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1) Dizion. 3° Ed. .
RINTUZZARE
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RINTUZZARE.
Definiz: Ribattere, e rivolgere la punta, e ripiegare il taglio. Ed è più proprio de' ferri. Latin. retundere, obtundere. Si usa anche nel sentimento neutro passivo.
Esempio: Liv. Decad. 3. Colle loro ferite rintuzzassero, e indebolissero i ferri de' nimici.
Esempio: Liv. M. Le spade non tagliavano più, e le lance erano rintuzzate.
Esempio: Boc. g. 5. f. 2. Molti hanno già saputo, con debito morso, rintuzzare gli altrui denti (cioè reprimere i denti mordaci)
Esempio: Sen. Ben. Varch. 1. 4. La cui acutezza è tanto sottile, che ella si rintuzza, e si ripiega molte volte in se stessa, e anche quando pare, che faccia qualche cosa, ella pugne bene un poco, ma non fora.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Collaz. S. Pad. Ma ben si posson rintuzzare solamente, e ristrignere colla virtù dell'animo le sue puntúre, o soperchievoli appetiti (cioè ributtare, o rimuovere)
Esempio: Amm. Ant.37. 5. 6. Qual cosa è maggiore, o più forte, che rintuzzar la ventura?
Esempio: Amet. 90. Già soprastanti per le indebolite virtù, si rintuzzarono le lor forze.
Esempio: Boc. Nov. 49. 17. E poi la grandezza dell'animo suo, la quale la povertà non aveva potuto, ne potea rintuzzare, molto, seco medesimo commendò [cioè sminuire, o tor via]
Esempio: E Bocc. Nov. 7. 12. Posciachè così mi s'è rintuzzato l'animo d'onorarlo [cioè alienato, e rimosso dall'onorarlo]
Esempio: Mor. S. Greg. Molto si rintuzza la mente superba, quando è sottoposta a colui, sopra 'l quale essa prima si levava (cioè s'umilia, rimette, e mortifica)
Esempio: Cr. 4. 35. 1. Essendo digiuno, non si conviene i vini assaggiare, imperocchè 'l gusto si rintuzza.
Esempio: Tass. Gerus. 3. 76. L'ire de' venti han rintuzzate, e dome.