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Dizion. 4° Ed. .
MUSA
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pag.309
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MUSA.
Definiz: | Nome di deità preposta alla poesía, e alla musica. Lat. musa. Gr.
μοῦσα. |
Esempio: | Bocc. g. 4. p. 5. Dicono, ch'io farei più saviamente a starmi colle Muse in
Parnaso. |
Esempio: | Dant. Par. 2. Minerva spira, e conducemi Apollo, E nuove Muse mi dimostran l'Orse.
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Definiz: | §. I. Per Sorta di strumento. Lat. tibia. Gr. αὐλός. |
Esempio: | Sen. Pist. Gli strumenti, siccome sono muse, corde, e organi, non appartengono
all'arte. |
Definiz: | §. II. Musa, per Ispezie di mela. |
Esempio: | Morg. 25. 293. Rinaldo un pome, che si chiama musa Ad un buffon, che gli pareva
sciocco, Trasse, e con esso la bocca gli ha chiusa. |
Definiz: | §. III. Stare alla musa, vale Musare. Lat. cunctari, haerere.
Gr. μέλλειν. |
Esempio: | Franc. Sacch. nov. 186. Venne alle mani di certi, che se l'ebbono come ella fu
cotta (l'oca) e colui, di cui ell'era, si stette alla musa la sera d'Ognissanti. |
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