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DISCRETO.
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DISCRETO.
Definiz: Add. Che ha discrezione, ossia retto discernimento, Che ha senno; Prudente, e simili.
Lat. discretus. ‒
Esempio: Dant. Inf. 31: E s'ella (la natura) d'elefanti e di balene Non si pente, chi guarda sottilmente, Più giusta e più discreta la ne tiene (qui per similit.).
Esempio: Cap. Comp. Discipl. F. 4: I Proveditori sieno tre uomini de' più discreti della detta Compagnia.
Esempio: Brev. Pitt. Fior. 1: Questi capituli et ordinamenti furono trovati e fatti da buoni e discreti uomini dell'arte de' dipintori di Firenze.
Esempio: Bocc. Laber. 82: Dei dunque sapere, nè ogni infermità nè ogni infermo potere essere sempre dal discreto medico con odoriferi unguenti medicato.
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 1: Ordinamenti fatti.... per gli savj e discreti uomini Giovanni Gherardi Lanfredini e Bernardo di Piero degli Strozzi.
Esempio: Savonar. Poes. 5: Omini dotti e santi, Predicator discreti, T'han preditti i tuo' pianti.
Esempio: Alam. L. Colt. 5, 998: Poi che già venne il sol tra i due Germani, Non può molto innovar nel suo giardino Il discreto cultor.
Esempio: Car. Arist. Rett. 83: Officio di discreto uomo è di conoscer che gli errori non siano degni de la medesima pena che l'ingiurie, nè le sciagure de la medesima che gli errori.
Definiz: § I. Detto di atti o facoltà della mente, vale Retto, Avveduto, Sagace, e simili. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 3, 128: Nella vostra discreta considerazione si rimanga a conoscer quello che io, desiderando, fornir con parole non posso.
Esempio: Lett. Pros. Fior. IV, 2, 212: Correggete gli errori che sono nella copia col vostro discreto giudizio.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 142: Se con giudizio Discreto sarà il tutto esaminato, E' si vedrà ec.
Definiz: § II. E detto di atti, operazioni, e simili, vale Opportuno, Conveniente, Fatto con discernimento. ‒
Esempio: Petr. Rim. 2, 154: E se non fosse la discreta aita Del fisico gentil, che ben s'accorse, L'età sua in sul fiorir era fornita.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 133: Essi troppo assicurati, cominciarono a tener maniera men discreta, che a così fatte cose non si richiedea.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 34: Dato discreto ordine alli loro amori, acciò che segreti fossero ec.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 94: Consolato ei si desta, e si rimette De' medicanti alla discreta aita.
Definiz: § III. Discreto, vale pure Che ha, o mostra, discrezione, ossia moderazione; Temperato, Indulgente, Benevolo. ‒
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 150: L'uficio è sì discreto, che sempre darebbono licenza.
Esempio: Ar. Sat. 1, 161: Questo, dirai, può un servitor discreto Patir; chè quando monsignor suo accresce, Accresce anch'egli, e n'ha da viver lieto.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 21: Dicea Voltèr, che.... i poeti Ad altro non son buoni che a seccare. E dicea bene, ed ei fu dei discreti, Perchè avea de' denari al suo comando.
Definiz: § IV. Detto figuratam. di animale. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 82: Poi che 'l sol, nell'animal discreto Che portò Frisso, illuminò la sfera,... D'Orlando usciron le mirabil prove Coi vaghi fiori e con l'erbette nove.
Definiz: § V. Discreto a chicchessia, che anche si disse Discreto di uno, vale Benigno, Amorevole, ed altresì Generoso, Liberale, Benevolo, verso di quello: ma è maniera non comune. ‒
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 94: Vedendo lo prete dell'eremo,... ch'era [Simmaco] molto dilicato, e uso a vita diliziosa, erane discreto, e presentavagli ec.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 55: E così fu discreto il Basso a questo piccolo animaluzzo.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 2, 223: Prima ch'io vada più oltre col ragionare, pregovi io bene che voi mi siate discreto, e che quanto io vi dirò tenghiate.... nel cuore.
Definiz: § VI. E detto di volto, trovasi per Che dimostra amorevolezza, benignità, e simili. ‒
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 3, 182: Chè mostri un viso amabile e discreto.
Definiz: § VII. Discreto, in senso generico, appropriato sia a persone, sia a cose materiali, usasi a denotare che esse hanno in sufficiente misura quella data qualità, condizione, e simili, rispetto alla quale si considerano. ‒
Esempio: Pap. L. Coment. 6, 165: Diede [Napoleone nell'isola dell'Elba] ricovero e discreto mantenimento a circa ottanta ufiziali italiani che si rifuggirono presso lui.
Definiz: § VIII. E in senso particolare, parlandosi di mercante, o di persona che come si voglia loca l'opera a prezzo, vale Che si contenta di mediocre guadagno.
Definiz: § IX. E detto di qualità, stato, condizione, modo di essere, e simili, vale Che non è nè poco nè troppo. ‒
Esempio: Magal. Lett. scient. 100: Avendo la ginestra in modo molto distinto questa proprietà, che sentita assai da vicino, non par mai possibile che ell'abbia a esser quella che si fa poi sentire così di buona grazia da una certa discreta lontananza.
Esempio: Targ. Alimurg. 171: Supposto.... un discreto ricrescimento di freddo dell'aria esterna nelle ore della sera,... proviamoci a vedere ec.
Definiz: § X. Discreto vale anche Fatto con ordine, con acconcia distinzione: ma è di raro uso. ‒
Esempio: Passav. Specch. Penit. 126: La confessione.... dee essere discreta, cioè a dire, che discerna i più gravi e' maggiori peccati da' minori e da' più leggieri.
Definiz: § XI. E aggiunto di scienza discreta, discorso discreto, e simili, si usò per Opportunamente considerato, Ben pensato, Chiaro. ‒
Esempio: Dant. Parad. 12: Mi mosse la infiammata cortesia Di fra Tommaso, e il discreto latino.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 7: Della penitenza volendo utilmente e con intendimento scrivere e dire, conviene che ciò si faccia per modo d'ordinata e discreta dottrina.
Definiz: § XII. Si usò, parlandosi di cosa materiale, per Ben distinto. ‒
Esempio: Dant. Conv. 230: Molti quando vogliono leggere si dilungano le scritture dagli occhi, perchè la immagine loro venga dentro più lievemente e più sottile; e in ciò più rimane la lettera discreta nella vista.
Definiz: § XIII. Term. di Medicina. Usasi come aggiunto di Vaiuolo discreto, a significare Quello nel quale le bolle, sieno poche o molte, sono tra loro distanti; ed è per lo più di natura benigna. ‒
Esempio: Targ. Vaiuol. 16: Dei vaiuoli che si sono osservati in Firenze, a conto grossolano, un decimo in circa è stato dei confluenti, quasi tutti perniciosi; quattro decimi dei coerenti e minuti, parecchi dei quali hanno finito in morte; e cinque decimi dei discreti, o vogliamo dire degli staccati e buoni, i quali sono guariti felicemente.
Esempio: E Targ. Vaiuol. appr.: I vaiuoli poi discreti, o buoni, hanno fatto un corso assai più veloce, che negli anni passati.
Definiz: § XIV. Term. dei Matematici. Usasi come aggiunto di Quantità discreta, a significare Quella le cui parti non sono unite insieme e continue, ma divise le une dall'altre. ‒
Esempio: Gell. Circ. 173: Come è, verbigrazia, nella quantità discreta il sei fra il due e il dieci, che è tanto distante dall'uno quanto dall'altro.
Esempio: Varch. Tratt. Proporz. 4: Tra le linee, o superficie, o corpi, che son quantità continua, e i numeri, che son quantità discreta, non cade propriamente comparazione.
Esempio: E Varch. Ercol. 366: La quantità è di due ragioni: discreta,... e continova.
Esempio: Piccolom. Filos. nat. I, 56: Questa quantità.... od ella sarà quantità discreta o disgiunta, che vogliam dire, cioè numero; overo sarà quantità continua, com'a dire linea, o superficie, o corpo.
Esempio: Salv. Infarin. pr. 128: Diciamo longhi e brevi le sillabe, che son parti della quantità discreta.
Definiz: § XV. E pure Term. de' Matematici. Usasi come Aggiunto di Proporzione discreta o Proporzionalità discreta o Quantità proporzionale discreta, a significare Quella in cui il conseguente del primo rapporto sia quantità diversa dall'antecedente del secondo; ossia Quella in cui i termini medj sono diseguali. ‒
Esempio: Manfred. Elem. Geom. 53: Un esempio della continua [proporzione] sarebbe fra le quantità espresse per questi numeri 2, 4, 8,... e della discreta in questi 2, 4, 9, 18: presa una comune misura per le due prime, e l'istessa, o pure un'altra misura per le due ultime.
Esempio: E Manfred. Elem. Geom. appr.: È manifesto, che la proporzionalità continua equivale ad una discreta, nella quale il secondo antecedente sia eguale al primo conseguente. Onde tutto quello che si mostrerà nelle proporzioni discrete, cioè ec.
Definiz: § XVI. E detto di canto, vale Che procede per intervalli. ‒
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 283: Passiamo al cantare figurato, e dal parlare disteso e serrato.... al parlare discreto, o vogliamo dire spartito, o come essi [Greci] dicono diastematico, cioè costante di spazj e di fermate, che è il musicale, ove le note si battono e diconsi distintamente spiccate.
Definiz: § XVII. Anni discreti, trovasi per Anni della discrezione. ‒
Esempio: Bocc. Amet. 42: Ma io venuto ne' discreti anni, questa dea.... seguendo nelle palestre Palladie.... ho le mie forze operate.
Definiz: § XVIII. In forza di Sost., si usò per Uomo savio, Sapiente. ‒
Esempio: Vill. M. 2: Considerando la moltitudine che allora vivea, in comparazione di coloro ch'erano in vita al tempo del generale diluvio, assai più ne morirono in questo che in quello, secondo la stimazione di molti discreti.
Esempio: E Vill. M. 500: Secondo il pensiere di molti discreti, mai non fu il mondo piggiore.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. 3, 3: Quivi vid'io de' gran discreti il fiore.
Esempio: Bocc. Lett. 270: In qualunque parte di quello (del mondo) si truova il discreto, nella sua città si truova.
Definiz: § XIX. Discreto, o Discreta, è anche nome d'un grado che in certi ordini monastici hanno i Religiosi, o le Religiose, componenti il Consiglio dei superiori, o delle superiore.
Definiz: § XX. Pure in forza di Sost. Ciò che è discreto, Ciò che si compone di parti separate l'una dall'altra; e che perciò non hanno fra loro continuità. Ed è propriamente Term. scientifico. ‒
Esempio: Salv. Infarin. pr. 129: A che tanti distinguimenti di relazioni, di discreti, di continui e d'indiscreti.