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Dizion. 3° Ed. .
REPUTARE, e RIPUTARE.
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REPUTARE, e RIPUTARE.
Definiz: | Giudicare, stimare, credere, tenere in concetto. Lat. existimare, iudicare,
censere. Ed oltre al sent. att. si usa anche nel signif. neut. pass. |
Esempio: | Boc. Nov. 69. 13. Perciocchè egli così savio reputava Nicóstrato. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 57. 1. Bella cosa è in ogni parte saper ben
parlare, ma io la reputo bellissima, quivi di saperlo fare, dove la necessità il richiede. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 37. 8. Fu reputato da tutti, che così fosse.
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Esempio: | E Bocc. Canz. 3. Se nobil reputando, e valoroso.
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Esempio: | E Bocc. Lett. Ne fuori della Città, nella qual nasciamo,
riputar ci dobbiamo in alcun modo. |
Esempio: | G. V. 12. 8. 20. E ciascuno riputava in se di non poter parlare. |
Esempio: | Coll. S. Pad. Noi non riputavámo questo modo per astinenzia. |
Esempio: | Cavalc. Fr. Ling. Il tempo non è reputato caro, come si doverebbe, ec. Niuna
cosa è più cara, che 'l tempo, ma oggi niuna cosa è reputata più cara, che 'l tempo, ma oggi niuna cosa è reputata più vile. |
Esempio: | E Cavalc. Fr. Ling. di sotto. Ogni tempo, nel quale Iddio non
pensi, reputa d'averlo perduto. |
Definiz: | §. Per Attribuire, appropriare. |
Esempio: | Vit. Crist. Udendo [la Vergine] dire di se così gran cose, le quali
non furono mai dette a nulla persona, tutto lo riputava alla bontade di Dio. |
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