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Dizion. 4° Ed. .
GIUDICARE.
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GIUDICARE.
Definiz: | Risolvere, e Determinare per via di ragione, dando sentenzia. Lat. iudicare, statuere,
decernere, sententiam ferre. Gr. κρίνειν,
δικάζειν,
ἐπισταθμεύεσθαι.
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Esempio: | Dant. Inf. 5. Esamina le colpe nell'entrata, Giudica, e manda, secondo
ch'avvinghia. |
Esempio: | E Dan. Inf. 7. Vostro saver non ha contrasto a lei, Ella
provvede, giudica, e persegue Suo regno. |
Esempio: | E Dan. Inf.28. Forse per indugiar d'ire alla pena, Ch'è
giudicata in sulle tue accuse. |
Definiz: | §. I. Giudicare alcuno; vale Farne cattivo giudizio, Sentirne male. Lat.
malè de aliquo sentire. G. κακὴν γνώμην
ἔχειν περί
τινος. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. Vedendogli stare in molto prolisso parlare, incominciane ad averne
ira, e giudicare nel mio parlare lo predetto Giovanni, e a riprenderlo, che avea lasciato me per quel principe, ec.
Perchè hai fatto male all'anima tua, giudicandomi? che colpa, o che offese ha' tu veduto di me? |
Esempio: | E Vit. SS. Pad. appresso: Un altro vedendo bere que' frati
vino, giudicogli, e sdegnogli; e per un superbo, e tristo zelo fuggì in una spelonca. |
Definiz: | §. II. Giudicare, per Pensare, Stimare, Far giudicio, così buono, come cattivo. Lat. opinari, existimare, sentire. Gr. δοξάζειν,
νομίζειν, γνώμην
ἔχειν. |
Esempio: | Dant. Par. 6. Omai puoi giudicar di quei cotali. |
Esempio: | Petr. son. 56. Dirai s'io guardo, e giudico ben dritto, Questi avea poco andare ad
esser morto. |
Esempio: | Bocc. nov. 23. 22. Che tu ne facci quello, che l'animo ti giudica, che ben sia
fatto. (cioè ti detta) |
Esempio: | E Bocc. nov. 60. 8. Prestamente risponde egli sì, e no, come
giudica si convenga. |
Esempio: | Cas. lett. 15. Acciocchè quello, che noi giudichiamo, che sia stato ben
consigliato per utile ec. sia ancora ben guidato, e condotto. |
Definiz: | §. III. Giudicare, neutr. pass. Tenersi spacciato, Stimarsi d'essere al fine della vita. Lat.
moriturum, deploratum, morti proximum decumbere, mortem opperiri. Gr.
θανατοῦν. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 6. 128. A ogni poco (Tiberio) mutava luogo, e
finalmente al capo di Miseno nella villa già di Lucullo si giudicò. |
Esempio: | E Tac. Dav. Post. 460. Si giudicò, si fermò nel letto caduto,
e abbandonato, senza più forza, balía, o gina da poter muoversi. Questo significa giudicarsi. |
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