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Dizion. 4° Ed. .
REPUTARE.
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REPUTARE.
Definiz: | Giudicare, Stimare, Credere, Tenere in concetto. Ed oltre al sentim. att. si usa anche nel signific. neutr.
pass. Lat. existimare, iudicare, censere. Gr. νομίζειν. |
Esempio: | Bocc. canz. 3. 4. Femmisi innanzi poi presuntuoso Un giovanetto fiero,
Se nobil reputando, e valoroso. |
Esempio: | E Bocc. nov. 37. 8. Fu reputato da tutti, che così fosse,
come lo Stramba diceva. |
Esempio: | E Bocc. nov. 57. 1. Bella cosa è in ogni parte saper ben
parlare, ma io la reputo bellissima, quivi saperlo fare, dove la necessità il richiede. |
Esempio: | E Bocc. nov. 69. 13. Perciocchè egli così savio reputava
Nicostrato, disse, che in presenza di lui con Pirro si sollazzerebbe. |
Esempio: | E lett. Pin. Ross. 271. Nè fuori della città, nella quale nascemmo, riputar
ci dobbiamo in alcuno tempo. |
Esempio: | Cavalc. Frutt. ling. Il tempo non è reputato caro, come si doverebbe ec. Niuna
cosa è più cara, che 'l tempo, ma oggi niuna cosa è reputata più vile. |
Esempio: | E Cavalc. Frutt. ling. appresso: Ogni tempo, nel quale
d'Iddio non pensi, reputa d'averlo perduto. |
Esempio: | Sannaz. Arcad. eglog. 8. E tanto è miser l'uom, quant'ei si reputa. |
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