1)
Dizion. 4° Ed. .
RINTUZZARE
Apri Voce completa
pag.199
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
RINTUZZARE.
Definiz: | Ribattere, e Rivolgere la punta, o Ripiegare il taglio; ed è più proprio de' ferri, che d'altro. E si usa nel
sentim. att. e neutr. pass. Lat. retundere, obtundere. Gr. ἀντανακλᾶν. |
Esempio: | Liv. M. Le spade non tagliavano più, e le lance erano rintuzzate. |
Esempio: | E Liv. Dec. 3. Colle loro ferite rintuzzassero, e
indebolissero i ferri de' nimici. |
Esempio: | Bocc. g. 5. f. 2. Con be' motti, e con risposte pronte, o con avvedimenti presti,
molti hanno già saputo con debito morso rintuzzare gli altrui denti (cioè: reprimere i denti mordaci)
|
Esempio: | Sen. ben. Varch. 1. 4. La cui acutezza (di Crisippo) è tanto
sottile, che ella si rintuzza, e si ripiega molte volte in se stessa, e anche quando pare, che faccia qualche cosa,
ella pugne bene un poco, ma non fora. |
Esempio: | Coll. SS. Pad. Ma ben si posson rintuzzare solamente, e ristrignere colla virtù
dell'animo le sue punture, o soperchievoli appetiti (cioè: ributtare, o rimuovere) |
Esempio: | Amm. ant.37. 5. 6. Quale cosa è maggiore, o più forte, che rintuzzare la ventura
ria? (cioè: contrastare alla ventura) |
Esempio: | Bocc. nov. 7. 12. Qualche gran fatto dee essere costui, che ribaldo mi pare,
posciachè così mi s'è rintuzzato l'animo d'onorarlo (cioè: alienato, e rimosso) |
Esempio: | E Bocc. nov. 49. 17. E poi la grandezza dell'animo suo, la
quale la povertà non aveva potuto, nè potea rintuzzare, molto, seco medesimo commendò (cioè: sminuire, o tor via)
|
Esempio: | Amet. 90. Levatosi l'aspro giogo de' Coritani già soprastanti per le indebolite
virtù, si rintuzzarono le loro forze (cioè: s'infiacchirono) |
Esempio: | Mor. S. Greg. 1. 3. Molto si rintuzza la mente superba, quando è sottoposta a
colui, sopra 'l quale essa prima si levava (cioè: s'umilia, rimette, e mortifica) |
Esempio: | Cr. 4. 36. 1. Essendo digiuno, non si conviene i vini assaggiare, imperocchè 'l
gusto si rintuzza (cioè: si reprime) |
Esempio: | Tass. Ger. 3. 76. E mille volte ad ogni incontro immote L'ire de' venti han
rintuzzate, e dome (cioè: ben raffrenate) |
Esempio: | Varch. Ercol. 337. Perchè molti acuti ingegni del suo nobilissimo, e fioritissimo
stato dalla povertà rintuzzati non fussono (cioè: fossono abbattuti) |
|