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1) Dizion. 4° Ed. .
DISCRETO
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DISCRETO.
Definiz: Add. Che ha discrezione. Lat. moderatus, prudens, aequus. Gr. ἐπιεικής.
Esempio: Bocc. pr. 2. Quantunque appo coloro, che discreti erano, e alla cui notizia pervenne, io ne fossi lodato.
Esempio: E Bocc. nov. 16. 17. Cominciarono a tener maniera men discreta, che a così fatte cose non si richiedea.
Esempio: Petr. cap. 2. E se non fusse la discreta aita Del fisico gentil, che ben s'accorse, L'età sua 'n sul fiorir era fornita.
Esempio: Dant. Inf. 31. Chi guarda sottilmente, Più giusta, e più discreta la ne tiene.
Esempio: E Dan. Par. 12. Mi mosse la 'nfiammata cortesía Di fra Tommaso, e 'l discreto latino.
Esempio: Pass. 7. Della penitenza volendo utilmente, e con intendimento scrivere, e dire, conviene che ciò si faccia per modo d'ordinata, e discreta dottrina.
Definiz: §. I. Per Colui, che ha gli anni della discrezione.
Esempio: Maestruzz. 2. 35. Ovvero colui, che il fece, sia in etade, e grande, e discreto.
Definiz: §. II. Discreto è anche termine filosofico, Aggiunto di quantità, che la diversifica dalla continua. Lat. *discretus.
Esempio: Varch. Ercol. 278. La quantità è di due ragioni; discreta ec. e continova ec.
Esempio: Circ. Gell. Come è verbigrazia nella quantità discreta il sei fra 'l due, e 'l dieci.