorato.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 177: La natura intende occultare le ossa negli animali quanto può la necessità de' membri loro.
Esempio: Galil. Op. VIII, 169: Sarebbe impossibile far strutture di ossa per uomini, cavalli, o altri animali, che potessero sussistere e far proporzionatamente gli uffizj loro, mentre tali animali si dovesser agumentare ad altezze immense, se ec.
Esempio: Leopard. Poes. 145: Tal fosti: or qui sotterra Polve e scheletro sei. Su l'ossa e il fango.... Sta.... il simulacro Della scorsa beltà.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 2, 231: Anatomizzato il corpo umano, e tolte da lui le ossa, i tendini, le membrane, le cartilagini,... tutto questo viluppo e andirivieni di nervi immaginarlo ci conviene solo e ignudo.
Definiz: § III. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Machiav. Lett. 441: Eglino (certi poderi) hanno molte terre che l'acqua le dilava talmente, che se non vi si usa una gran diligenzia a ritenere il terreno con fosse, in poco tempo e' non vi sarà se non l'ossa.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 1, 5: Le montagne, che sono gravide d'oro, non sogliono avere nè boschi per delizie, nè erba per pascolo. Altro di loro non si vede, che magra cenere e sterile rena, fuor di cui mostrano scoperte l'ossa de' grandi lor sassi.
Esempio: Tomm. Diz. estet. 61: Abbiamo storici retori,... che, anco compendiando, amplificano, e fanno dell'opera loro, qui scheletro che mostra le ossa, là carnosità che leva in tumori.
Definiz: § IV. E per La forma del corpo umano, Le membra, La persona. –
Esempio: Febuss. Breuss. 2, 14: El suo nome è missere Gurone, E fu ingenerato di quest'ossa.
Esempio: Dant. Inf. 31: La faccia sua mi parea lunga e grossa, Come la pina di San Pietro in Roma; E a sua proporzione eran l'altr'ossa.
Esempio: E Dant. Purg. 20: Alla corona vedova promossa La testa di mio figlio fu, dal quale Cominciar di costor le sacrate ossa.
Esempio: E Dant. Parad. 20: Chè l'una (anima) dallo inferno..., tornò all'ossa, E ciò di viva speme fu mercede.
Definiz: § V. E per Corpo di defunto, con allusione alla sua sepoltura; talvolta anche con particolare sentimento di pietà, affetto, e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 7: Prima che a questo monte fosser volte L'anime degne di salire a Dio, Fur l'ossa mie per Ottavian sepolte.
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 22: In quella stanza, ove la bella conca In sè chiudea del gran profeta l'ossa, Entravan l'ombre.
Esempio: Giunt. Eseq. Buonarr. 13: Parendo a quei giovani d'aversi nel tempo advenire a poter gloriare d'aver portato l'ossa del maggiore uomo, che fussi mai ne l'arte loro.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 347: Desidero poi di sapere.... quel ch'io posso fare in servizio ed in onor di quell'ossa (d'un amico ucciso).
Esempio: E Car. Lett. fam. 3, 392: Da me non si resterà d'operare tutte le mie forze, non dico per celebrarlo, ma per lasciare, comunque io potrò, alcuna testimonianza agli uomini.... della divozione ch'io porto ancora a quell'ossa.
Esempio: Tass. Gerus. S. 15, 15: Non lunge un monte poi le si scopriva Che sporge sovra 'l mar la chioma altera, E i piè si lava ne l'instabil onde, Che l'ossa di Pompeo nel grembo asconde.
Esempio: E Tass. Lett. 1, 292: Ovunque sia il difetto.... l'adempia Vostra Signoria illustrissima de la sua grazia, e stabilisca me in questo servizio in quel modo che si conviene a la sua benignità, e a la memoria che deve a l'ossa di mio padre.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 39: L'ossa (dei re sepolti) con gran dispregio gittarono al vento.
Esempio: Martin. T. V. 6, 284: Toccate che ebbe le ossa di Eliseo, quell'uomo risuscitò, e si alzò su' suoi piedi.
Esempio: Fosc. Poes. C. 31: Un sasso Che distingua le mie dalle infinite Ossa, che in terra e in mar semina morte.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 141: Avere lui solo.... restituito onore a papa Pio Sesto, ed alle sue venerate ossa dato riposo.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 17: Composte appena Nella certa magion del suo riposo Eran l'ossa materne.
Esempio: Lambr. Elog. 226: Questo è pio e religioso pensiero: onorare e tenerci vicine le ossa dei nostri cari, che ci ravvivano la memoria di loro, ec.
Esempio: Card. Poes. 456: Al passar de le aeree fanciulle Fremon per tutti i campi L'ossa de' morti.
Definiz: § VI. Osso, si dice per estensione Qualsiasi parte solida e compatta del corpo d'un animale, anche se non vertebrato; come la zanna dell'elefante, il guscio della tartaruga, il nicchio dei molluschi e, più comunemente, la stecca della balena e la conchiglia interna della seppia. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 70 t.: Cochilla è un pesce di mare, la quale sta chiusa con due ossa grosse, e apre, e chiude, e sta in fondo di mare.
Esempio: E Giamb. Lat. Tes. appr.: Ella lascia cadere questa pietra tra le sue ossa, con che ella si chiude.
Esempio: Bocc. Filoc. 526: In mezzo di questa camera, sopra quattro lioni d'oro, una lettiera d'osso d'indiani elefanti dimora.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 137: Nel suo grado le pare essere ornata con un frenello d'occhi di pesce, o osso d'ostrica, che si chiama madre perla.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 1, 604: Una strana giubba aveva in dosso.... Coperta tutta d'ossi di testuggine.
Esempio: Amel. Gigant. 5: Chi d'ossa di balena s'arma i busti, Chi ha ne' gusci di testuggin fede, Chi ec.
Definiz: § VII. Vale inoltre Sostanza ossea lavorata e convertita in oggetti d'uso, come bottoni, fibbie, pettini, e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 15: Bellincion Berti vid'io andar cinto Di cuoio e d'osso.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 10: E quel porge lo scudo ch'era d'osso, Con la piastra d'acciar temprata e buona.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 336: Quel vetro che manca (a certi occhiali), si rimetta di nuovo, più pari a quello che si può; e se li ossi sono rotti, si faccino di nuovo.
Definiz: § VIII. E per similit., Seme duro di alcune piante o Involucro sodo e legnoso che racchiude il seme molle di certe altre piante. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 143: Ed è un'altra maniera (di vite), che gragnolata è detta, che un osso solamente ha nel suo granello.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 260: Ancora, conciossiacosa che i noccioli, e il seme dell'altre piante abbiano virtù pullulativa, alcune di sopra, alcune di sotto, alcune dintorno, alcune di mezzo; il nocciolo della palma, il quale è l'osso del dattero, l'ha quasi dal suo dosso.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 24: O frutta sopra all'altre egregia eletta, Utile dalla scorza infino all'osso, L'alma e la carne tua sia benedetta.
Esempio: Alam. L. Colt. 3, 454: Or si volga alle prune,... e le maggiori aperte, E tratto l'osso fuor, al forno, e al sole Le metta.
Esempio: Soder. Op. 3, 156: Ogni altro arbore che abbi frutto d'osso e s'inseti, e il di fuori sarà quello che era innanzi, o persico, o susino, o albercocco, e simili.
Esempio: E Soder. Op. 3, 157: Ogni frutto innestato ha miglior sapore ed odore...; e se è di sorte di avere osso, si spicca meglio, e dell'osso l'anima si truova più saporita.
Esempio: Trinc. Agric. 395: Si piantano [in marzo] gli ulivi,... le piante de' frutti di diverse sorte, a riserva di alcune che mettono anticipatamente, come sarebbero mandorli, persichi, nocelli e simili frutti da osso.
Definiz: § IX. Pure per similit., La parte più solida del tronco d'un albero, sottostante alla scorza. –
Esempio: Dav. Colt. 508: Quando si pota, taglia tra le due terre lo sterpigno o frutto che vuoi annestare: egli arà di maggio rimesso vermene vigorose...; piglia (levate l'altre via) la più bella: tagliale la buccia insino all'osso, circa due dita per lo lungo.
Esempio: E Dav. Colt. appr.: Spicca le labbra della buccia dall'osso, che essendo in succhio sarà agevole.
Definiz: § X. Ed anche per Base, Armatura, Sostegno di muraglia, edifizio, e simili. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 90: Nel fare delle volte si osserverà la medesima regola che nel fare delle mura; rileverannosi gli ossami interi insino alla sommità della volta, di su le ossa delle mura. E secondo la regola di quelle, si tireranno queste altre ossa in questo luogo, e infra loro saranno alquanto lontane.... Ma da ossa ad ossa si tireranno legature, e si riempieranno i vani del mezzo.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 146: Solevano gli antichi, nel voler fare volte o incrostature o porte o finestre o altri ornamenti di stucchi bianchi, fare l'ossa di sotto di muraglia, che sia o di mattoni cotti ovvero di tufi...; e di questi, murando, facevano l'ossa di sotto, dandoli o forma di cornice o di figure o di quello che fare volevano.
Esempio: E Vasar. Ragion. M. 16: Sopra queste ossa con nuovo ordine si vadiano accommodando in più luoghi appartamenti e molte abitazioni varie e utili e magnifiche.
Definiz: § XI. Term. dei Libraj. Quelle copie d'un volume che gli stampatori concedono d'avvantaggio, quasi giunta o soprappiù, oltre il numero pattuito nel contratto; che suol essere il dieci per cento.
Definiz: § XII. All'osso, vale figuratam. All'ultimo termine, All'estremo; spesso costruito con Essere all'osso, e riferito a cosa onde altri abbia già ricavato ogni possibile utile e vantaggio.
Definiz: § XIII. Coll'arco dell'osso. –
V. Arco, tema 4, § VIII.
Definiz: § XIV. Col midollo dell'ossa, al pari che Coll'arco dell'osso, vale Con ogni potere, Con ogni forza, ed anche Col maggiore impegno possibile. –
Esempio: Salv. Granch. 1, 2: Pensa che E' mi s'è messo attorno col midollo Dell'ossa.
Definiz: § XV. Di buon osso, si usò figuratam. per Membruto, Aitante della persona, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 100: Prodi guerrier le parvero all'aspetto: Ch'erano ambedue grandi e di buono osso.
Definiz: § XVI. Fino all'osso, ovvero all'ossa, Sino, all'osso, ovvero all'ossa, vale Nel più intimo, Nella parte più sostanziale, di checchessia. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 7: Fortuna, per toccarti fin all'osso, Ti tolle a un tempo l'uno e l'altro lampo Di forza e di saper.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 12: Non cimentar: s'i' ci metto i ditini, Troverò le magagne fino all'ossa.
Definiz: § XVII. In carne e in ossa. –
V. Carne, § XXIV.
Definiz: § XVIII. Male in ossa, usato a modo di aggiunto, vale Malandato, Condotto a mal termine, In triste condizione di salute; comunemente Male in gambe. Anche figuratam. –
Esempio: Bart. D. Mem. ist. Comp. 4, 315: Quella privilegiata nave..., campò assai de gli anni..., e divenne vecchia e per così dire decrepita e male in ossa; ciò nulla ostante, mai non si ristette dal caricarla con soprasome più del dovere.
Definiz: § XIX. Farina d'ossa. – V. il § XXXIII.
Definiz: § XX. Midolle ed ossa, ovvero anche Ossa e midolle, vale poeticam. La parte più intima e più vitale dell'uomo. –
Esempio: Frescobald. M. Rim. 31: Tu l'hai cacciate via con avarizia Con superbia e lussuria, nel cui coro Tu vivi e fai dimoro, Per che ti rodon le midolla e l'ossa.
Esempio: Petr. Rim. F. 166: Per colmarmi di doglia e di desire, E ricercarmi le medolle e gli ossi.
Esempio: Bern. Orl. 17, 8: Pur m'allentaro gli amorosi guaj, Ond'ebbi le midolle e l'ossa accese.
Esempio: Pindem. Poes. 387: Amor dentro le nostre anime bolle, Cerca ogni vena, ogni latebra invade, E l'ossa ci consuma e le midolle.
Definiz: § XXI. Nero d'osso, dicesi un Color nero adoperato da' pittori, fatto coll'osso abbruciato. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 106, 2: Nero d'osso. Sorta di color nero, fatto di ossa di vitella, per lo più abbruciate non interamente; ma tanto che possa cavarsene il nero.
Definiz: § XXII. Ossa e midolle. – V. il § XX.
Definiz: § XXIII. Ossa e polpe, o polpa, vale poeticam. La persona nella sua interezza, Tutto il corpo. –
Esempio: Dant. Rim. 215: Ma questo foco m'have Già consumato sì l'ossa e la polpa, Che morte al petto m'ha posto la chiave.
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 27: Chi fugge l'un pericolo, rimane Ne l'altro, e paga il fio d'ossa e di polpe.
Definiz: § XXIV. Ossa senza carne, o senza polpe, riferito a persona, si disse per Dappoco, Spregevole, Tristo. –
Esempio: Not. Malm. 2, 526: Ossaccia senza polpe. Carne cattiva; perchè quando si compra la carne, che sia con molto osso, si dice: Vi è poco del buono: e da questo, dicendosi a un uomo Ossa senza carne, s'intende Tristo, Ribaldo o Scellerato.
Definiz: § XXV. Osso da rodere, si disse, figuratam., per Cosa dalla quale si possa trarre qualche utile, qualche guadagno. –
Esempio: Machiav. Pros. var. 8, 53: Levasi la guerra di casa, e mette in disputa e in garbuglio di nuovo le cose d'Italia, dove egli vede materia da disfare e osso da rodere ancora; e, come si disse di sopra, spera che il mangiare insegni bere ad ognuno.
Definiz: § XXVI. Osso del collo, vale Il nodo del collo, Le vertebre cervicali. Onde Fiaccare, o Fiaccarsi l'osso del collo, Rompere, o Rompersi l'osso del collo, si dice per Uccidere o Morire; e figuratam. Fiaccarsi, Rompersi, l'osso del collo, per Capitar male, Esporsi ad estremi pericoli, Rovinarsi.
Definiz: § XXVII. Pur figuratam. in costrutto con Spendere l'osso del collo, Rimetterci l'osso del collo, e simili, vale Somma ingente, tale che lo sborsarla porti grave dissesto, rovina, e simili. Spesso usato con una certa iperbole.
Definiz: § XXVIII. Osso duro, Osso duro da rodere, o a rodere, o simili, e talora anche soltanto Osso, vale figuratam. Impresa di grande difficoltà, Cosa difficile a riuscire, oppure Ostacolo difficile a sormontare. –
Esempio: Sacch. Rim. G. 34 t.: Or t'argomenta,... e pensa del futuro; Considera la gran soma che hai. Un osso hai tolto a roder molto duro.
Esempio: Ar. Comm. 2, 59: Dio sa ben quanto mi par duro a roder questo osso.
Esempio: Galil. Op. II, 594: Si mette a inghiottire bocconi mal masticati ed ossi molto duri da rodere.
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 2, 491: Si fa un duro osso da rodere questo negozio di Béarn.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 53: Però volendo andare in sul sicuro, Non a perdita più che manifesta, Perchè a roder toglieva un osso duro,... Gli sparì d'occhio.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 494: L'osso del trattato fu la causa di Marcantonio Colonna. Perciocchè il papa stava inesorabile a comprender o lui o altri de' condannati suoi sudditi nella pace.
Esempio: E Pallav. Vit. Aless. 1, 396: Il maggior osso de' Papi in Roma sono gli ambasciatori delle corone.
Esempio: Dat. Vegl. 177: Non bisogna sgomentarsi, se si trovano, come si dice, degli ossi duri.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 226: Me qui lasciaro quasi per maestro A' lor figli. D. T'han dato un osso duro.
Esempio: Fag. Rim. 2, 42: Se il sonno pretendesse addormentarvi, A roder piglierebbe un osso duro.
Esempio: E Fag. Rim. 5, 4: Ma questo saria stato un osso duro Da rodere.
Esempio: E Fag. Comm. 6, 239: Ognuno ha il suo osso da rodere; ma se tu mi vuoi bene.... saremo marito e moglie.
Esempio: Nell. Iac. Astratt. 3, 18: Oh questo sì ch'è un osso un po' più duro da digerirsi.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 32: E a roder si son messi un osso duro.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 346: Un monastero di Monza.... era un osso troppo duro per i denti di don Rodrigo.
Definiz: § XXIX. Osso in gola, o per la gola, vale figuratam. Impedimento grave alla libertà degli atti proprj, Cagione di stare o rimanere malcontenti, a disagio, e simili. Comunemente Osso attraverso. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 80, 29: E fecervi (i Fiorentini in Pistoia) il castel di lor volere, Acciocchè fosse loro in gola un osso, Da non levare il capo di leggiere.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 99: Vedendo il re, il papa essere creato con favore di Milano, volle che queste terre fussino un osso in gola al papa, col quale gli Orsini potessino strignerlo a suo proposito.
Esempio: Giust. Vers. 151: Con quest'osso per la gola, Si ficcò tra le lenzuola.
Esempio: E Giust. Vers. 284: Quello è un boccone che m'allega i denti, E che mi pianta un osso per la gola.
Definiz: § XXX. Osso pe' denti, o da' denti, d'alcuno. –
V. Dente, § XIX.
Definiz: § XXXI. Osso sacro, dicesi Quello della pelvi, posto alla estremità della colonna vertebrale; chiamato altrimenti Coccige. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 146, 1: La spina è il canale osseo, recettacolo della spinale midolla.... È composta di 24 vertebre e osso sacro.... L'osso sacro negli adulti è unico e trifido, ne' bambini si divide in cinque e sei parti.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 160: Vi è poi questo largo osso che quanto più va in giù va stringendosi in forma di bietta, e si chiama osso sacro.
Definiz: § XXXII. Polvere d'osso, ovvero dell'ossa, vale il medesimo che Nero d'osso. –
Esempio: Borgh. R. Rip. 108: Ancora si può disegnare sopra le carte, senza la polvere dell'ossa, collo stile del piombo.
Definiz: § XXXIII. Polvere d'ossa, o Terra, d'ossa, ed anche volgarmente Farina d'ossa, dicesi Una specie di concime composto d'ossa triturate. –
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 1, 196: La terra di ossa è un altro genere d'ingrasso inorganico di molta importanza.
Esempio: E Ridolf. Lez. Agr. 1, 197: L'aggiunta della polvere d'ossa ne' nostri terreni, e segnatamente per la cultura del grano, è sempre per produrre una grandissima utilità dove si possa praticare, e praticare convenientemente.
Definiz: § XXXIV. Sacco d'ossa, si dice figuratam. di Persona male ridotta in salute, scarna, consunta; ed anche di Podere, Casa, o simile, che sia in cattivo stato, così da non poterne trarre alcun utile; oppure di Lavoro non ordinato, confuso, sul quale sia faticoso e difficile mettere o rimettere le mani.
Definiz: § XXXV. Terra d'ossa. – V. il § XXXIII.
Definiz: § XXXVI. Arrivare all'osso, Arrivare prima all'osso che alla pelle, detto figuratam. di ingiuria, offesa, e simili, vale Ferire profondamente a guisa di un'arma appuntata. –
Esempio: Giust. Vers. 31: Se.... Una facezia V'arriva all'osso, Non fate broncio.
Definiz: § XXXVII. Avere la carne senz'osso, Dare la carne senz'osso, Volere, e simili, la carne senz'osso. –
V. Carne, § XXV.
Definiz: § XXXVIII. Avere gli occhi d'osso. –
V. Occhio, § CXXII.
Definiz: § XXXIX. Avere l'ossa dure, dicesi di chi non si fa male cadendo, o picchiando contro checchessia; e figuratam. di chi resiste validamente agli strapazzi, oppure all'età.
Definiz: § XL. Avere l'osso nel bellico. –
V. Bellico, § IV.
Definiz: § XLI. Avere nelle ossa, o Avere fitto nelle ossa, un vizio, una passione, un abito non buono, dicesi di chi se ne è lasciato talmente penetrare, da non poterne più guarire. –
Esempio: Bern. Comm. Cap. Prim. 352: Se ben molti si trovano che hanno più denari e men cervello di voi, cose che dicono esser necessarie alla Primiera, io non vidi già mai uomo che l'avesse più nell'ossa, nè che giocasse ad ogni tempo,... nè più volentieri di voi.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 379: Pigliate qui per man madonna Fausta, Mostrate in casa d'aver ben lo spasimo Ne l'ossa.
Esempio: Lipp. Malm. 8, 69: L'usare ogni sapere, ogni mia possa, Non vale a farmi contro al giuoco schermo, Imperocch'io l'ho fìtto sì nell'ossa, Ch'amo il mio mal qual assetato infermo.
Esempio: Dat. Lepid. XXVII: Aver l'asso nel ventriglio, che si dice di quei giuocatori i quali non si possono rimanere dal giuoco; e de' medesimi si direbbe ch'egli hanno il giuoco nell'ossa.
Esempio: Fag. Rim. 3, 90: V'avete quella rabbia di studiare Così fitta nell'ossa, ch'io m'avveggo Che vo' mi lascerete predicare.
Definiz: § XLII. Cavarne l'ossa, riferito a grave pericolo cui altri si trovi esposto, vale Uscirne sano, Scamparne. –
Esempio: Lipp. Malm. 9, 2: E pur la gente corre (alla guerra), e vi s'accampa Ognun, per farsi un uomo, e acquistar gradi; Quasi degli uomin colà sia la stampa, Mentr'il cavarne l'ossa avviene a radi.
Definiz: § XLIII. Esserci per l'ossa e per la pelle, vale Stare esposto interamente al pericolo, Mettersi allo sbaraglio, Arrischiare tutto per tutto. –
Esempio: Fag. Rim. 3, 160: Sono di tutti noi comuni i guaj: Ognuno c'è per l'ossa e per la pelle.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 86: Se ne vedran succeder delle belle; Mi ci metto con l'arco delle rene, E ci sono per l'ossa e per la pelle.
Definiz: § XLIV. Essere di carne e d'ossa. –
V. Carne, § XXVIII.
Definiz: § XLV. Essere ossa e pelle, ovvero, come oggi più comunemente si dice, Essere pelle e ossa, o tutto pelle e ossa, vale Essere emaciato e consunto, Essere magro al maggior segno. –
Esempio: Lipp. Malm. 6, 24: Perch'egli è ossa e pelle, e così spento, Ch'ei par proprio il ritratto dello Stento.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 107: Perchè Bianca, ch'era magra strinata, ebbe paura che non l'avesse voluta burlare con quell'Ossa e Pelio, quasi volesse dire, ch'ell'era ossa e pelle.
Definiz: § XLVI. Essere ridotto in pelle ed ossa, trovasi pure per Essere estremamente magro. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 1, 49: La meschina ridotta in pelle ed ossa Era; e i begli occhi non vedean più lume.
Definiz: § XLVII. Far l'ossa, detto di bambino o di adolescente, vale Consolidarsi nella persona, Fortificarsi.
Definiz: § XLVIII. Far l'osso a una cosa, o in una cosa, vale lo stesso che Farvi il callo, Assuefarvisi. –
Esempio: Giust. Epist. 2, 249: Questi sono strazj capaci forse d'annientare la virtù di Socrate..., e prima di farci l'osso.... c'è che ire.
Definiz: § XLIX, Fiaccare, o Fiaccarsi, l'osso del collo. – V. il § XXVI.
Definiz: § L. Lasciare le ossa in un luogo, vale Morirvi. –
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 34: Aggiungesi l'avere quivi fatto residenza, e lasciatovi le sacre ossa, il primo Apostolo e primo padre di tutte quelle nazioni, santo Patrizio.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 39: O per tutt'oggi beccomi su moglie, Nobile, ricca, e bella: o veramente Vi lascio l'ossa.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 502: Per me, avrei avuto caro di lasciar l'ossa nel mio paese.
Definiz: § LI. Mangiare le ossa ad alcuno, vale Mangiare alcun tempo in casa di lui, cagionandogli grave spesa; che più comunemente si dice Mangiare una costola, o le costole, ad alcuno. –
Esempio: Salvin. Lett. IV, 2, 294: Mi voglio serrare col signor Gabbiani, nè uscirò di casa sua, e gli mangierò l'ossa infinochè tra tutti due non concludiamo.
Esempio: Fag. Rim. 4, 153: Item vi prego ulterius a volere Salutare il signor Abate, al quale Io mangiai l'ossa tre giornate intere.
Definiz: § LII. Non esserci nè lisca nè osso, ed anche Non esserci spina nè osso. –
V. Lisca § VI, e Spina.
Definiz: § LIII. Potersi a taluno contare le ossa, vale Essere egli magrissimo. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 93: Al povero marito della Rossa Potrebbero contarsi tutte le ossa.
Definiz: § LIV. Rimetterci l'osso del collo. – V. il § XXVII.
Definiz: § LV. Riposare le ossa in un luogo, vale Esservi sepolto. –
Esempio: Guast. Scritt. Art. 444: A piè della porta anteriore della santa Cappella desiderò riposare le ossa questo vescovo.
Definiz: § LVI. Rompere, o Rompersi, l'osso del collo. – V. il § XXVI.
Definiz: § LVII. Spendere l'osso del collo. – V. il § XXVII.
Definiz: § LVIII. La lingua non ha osso e fa, o, come pur si trova, si fa, rompere il dosso. –
V. Lingua, § LXX.
Definiz: § LIX. Non c'è carne senz'osso, Non va carne senz'osso, ed anche La carne non va senz'osso. –
V. Carne, § XLVI.