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Dizion. 5° Ed. .
MUSA
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MUSA. Definiz: | Sost. femm. Nome di un Genere di piante native dell'Affrica, dell'Asia e dell'Australia, che sono di natura erbacea, e possono crescere a molta altezza; alcune delle quali producono un frutto, che è uno dei principali alimenti dei popoli tropicali. È la Musa paradisiaca dei Botanici, volgarmente detta Fico d'Adamo e Banano. |
Dall'arabo mauza. – Esempio: | Frescobald. Viagg. 59: Dal Cairo insino appresso alla Materia sono grandissima quantità di giardini tutti impomati di datteri, di cedri, e di limoni e aranci, e muse, che alcuno le chiama pome di paradiso. | Esempio: | Pulc. Luc. Epist. 12: Limon, cederni, aranci verdi, e musa, Che non perdon le frondi al tempo fresco. | Esempio: | Mattiol. Disc. 1, 240: Sono oltre a ciò alcuni, i quali connumerano tra le spezie delle palme una pianta, che nasce in Cipri e parimente in Egitto, chiamata musa. | Esempio: | E Mattiol. Disc. 1, 241: Tale mi hanno descritta la musa coloro che sono stati in Egitto e in Cipri e parimente in Sicilia. |
Definiz: | § E per il Frutto di essa pianta. – |
Esempio: | Frescobald. Viagg. 32: Quivi è una generazione di frutte che le chiamano muse, che sono come cedriuoli, e sono più dolci che 'l zucchero. Dicono che è il frutto, in che peccò Adamo. | Esempio: | Pulc. L. Morg. 25, 302: Rinaldo un pomo, che si chiama musa, A un buffon, che gli pareva sciocco, Trasse, e con esso la bocca gli ha chiusa. | Esempio: | Mattiol. Disc. 1, 240: Una pianta.... chiamata musa, e muse chiamano ancora i suoi frutti coloro che ce li recano spesso di Cipri. |
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