Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
MUSA.
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MUSA.
Definiz: Sost. femm. Term. della Mitologia. Ciascuna delle nove Dee che presedevano, secondo i Greci e i Romani, alle arti liberali, e principalmente alla poesia.
Dal lat. musa, e questo dal grec. μοῦσα. –
Esempio: Dant. Inf. 2: O Muse, o alto ingegno, or m'aiutate.
Esempio: E Dant. Purg. 1: Ma qui la morta poesia risurga, O sante Muse, poichè vostro sono, E qui Calliopea alquanto surga.
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 201: I poeti fingono che le Muse sono nove, e furono figliuole di Giove e della Memoria.
Esempio: E Bocc. Teseid. Son. 433: O sacre Muse, le quali io adoro, E con digiuni onoro, e vigilando, Di voi la grazia in tal guisa cercando, ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 69: Le Muse secondo i poeti sono nove; cioè Clio..., Euterpe..., Melpomene..., Talia..., Polinnia..., Erato..., Tersicore..., Urania..., Calliope.
Esempio: Ar. Sat. 1, 164: Apollo, tua mercè, tua mercè, santo Collegio delle Muse, io non possiedo Tanto per voi, ch'io possa farmi un manto.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 75: Questo ardente Vecchio, a cui fur le Muse tanto amiche, Ben lo mostrò. Questo è quel grande Omero, ec.
Esempio: Red. Poes. 258: Correte, o Muse, al lago di Maciuccoli, Pigliate anguille, e fatene ghirlande A quel Carlin Bagnera, ec.
Esempio: Parin. Poes. 91: Qual di Pallade l'arti e delle Muse Giudica e libra; qual ne scopre acuto L'alte cagioni ec.
Esempio: Mont. Poes. 1, 315: O Muse, o sante Dee, la vostra arcana Origine vo' dir con pio linguaggio.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Dant. Purg. 22: Costoro, e Persio, ed io.... siam con quel Greco, Che le Muse lattar più ch'altro mai.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 6: Dicono che io farei più saviamente a starmi con le Muse in Parnaso, che con queste ciance mescolarmi tra voi.
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 3, 130: Questo (la tragicommedia) è un composto poetico formato a onta delle Muse e a dispregio della poesia, tutto mescolato d'ingredienti fra se stessi discordi, nimici e incompatibili.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 3, 504: Gli allievi delle Muse hanno, non so da qual nume, appiccato al cuore un borsellino, dal quale traggono fuori ora una invenzione e ora un'altra, e le vestono con parole ec.
Esempio: Leopard. Poes. 170: Quando fanciullo io venni A pormi con le Muse in disciplina, L'una di quelle mi pigliò per mano; E poi tutto quel giorno La mi condusse intorno A veder l'officina.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Dant. Parad. 2: E nuove Muse mi dimostran l'Orse.
Esempio: E Dant. Parad. 12: Canto, che tanto vince nostre muse, Nostre sirene, in quelle dolci tube, Quanto primo splendor quel che rifuse.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 359: Canto.... che.... tanto vince nostre Muse; cioè le nostre poetiche scienzie tanto avanza, cioè tutte le fizioni che potessono fare li Poeti de le melodie del canto.
Esempio: Petr. Rim. F. 303: Al bel seggio riposto, ombroso e fosco, Nè pastori appressavan nè bifolci, Ma ninfe e muse, a quel tenor cantando.
Esempio: Tass. Gerus. S. 1, 2: O Musa, tu che di caduchi allori Non circondi la fronte in Elicona, Ma su nel cielo in fra i beati cori Hai di stelle immortali aurea corona, Tu spira al petto mio celesti ardori, ec.
Definiz: § III. Pur figuratam., per Facoltà poetica; ed altresì Poesia, o Studio della poesia; ed anche Componimento poetico, Canto in poesia. –
Esempio: Molz. Ninf. tib. 42: Conti sono ambedui (il Caro e il Varchi) ambidue conti, Mercè dell'alta sua silvestre musa.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 435: Teocrito al medico e poeta amico suo Nicia:... Niuno è all'amore altro rimedio, Nicia, nè unzïon (parmi) nè polve, Che l'alme muse.
Esempio: E Salvin. Pros. tosc. 1, 217: Mia intenzione è lo sporre.... alcuna delle maravigliose canzoni del nostro Petrarca, non che gran fatto elleno di spositore abbisognino, poichè dettate sono con sublime sì, ma facile e chiara musa; ma ec.
Esempio: Parin. Poes. 89: Immortal come voi la nostra Musa Brindisi grida all'uno e all'altro amante.
Definiz: § IV. E per estensione, Suono musicale. –
Esempio: Marchett. Lucrez. 230: Il Dio de' boschi, Spesso con labbro adunco in varie guise Anima la siringa, e fa che dolce Versin le canne sue musa silvestre.
Definiz: § V. Figuratam., e poeticam., nel plur., per Le arti e Le dottrine, cui presiedon le Muse. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 1: Le donne antique hanno mirabil cose Fatto ne l'arme, e ne le sacre muse.
Definiz: § VI. Pur figuratam., per Poeta. –
Esempio: Dant. Parad. 15: Sì pia l'ombra d'Anchise si porse, Se fede merta nostra maggior musa, Quando ec.
Esempio: E Dant. Parad. 18: Fur di gran voce, Sì ch'ogni musa ne sarebbe opima.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 413: Ogni musa, cioè ogni poeta, avrebbe assai a dire, a trattare di loro opere.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 21: Dalla dura prigion di Siracusa Fur liberi di Sparta i prodi figli, Cantando i versi della greca musa.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 125: I recessi taciti Amò sempre e cercò più d'una musa.
Esempio: Capp. Lez. 245: Come que' due poemi (l'Iliade e l'Odissea) fan fede dello stato fiorente della nazione che li produsse, così il silenzio di ogni nobile musa per lungo tempo dipoi, e quel dominio che essi esercitaron soli su tutta la letteratura della risorta Grecia..., basta a provare che ec.