1)
Dizion. 2° Ed. .
PECORA
Apri Voce completa
pag.589
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
PECORA.
Definiz: | Animal noto. Lat. ovis. |
Esempio: | Boccac. Introd. n. 25. Perchè adivenne, che i buoi, gli asini, e le pecore, ec.
|
Esempio: | Dial. San. Greg. M. Pareva, che ruggisse come leone, e belasse come pecora, e
ragghiasse come asino. |
Esempio: | Dan. Purg. c. 33. Senza danno di pecore, e di biade. |
Esempio: | Boccac. nov. 53. 2. Vi voglio ricordare essere la natura de' motti cotale, che
essi, come la pecora morde, deono così mordere l'uditore. Di quì il proverbio. Le pecore mi
mordono, e si dice da colui, ch'è offeso, o vinto da chi sa, e può molto men di lui.
|
Definiz: | ¶ Diciamo anche. Levar le pecore dal Sole. Metter che che si sia in sicuro, levando l'occasion del
poterlo perdere. |
Definiz: | ¶ Chi pecora si fa, il lupo se la mangia, che è, chi non si risente delle ingiurie piccole, da
occasione, che gliene sia fatte delle grandi. Lat. post folia cadunt arbores.
Flos. 306. |
Definiz: | ¶ E quell'altro. Delle pecore annoverate mangia il lupo: Dicesi di quelle cose, che si veggono
annoverare, e non rassettare. Lat. lupus non curat numerum. |
|