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1) Dizion. 5° Ed. .
DECLINARE.
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DECLINARE.
Definiz: Neutr. Avere pendenza o inclinazione, Abbassarsi gradatamente.
Dal lat. declinare. –
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 155: Fuori di questo parapetto si fa l'argine che a poco a poco vada declinando verso la campagna.
Definiz: § I. Per Volgere, Andare calando, verso un dato punto o termine, anche figuratam. o in locuz. figur. –
Esempio: Dant. Parad. 31: Come da mattina La parte orïental dell'orizzonte Soverchia quella dove il Sol declina.
Esempio: Bocc. Amet. 81 t.: Alla grave vecchiezza, sanza figliuoli, declinava correndo.
Esempio: Galil. Op. astronom. 4, 253: Le medesime [stelle], secondo che più e più declinano verso l'orizzonte, ed in conseguenza ec.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 428: Nè perchè il dì dell'età mia decline In ver l'Occaso, ec.
Definiz: § II. E assolutam. detto di astri, vale Volgere all'orizzonte, al tramonto. –
Esempio: Car. Eneid. 3, 803: Già declinava il sole, e crescean l'ombre De' monti opachi.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 57: All'esercito avverso eletto in spia, Già declinando il sol, partì Vafrino.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 2, 5: E quando il sol declina, Discende il fior della cavalleria.
Esempio: Pindem. Poes. 27: Il sol, quando con bella dipartita, Ch'è ritorno ad altrui, ratto declina.
Definiz: § III. E detto di giorno, o d'altro periodo di tempo, vale Volgere al fine, al termine, del proprio corso. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 166: Con fresco vento ch'in favor veniva, Sciolser la fune al declinar del giorno.
Definiz: § IV. E parlandosi dell'età dell'uomo, vale Accostarsi alla vecchiezza. –
Esempio: Leopard. Pros. 1, 190: Di mano in mano nell'età virile, e maggiormente in sul declinare degli anni, convertita la sazietà in odio, alcuni vennero in sì fatta disperazione, che, ec.
Definiz: § V. E per Scendere, Scorrere in giù, Venir giù scendendo; detto più specialmente dell'acqua. –
Esempio: Bern. Orl. 44, 58: La dilettosa fonte indi declina Giù pe' fioretti e per l'erba novella.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 113: Purchè il letto [dei fiumi] abbia qualche poco di pendenza, l'acque vanno liberamente declinando al basso.
Definiz: § VI. Detto di persona, vale Scender giù da luogo elevato, Discendere a basso. –
Esempio: Bocc. Amet. 70 t.: E con questo consiglio, declinando del monte vicino alle poche onde,... nelli eminenti luoghi fondarono nuove mura.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 71: Declinando Dagl'iperborei Sciti a l'onda Ircana, Giunse alle parti di Sarmazia.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 10, 73: Or presso a Londra giunto una mattina Sopra Tamigi il volator declina.
Definiz: § VII. Trovasi figuratam. detto di stagione, tempo, e simili, per Avanzarsi, Avvicinarsi alla stagione che viene appresso, o al tempo che segue. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 49 t.: E così declina il tempo verso lo freddo, come nel marzo verso 'l caldo.
Definiz: § VIII. Declinare, detto figuratam. di persona, città, popolo, e simili, ovvero di potenza o altra simile condizione, ed altresì di arti, lettere o istituzioni, e via discorrendo, vale Venir meno a poco a poco dal primiero stato o termine espresso dal compimento; e in modo assoluto, Andare a grado a grado scemando di reputazione, di prosperità, di forza, di splendore, di eccellenza, e simili; Diminuirsi, Decadere. –
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 1, 101: La grandezza de' Romani cominciò a declinare allora quando il nome di Cesare, quasi una manifestissima ruina, entrò nella città di Roma.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 382: Io vo' dire, applicando questo detto agli stati, alle città ed alle provincie, che tutte queste cose racconte, appoco appoco crescendo, vengono ad un grado di grandezza e d'eccellenza, che non può essere trapassato da loro: dal quale declinando similmente e con più rovine, perdono ancora, ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Proem. 1, 197: Ogni giorno queste arti [della scultura e della pittura] declinando, venivano a poco a poco perdendo l'intera perfezione del disegno.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. Proem. 1, 199: Quando le cose umane cominciano a declinare, non restano mai d'andare sempre perdendo, se non quando non possono più oltre peggiorare.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 3, 31: Giudicando l'Arciduca, nuovo governatore, ed i ministri spagnuoli,... che quanto più declinasse la Lega, tanto più fosse necessario di sostentarla, presero risoluzione di rispedire con nuove forze in Piccardia il conte Carlo.
Esempio: Menz. Pros. 3, 2: La quale (Grecia) temuta in guerra, e nelle arti di pace venerata, se poi appoco appoco declinò da quel sublime suo grado, ciò a lei avvenne, ec.
Definiz: § IX. Per Diminuire di vigore, di intensità, Venir meno, e simili. –
Esempio: Libr. Cur. Febbr. 9: Quando è declinato il sudore, sia posto [il malato] in bagno d'acqua tiepida.
Esempio: Galil. Comm. ep. 2, 143: Dopo nove mesi riebbi l'udito quasi che interamente; il quale ora per l'età mi va declinando.
Definiz: § X. E figuratam. detto d'ira, o d'altra simile passione, vale Rimettere della propria intensità, Quietarsi. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 73: Ha finto, acciò che m'allontane e cele Fin che l'ira e il furor del re decline, Voler mandarmi ad un suo luogo forte.
Definiz: § XI. E per Volgere, Piegare verso una data parte. –
Esempio: S. Bern. Serm. 37: Esso in tutto quello tempo che fu veduto in terra, e che gli ebbe conversazione cogli uomini, giammai non declinò nè alla destra nè alla sinistra, ma tenne per la via reale (qui in locuz. figur.).
Esempio: Ar. Orl. fur. 16, 5: Verso Rama, a sinistra declinando, Prese la via più piana e più corrente.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 177: Ma quando si trovasse qualche impedimento,... allora si declinerà a destra o a sinistra, secondo che più ci tornerà comodo.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 6, 32: Il Duca postosi coraggiosamente alla testa della sua gente, uscì della strada maestra, e declinando a mano manca, marciò di buon trotto, ec.
Definiz: § XII. Figuratam., detto di cosa materiale, Ridursi ad altra forma. –
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 184: Il primo, nella dilatazione acquistata per inzuppamento dell'umido, conservò perfettissima la figura circolare, l'altro declinò ad elisse.
Definiz: § XIII. E pur figuratam., detto dell'uomo, e riferito a peccato, passione, e simili, vale Cadervi, Abbandonarvisi; e riferito altresì a uno stato dell'animo, come quiete, calma, e simili, vale Ridursi ad esso. –
Esempio: Imit. Crist. 43: Guai a noi, se in tale modo vogliamo declinare alla quiete.
Esempio: S. Ag. C. D. 6, 97: Ma declinando alle cose vili e basse, si chiamano uomini per nome della natura, non della grazia.
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 49: Non che queste cose naturalmente siano peccato, ma per esse declina l'uomo alle passioni del peccato.
Esempio: E Collaz. Ab. Isaac volg. 52: Questo cotale il permette Iddio cadere in tentazioni, acciocchè per troppa oziositade non declini a cose peggiori.
Esempio: Giacomin. Oraz. I, 1, 101: Non dico in paragone di quelli che usaron moderanza di ragione, ma di coloro ancora che declinaron nell'estremo opposto.
Definiz: § XIV. Detto di esercito, milizie, e simili, vale Dare indietro, Piegare, Cedere. –
Esempio: Guicc. Stor. 1, 173: Cominciarono a pigliare tanto di campo i Franzesi, che niuna cosa più sosteneva gl'Italiani, che già manifestamente declinavano.
Definiz: § XV. Per Allontanarsi, Deviare, Discostarsi più o meno da una data linea, da un dato punto; detto di cosa. –
Esempio: Dant. E. Astrolab. 11: La luna.... non perciò si aggira sempre sotto la linea eclittica, dove va il sole; anzi ora a settentrione, ed ora a mezzo dì da quella declina.
Esempio: Bons. Lez. II, 2, 137: La dimora presso il Zenitte non vi è, declinando il sole, e partendosi tostamente dalla linea equinoziale.
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 25: Dal che per necessità si conclude, come quel cerchio per il quale movendosi per lo moto proprio il sole, s'innalza sopra ed abbassa sotto l'equinoziale, doveva esser cerchio massimo, il quale segando esso equinoziale, declinasse da esso verso mezzogiorno da una parte, e verso tramontana dall'altra, 23 gradi e mezzo.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 1, 176: Si osserverà, dal luogo dove si incomincia la cava, nella bussola, quanti gradi declini la linea retta, dal principio della cava al luogo destinato, dalla linea meridiana.
Esempio: Grand. Mov. Acq. 116: Lo stesso vale delle ripe fatte a scarpa, quando restano coperte dall'acqua, la quale similmente le preme in ragione dei seni, per cui la scarpa di esse ripe declina dal perpendicolo.
Definiz: § XVI. E assolutam. detto in particolare dell'ago magnetico, vale Deviare dal meridiano.
Definiz: § XVII. E detto di persona, vale Dipartirsi da un luogo, ed altresì Deviare. –
Esempio: Bald. Vit. Feder. 3, 106: Il perchè Bartolomeo,... declinando alquanto dalla strada maestra, si fermò a Castelguelfo.
Esempio: Pindem. Poes. 67: Pietà mi punse in rimirar sì bella Luce eclissata (parla poeticam. dell'Italia), e rapido da lei Declinando, e seguendo incontro a l'Orse L'aereo calle, alcune dame io vidi, ec.
Definiz: § XVIII. Per Allontanarsi, Dipartirsi, Rimuoversi; in senso figurato. –
Esempio: Bianc. Laud. 107: Dove in concordia sono e' cittadini, De' quali sola è una volontade, Nullo non v'è che da essa declini.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 98: Erano in Firenze da ogni parte esacerbati gli animi,... non volendo il re dall'ultime sue domande declinare.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 267: La preghiamo.... ci dia la fortezza e perseveranza nelle buone operazione, acciò che mai decliniamo da quelle.
Esempio: Galil. Comm. ep. S. 362: Nella lettura di tutte l'opere mie non sarà chi trovar possa pur minima ombra di cosa che declini dalla pietà e dalla riverenza di Santa Chiesa.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 5, 4: Fa che niun dal giusto mai decline.
Definiz: § XIX. Declinare a un luogo, si disse per Andare ad esso, Recarvisi, deviando dalla strada che si percorre. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 106: Guatava d'intorno se vedesse alcun monasterio, al quale potesse declinare.
Esempio: E Cavalc. Esp. Simb. 1, 111: Quello esempio, ovvero miracolo, lo quale si legge nella leggenda di S. Germano vescovo d'Antifiodoro; cioè, che declinando esso, andando per cammino, a certo albergo, vide ec.
Definiz: § XX. E riferito a persona, trovasi figuratam. per Ricorrere ad essa. –
Esempio: Cavalc. Specch. Pecc. 73: Nel Levitico si dice: non declinate ai magi e arioli, e non dimandate da loro neuna cosa.
Definiz: § XXI. Att. Rivolgere in giù, Abbassare; riferito più specialmente a capo, occhi, e simili. –
Esempio: Maur. Rim. burl. 73: Egli con gli occhi mira sempre in suso, Se non quando talor dal sonno vinto O da stanchezza, lo declina (il capo) in giuso.
Esempio: Mont. Feron. 1, 528: Indi [Giunone] in Ausonia declinando i lumi, D'Ansuro nereggiar sul balzo vide Tale un nugolo denso, che per vento Non si movea di loco.
Definiz: § XXII. Figuratam., detto dell'animo, Indurlo a cose basse e vili. –
Esempio: Bocc. Filoc. 299: O amore,... tu lievi gli animi all'altissime cose, e costei gli declina e affonda alle più vili.
Definiz: § XXIII. Poeticam., riferito sia a cosa, sia a persona, vale Piegar giù, Volgere in giù, o Far piegare, con forza, con violenza. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 39, 37: Menava un suo baston di legno in volta, Che era sì duro e sì grave e sì fermo, Che declinando quel, facea ogni volta Cader in terra un uom peggio che infermo.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 158: La prende con gran rabbia ne' capelli, E la declina a terra, e tira e straccia.
Definiz: § XXIV. Declinare, vale Volgere, Drizzare, in basso, ed anche Calare, Far discendere a poco a poco. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 189: Quivi aiutando servi e galeotti, Declinano il Marchese nel battello.
Esempio: Crudel. Rim. 84: Veggio che i pronti e lucidi Cavalli il sol declina Dentro l'estrema atlantica Occidental marina.
Definiz: § XXV. Poeticam. trovasi per Drizzare ad altra parte, Sviare, Far mutar direzione. –
Esempio: Tass. Gerus. 20, 62: Declina il carro il cavaliero e passa, E fa sembiante d'uom cui d'altro cale.
Definiz: § XXVI. Declinare vale anche Scansare, Evitare, riferito a cosa, o persona, che vada contro a checchessia o chicchessia. –
Esempio: Tass. Gerus. 9, 49: L'intrepido Soldan che 'l fero assalto Sente venir, nol fugge e nol declina.
Esempio: E Tass. Gerus. 18, 100: Par che 'n lei (nell'insegna) più reverente spiri L'aura, e che splenda in lei più chiaro il giorno; Ch'ogni dardo, ogni stral che 'n lei si tiri, O la declini, o faccia indi ritorno.
Esempio: Pindem. Poes. 241: Telgaste e Arminio incontransi due volte; Due volte l'un declina l'altro, e passa.
Definiz: § XXVII. E figuratam., riferito a cose morali, ed altresì ad atti. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 160: Nè vuol pene declinare, Per poter più a Dio servire.
Esempio: Cavalc. Pungil. 164: È meglio e più senno e le ingiurie e le villanie, fuggendo, declinare e torre, che rispondendo vincere.
Esempio: Bemb. Lett. 2, 29: Non si può meglio fare, che scansare e declinar le furie de' mali pianeti.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 8: Nulla giovandogli a declinar la forza del destino che al miserabil fine il traeva, nè il favor della sorte, lungamente goduto, nè la sicurezza promessagli dalla propria autorità, nè l'amor del popolo.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 173: E quando.... non lasciò le redini della ragione in mano all'affetto, declinando generosamente i baci e le carezze,... non fu egli grandissimo forte?
Definiz: § XXVIII. E riferito a dimanda, interrogazione, obiezione, e simili, Eludere, girando il discorso in guisa da non dare categorica risposta. –
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 345: Questo è un declinar l'interrogazione, non un rispondere.
Esempio: Zanott. F. M. Forz. viv. 194: Perchè.... parmi che voi studiate di declinarla, dicendo che è [una ragione] fuor di proposito.
Esempio: E Zanott. F. M. Forz. viv. 197: Di qui comincia la ragione del Padre Riccati, alla quale se voi non verrete subito, parrà alla signora Principessa che voi mettiate studio per declinarla.
Definiz: § XXIX. Riferito a tribunale, fòro, e simili, dicesi dai legisti per Non riconoscere la competenza d'un tribunale, Dare l'eccezione della competenza. –
Esempio: Cas. Pros. 3, 189: Dicano che ci è un loro statuto vecchio che bandisce di terre e lochi chiunche ricorre al foro ecclesiastico, e declina quello di lor signorie.
Definiz: § XXX. Term. de' Grammatici. Modificare il nome nei suoi accidenti, cioè numero, genere e caso, secondo le regole della grammatica; e dicesi propriamente per rispetto alle lingue che hanno i casi; a imitazione delle quali si applicò pure alle lingue originate dal latino, sebbene in queste il nome non si modifichi che nel numero e nel genere. Usasi anche assolutam. –
Esempio: Vill. G. 1, 69: E però si declina il nome di Pisa in grammatica; pluraliter, nominativo hae Pisae.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 219: In grammatica disputano ragione di loica, in dialettica cercano di declinare per grammatica.
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 6, 87: Un altro bricco, e più tosto briccone, Da declinarlo pure in ablativo (qui scherzevolm.).
Esempio: Giambull. P. F. Orig. Ling. fior. 111: Principalmente non si declina appresso di loro nome alcuno.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 141: Si declinano i nomi co' loro segnacasi.
Esempio: E Buomm. Ling. tosc. 192: Pensano molti che Chi sia il caso retto, e Cui gli obliqui, e insegnano declinarlo così: Chi, di cui ec.
Definiz: § XXXI. Si usò anche per Coniugare. –
Esempio: S. Ag. C. D. 5, 116: Da questo verbo oritur, viene questo preterito ortus est: e così simili che si declinano per li participj del tempo preterito.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 211: Gli altri [Verbi] tutti accattando alcune voci dal medesimo Essere, o Avere, e quelle declinando per persone e per numeri, l'accompagnan col suo proprio participio.
Definiz: § XXXII. Neutr. pass. declinarsi Indursi, Accondiscendere. –
Esempio: Bocc. Laber. 106: A niuno t'accosti: e se pure ad alcuno, poco con lui puoi sostenere, se esso a fare a te quello, che tu ad esso dovresti fare, non si declina.
Definiz: § XXXIII. Trovasi per Darsi. –
Esempio: Libr. Cur. Febbr. 6: Mangiare poco e di buono cibo, e declinarsi a quelli ch'hanno ad infreddare e mollare.