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1) Dizion. 4° Ed. .
RINTUZZARE
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RINTUZZARE.
Definiz: Ribattere, e Rivolgere la punta, o Ripiegare il taglio; ed è più proprio de' ferri, che d'altro. E si usa nel sentim. att. e neutr. pass. Lat. retundere, obtundere. Gr. ἀντανακλᾶν.
Esempio: Liv. M. Le spade non tagliavano più, e le lance erano rintuzzate.
Esempio: E Liv. Dec. 3. Colle loro ferite rintuzzassero, e indebolissero i ferri de' nimici.
Esempio: Bocc. g. 5. f. 2. Con be' motti, e con risposte pronte, o con avvedimenti presti, molti hanno già saputo con debito morso rintuzzare gli altrui denti (cioè: reprimere i denti mordaci)
Esempio: Sen. ben. Varch. 1. 4. La cui acutezza (di Crisippo) è tanto sottile, che ella si rintuzza, e si ripiega molte volte in se stessa, e anche quando pare, che faccia qualche cosa, ella pugne bene un poco, ma non fora.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Coll. SS. Pad. Ma ben si posson rintuzzare solamente, e ristrignere colla virtù dell'animo le sue punture, o soperchievoli appetiti (cioè: ributtare, o rimuovere)
Esempio: Amm. ant.37. 5. 6. Quale cosa è maggiore, o più forte, che rintuzzare la ventura ria? (cioè: contrastare alla ventura)
Esempio: Bocc. nov. 7. 12. Qualche gran fatto dee essere costui, che ribaldo mi pare, posciachè così mi s'è rintuzzato l'animo d'onorarlo (cioè: alienato, e rimosso)
Esempio: E Bocc. nov. 49. 17. E poi la grandezza dell'animo suo, la quale la povertà non aveva potuto, nè potea rintuzzare, molto, seco medesimo commendò (cioè: sminuire, o tor via)
Esempio: Amet. 90. Levatosi l'aspro giogo de' Coritani già soprastanti per le indebolite virtù, si rintuzzarono le loro forze (cioè: s'infiacchirono)
Esempio: Mor. S. Greg. 1. 3. Molto si rintuzza la mente superba, quando è sottoposta a colui, sopra 'l quale essa prima si levava (cioè: s'umilia, rimette, e mortifica)
Esempio: Cr. 4. 36. 1. Essendo digiuno, non si conviene i vini assaggiare, imperocchè 'l gusto si rintuzza (cioè: si reprime)
Esempio: Tass. Ger. 3. 76. E mille volte ad ogni incontro immote L'ire de' venti han rintuzzate, e dome (cioè: ben raffrenate)
Esempio: Varch. Ercol. 337. Perchè molti acuti ingegni del suo nobilissimo, e fioritissimo stato dalla povertà rintuzzati non fussono (cioè: fossono abbattuti)