Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
CALABRONE.
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CALABRONE.
Definiz: Animale, che vola, e ronza, ed è simile alla vespa, ma alquanto maggiore, e anche ne son de' neri. Lat. crabro. Gr. σφήξ.
Esempio: Pallad. I calabroni molto molestano l'api di questo mese d'Agosto.
Esempio: Franc. Sacch. rim. Ma se un calabron quivi si face, Dentro si tira, e per paura tace.
Esempio: Mor. S. Greg. Tutti gli uomini sanno, che egli è figurato nella santa Scrittura vermine, e calabrone.
Definiz: §. I. Per metaf.
Esempio: Buon. Fier. 4. 1. 2. Che s'egli avviene, Che 'l calabron d'amor mai per lo petto Ti si rigiri, e ronzi ec.
Definiz: §. II. Per Colore d'un drappo simile al calabrone.
Definiz: §. III. Mettere un calabrone in un orecchio altrui, che è alquanto più, che mettere una pulce in un orecchio; e vale Dare un gran sospetto. Lat. suspicionem iniicere. Gr. ὑποψίαν ἐμβάλλειν.
Esempio: Fir. As. E hammi messo nell'orecchio non una pulce, ma un calabrone.
Definiz: §. IV. Stuzzicare i calabroni, e vale Provocare colui, che ti può nuocere. Lat. irritare crabrones. Gr. σφηκίαν ἐρεθίζειν.
Esempio: Tac. Dav. Perchè stuzzicare i calabroni?
Definiz: §. V. In proverb. Parere un calabrone in un fiasco, o in un orciuolo, o Avere un calabrone in un fiasco, o in un orciuolo, dicesi quando si favella tra i denti, in modo, ch'e' non s'intenda; Susurrare. Lat. susurrare, vocem obscuram emittere.
Esempio: Pataff. 4. E nell'orciuolo egli ha il calabrone.
Definiz: §. VI. E Conoscere il calabron nel fiasco, che vale Aver aperti gli occhi; Conoscer bene.
Esempio: Bellinc. Io non ho tanta polvere negli occhi, Ch'io non conosca il calabron nel fiasco.