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Dizion. 3° Ed. .
VENDETTA
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pag.1760
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VENDETTA.
Definiz: | Onta, o danno, che si fa altrui, in contraccambio d'offesa ricevuta. Latin. vindicta,
ultio, animadversio. |
Esempio: | Boc. Nov. 77. 41. Con tutto che questo, ch'io ti fo, non si possa propriamente
vendetta chiamare, ma più tosto gastigamento, inquanto la vendetta dee trapassar l'offesa. |
Esempio: | Amm. Ant. g. 33. Nobile maniera di vendetta è il perdonare, quando l'huomo ha
podere di prendere vendetta. |
Esempio: | Tesoret. Pensa della vendetta, E non aver tal fretta, Che tu ne peggiori onta.
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Esempio: | Dant. Inf. 7. Vuolsi così colà dove Michele Fe la vendetta del superbo strupo.
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Esempio: | Petr. Sonet. 229. Far potess'io vendetta di colei, Che, ec. |
Esempio: | Maestr. 2. 9. 3. Allora puote essere la vendetta licita, conservando l'altre debite
circostanzie. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 13. 33. Chi passa prometta Dell'ingiusta mia morte far vendetta.
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Esempio: | Ar. Fur. 26. 60. Che spero ch'abbia a far le mie vendette. |
Esempio: | E Ar. Sat. 4. Accuse, e liti, e sempre gridi ascolto Furti,
omicidi, odi, vendette ed ire. |
Definiz: | §. Diciamo in proverb. Siedi, e gambetta, e vedrai tua vendetta: Esortando altrui a lasciar la
vendetta dell'offese a Domenedio. |
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