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Dizion. 4° Ed. .
CIECO.
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CIECO.
Definiz: | Privo del vedere, Acciecato. Lat. caecus. Gr. τυφλός. |
Esempio: | Bocc. nov. 11. 3. Menando quivi zoppi, e attratti, e ciechi. |
Esempio: | E Bocc. nov. 52. 2. La fortuna aver mille occhi, come che gli
sciocchi lei cieca figurino. |
Esempio: | E Bocc. nov. 65. 20. Credi tu, marito mio, ch'io sia cieca
degli occhi della testa, come tu se' cieco di quegli della mente? |
Esempio: | Dant. Par. 16. E cieco toro più avaccio cade, Che cieco agnello.
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Definiz: | §. I. Cieco, per Occulto, Coperto. Lat. occultus, tectus. |
Esempio: | Cr. 2. 20. 5. Quali sieno le fosse aperte, a ognuno è noto: le cieche si fanno in
questo modo. |
Esempio: | Guid. G. Pensino gli uomini prodi, come son ciechi gli avvenimenti delle cose di
questo mondo. |
Esempio: | Libr. Son. 51. Restaci ancor più d'una fossa cieca. |
Esempio: | Sagg. nat. esp. 24. La rende obbedientissima a' ciechi ondeggiamenti dell'aria.
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Definiz: | §. II. Cieco, figuratam. Che non ha riguardo a persona. Lat. indifferens. Gr.
ἀδιάφορος. |
Esempio: | Bocc. nov. 27. 9. E oltre a ciò (pensando) la cieca severità delle
leggi, e de' rettori. |
Definiz: | §. III. Cieco, per Dinotante eccesso d'affetto. Lat. caecus. Gr.
τυφλός. |
Esempio: | Fir. nov. 1. 188. E vedevala così cieca del fatto suo, che egli teneva per certo,
che egli non avesse ad esser gran fatto fatica al persuaderla. |
Definiz: | §. IV. Cieco, per Buio, Oscuro, Offuscato, Pieno di tenebre. Lat. obscurus. Gr.
ἄδηλος. |
Esempio: | Dant. Inf. 3. E la lor cieca vita è tanto bassa. |
Esempio: | E Dan. Inf. 27. Se tu pur mo in questo mondo cieco Caduto se'.
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Esempio: | Petr. canz. 5. 1. Che al cieco mondo ha già volte le spalle. |
Esempio: | E Petr. 21. 3. Chiuso gran tempo in questo cieco legno Errai
senza levar occhio alla vela. |
Definiz: | §. V. Diciamo proverbialm. in modo basso Bastonate da ciechi, o Mazzate da
ciechi, e vale Sode, e Senza badare, ove si diano. |
Esempio: | Bern. Orl. 3. 6. 55. Queste mazzate da ciechi si danno, Che pietà me ne vien solo
a vedere. |
Definiz: | §. VI. Non potere far cantare un cieco, o Non avere da far cantare un
cieco; vale, Non aver nè pur un quattrino. |
Esempio: | Bellinc. 322. E s'io non posso far cantare un cieco. |
Esempio: | Malm. 4. 25. Se ben non c'è da far cantare un cieco, Di questa spada all'oste fo un
presente. |
Definiz: | §. VII. In terra di ciechi, beato a chi ha un occhio, o, In terra di ciechi chi v'ha
un occhio è signore; e dicesi per esprimere, che chi sa alcun poco, fra gli ignoranti è riputato dottissimo.
Lat. inter caecos regnat strabo. Gr. ἐν
τοῖς τόποις τῶν
τυφλῶν λάμων
βασιλέυει. v. Flos
102. |
Esempio: | Segr. Fior. Mandr. 3. 9. Com'e' n'è una, che sappia dire due parole, e' se ne
predica, perchè in terra di ciechi chi v'ha un occhio è signore. |
Definiz: | §. VIII. Mangiar co' ciechi, vale Avere il conto suo. |
Esempio: | Bocc. nov. 87. 5. Oh egli avrebbe buon manicar co' ciechi, ed io sarei bene
sciocca, se io nol conoscessi. |
Definiz: | §. IX. Dicesi anche nel medesimo signific. Mangiare il cavol co' ciechi. |
v. CAVOLO.
Definiz: | §. X. Fare un cantar da cieco. |
Esempio: | Varch. Ercol. 84. Fare un cantar da cieco è fare ec. una filastroccola lunga
lunga, senza sugo, o sapore alcuno. |
Esempio: | Fir. nov. 2. 206. Or io non vi dico, se e' le salse il moscherino, e se ella ne
fece un cantar da cieco la prima volta, ch'ella s'abboccò con lui. |
Definiz: | §. XI. Aver a far co' ciechi; vale aver a trattare con balordi. |
Esempio: | Segr. Fior. Cliz. 5. 3. Credevi tu però aver a far con ciechi? o con gente, che
non sapesse interrompere le disonestà di questi tuoi disegni? |
Definiz: | §. XII. Intestino cieco è il primo degli intestini grossi, che esce fuori dal principio
dell'intestino colon, ed è chiuso in fine. Lat. caecum intestinum. Gr.
μολόκωτον. |
Esempio: | Red. Oss. an. 148. In due pernici ec. ho osservati i loro grossi, e lunghissimi
intestini ciechi, abitati da molti, e molti minutissimi lombrichetti. |
Esempio: | E Red. Oss. an. appresso: Il piccion grosso ha gl'intestini
ciechi così corti, che appena arrivano alla lunghezza dell'unghia del dito indice d'un uomo. |
Definiz: | §. XIII. Scala cieca, o Camera ec. cieca, vale Scala, o Camera ec. che
non ha finestre da prender lume. |
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