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1) Dizion. 5° Ed. .
FIDARE.
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FIDARE.
Definiz: Att. Commettere all'altrui fede alcuna cosa perchè ti sia custodita, guardata, e simili, e ti venga poi restituita, ovvero sia consegnata ad altrui, o ne sia fatto l'uso che tu vuoi: e riferiscesi propriamente a cosa di valore, a denari, e simili.
Dal lat. fidere, recato dalla terza alla prima coniugazione. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 121: Ma io, temendo di fidarle (le reliquie) altrui, sempre le porto meco.
Esempio: Cellin. Vit. 116: Come fidate voi, Beatissimo Padre, tanto gran valor di gioie a un giovane?
Esempio: Ambr. Furt. 2, 7: Di' che pigli di quelle [pezze] di sopra, che son più giuste. G. Io vo, ma fiderammel'egli?
Esempio: Casareg. Camb. 12: Verrebbero per certo a locupletarsi con quello che poi da altri poveri mercadanti, ignoranti della di lui decozione, gli è stato con esuberanza di buona fede dato e fidato.
Definiz: § I. Figuratam. e poeticam.
Esempio: Dat. Sev. epit. 9: Più non fida Larga semenza a' desolati campi L'affamato bifolco.
Esempio: Spolv. Colt. Ris. 1, 13: Te,.... candido riso,... Cantar intendo.... E in qual terra e in qual acqua apprestar giovi Albergo al seme tuo; sotto quai segni Fidarlo al campo, e rimondar da l'erbe.
Definiz: § II. E per Dare a fido, a credenza: nel qual senso usasi anche assolutam. –
Esempio: Ricc. L. Teofr. Caratt. 3, 246: Nel non fidar cosa alcuna erano eccellenti li Fenicj, i quali, come di profession mercatanti, non volean correre rischio alcuno.
Definiz: § III. Riferito a opera, lavoro, commissione, mandato, ufficio, e simili, vale, Affidare, Commettere: anche figuratam. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 66: Conosciuti i filoni che sotto terra si nascondono, si debbe eleggere quello che sia commodissimo più che gli altri, al quale tu debba fidare la opera tua.
Esempio: Bald. Poes. 317: Utile è, dunque, il fidar il peso delle dignità non a tutte le spalle, ma solamente, ec.
Esempio: Nell. Disc. Archit. 70: Chi pensasse di fidare simili edifizj a maestri, per quanto siano valentuomini,... con tutto ciò ec.
Esempio: Niccol. Strozz. 2, 7: La somma delle cose allor dovea A te fidarsi.
Definiz: § IV. E figuratam. e poeticam., riferito a persona, e con relazione ad opera ardua, pericolosa, e simili, vale Arrisicare, Avventurare. –
Esempio: Dant. Inf. 2: Poeta che mi guidi, Guarda la mia virtù s'ella è possente, Prima che all'alto passo tu mi fidi.
Definiz: § V. E con un termine retto dalla Prep. Sopra, vale Porre con sicurezza, Assicurare, e simili: anche figuratam. –
Esempio: Dant. Parad. 3: Non ti maravigliar perch'io sorrida, Mi disse, appresso il tuo pueril coto, Poi sopra il vero ancor lo piè non fida. Ma te rivolve, come suole, a voto.
Definiz: § VI. E per Manifestare altrui confidentemente qualche cosa, ed altresì sotto fede di segretezza; Confidare. –
Esempio: Caran. Eustaz. 204: E questo io lo so, perciochè ella me l'ha fidato, dicendomi che non vede più avanti che te solo.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 360: Tutto fida al mio cor.
Definiz: § VII. Fidare alcuno, si disse per Assicurarlo, dandogli la propria fede; e Fidare alcuno di checchessia, per Dargli sicurtà, certezza, di checchessia, Affidarnelo. –
Esempio: Stor. Pistol. 123: Castruccio gli fidò, e certi andarono nel campo.
Esempio: Vill. G. 919: Per molti se ne fece qui quistione, opponendo al tradimento del suo sangue, avendogli fidati e baciati in bocca, e caritevolmente mangiato con loro, e poi ec.
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 28: Fatemi questa grazia, che costui non sia morto. Allora il Re gli fece la grazia. E Aiolfo fece tirare ogni uno indietro, e fidò Tornabue, e colla licenza del Re lo menò nella sua camera.
Esempio: Pucc. A. Centil. 39, 47: Ella rimase vedova, nel nido, Con due fanciulli, e guidava ella stessa Tutta la sua contea: ben te ne fido.
Esempio: Acc. Lett. 193: Fui da loro licenziato, absoluto e fidato; e così mi tornai alla mia casa.
Esempio: Pulc. L. Morg. 26, 145: E se tu il di', della morte ti fido.
Definiz: § VIII. E figuratam. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. R. 11 t.: Peccator chi t'à fidato, Che de me non ài temenza?
Definiz: § IX. Fidare, riferito a terreno, vale Darlo a fida; e usasi anche assolutam. –
Esempio: Legg. tosc. 10, 197 t.: Possino in avvenire tutte quelle fattorie di Val di Nievole, che sono state e sono solite di fidare in padule, continovare ec.
Esempio: Targ. Viagg. 3, 174: Il restante [del terreno], non se ne potendo cavare altr'uso, si fida, come dicono, cioè si concede por pastura de' bestiami, a poche lire l'anno.
Definiz: § X. E riferito a bestiame, vale Mandarlo a pascere in una fida: anche assolutam. –
Esempio: Legg. Band. C. 8, 140: Debbino li Offiziali de' Paschi far contare il bestiame a ciascuno che fiderà in quel di Siena, quando passeranno alle calle, e dipoi farli riscontrare quando partiranno, a fine non dicessino, quando fidono, di aver bestiami, che in vero non avessino.
Esempio: E Legg. Band. C. 8, 141: Quando fossero [le bestie] più che quello che son fidate, insino in cinque per ciascun conto, non si mettino in frodo.
Esempio: E Legg. Band. C. 8, 210: Tutti quelli che vorranno fidare bestie forestiere,... sien tenuti ec.
Definiz: § XI. Fidare i bestiami a dogana, e assolutam. Fidare in dogana. –
V. Dogana, § VI.
Definiz: § XII. Fidare il campo ad alcuno, detto di capitano, si usò per Assicurare da qualunque molestia il campo domandato da qualche cavaliere per venirvi alla prova delle armi. –
Esempio: Stor. Rinaldin. Montalb. 244: Liontoro nuovamente comandò alla sua gente che per niuno modo non si movessi, perchè aveva fidato il campo a Rinaldino.
Definiz: § XIII. Neutr. pass. fidarsi Credere fermamente che alcuno non sia per ingannarti, per tradirti, o farti alcun male. Costruiscesi con la particella Di; e si usò anche senza la particella pronominale. –
Esempio: Dant. Inf. 33: Che per l'effetto de' suo' ma' pensieri, Fidandomi di lui, io fossi preso, E poscia morto, dir non è mestieri.
Esempio: Tav. Rit. 1, 52: Imperò quanto a voi dilettasse, io sìe vi consiglierei che voi lasciaste signore in questo vostro reame persona di cui voi vi poteste bene fidare.
Esempio: Barber. Regg. Donn. 403: Madonna, poss'io ben fidar di voi?
Esempio: Bocc. Decam. 6, 251: Io non ho nè ebbi mai alcuno, di cui io tanto mi fidassi o fidi o ami, quant'io mi fido od amo Anichino.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 548: Gli par da non fidarsene col pegno.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 99: Non ho fatto risposta per non mi fidare di chi i' l'ho date.
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 105: Però che l'un de l'altro non si fida, E non ardisce conferir sua voglia, Lo lascian ec.
Esempio: E Ar. Comm. 2, 231: Non è da fidarsene, E che è bugiardo, adulatore e perfido.
Esempio: Bern. Orl. 49, 60: È ben stata la tua discortesia, Ch'avendoti scoperti i pensier miei, Fidandomi di te come parente, M'abbi tradito sì villanamente.
Esempio: Guicc. Op. ined. 10, 7: Ma fidaronsi degli Otto, e rapportoronsi a' preparamenti loro.
Esempio: Nard. Amic. 1, 2: Non ti fidar di lui; ei te la frega.
Esempio: Giunt. Eseq. Buonarr. 54: Michelagnolo era resoluto non volere in modo nessuno, perchè non se ne fidava, mai più capitargli innanzi.
Esempio: Cellin. Vit. 223: Fidandosi di te, volse che tu gnene cucissi addosso.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 59: Oggi non si può più Fidare di persona.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 84: Femmina è cosa garrula e fallace; Vuole e disvuole: è folle uom che sen fida.
Esempio: Bald. Vers. 127: Non ti fidar di lor; chè nulla è peggio Del fidarsi de' servi.
Esempio: Red. Lett. 1, 361: Oh vatti a fida di Vostra Signoria molto illustre e molto reverenda!
Esempio: Manz. Prom. Spos. 219: E voi non vi siete fidato di me, non m'avete mai detto chiaro cosa sia venuto qui a impastocchiarvi l'altro giorno.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 304: Fidatevi di chi vi vuol bene.
Definiz: § XIV. E assolutam. –
Esempio: Dant. Inf. 11: La frode, ond'ogni coscienza è morsa, Può l'uomo usare in colui che si fida.
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 68: Chi men si fida, via miglior ellegge.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 319: Il non fidarsi è regola Per chi non vuol malanni, Che le frodi e gl'inganni Pe 'l mondo vanno in fregola.
Definiz: § XV. E per Aver fiducia in chicchessia o in checchessia, Esserne sicuro; pur costruito con la particella Di: ed altresì per Confidare in una persona o cosa, Farvi sicuro assegnamento; nel qual senso costruiscesi, più spesso con le particelle In, Su o Sopra: ed usasi anche assolutam. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. ined. 20: Di sè giammai fidare Non vuole un pocolino.
Esempio: Dant. Inf. 2: Venni quaggiù dal mio beato scanno, Fidandomi nel tuo parlare onesto.
Esempio: E Dant. Inf. 5: Guarda com'entri, e di cui tu ti fide, Non t'inganni l'ampiezza dell'entrare.
Esempio: E Dant. Purg. 5: Ciascun si fida Del beneficio tuo, senza giurarlo.
Esempio: Stor. Apol. volg. 86: Fidandosi del suo senno, e di molta iscienza e scrittura, ec.
Esempio: Petr. Rim. 1, 30: Ma nulla è al mondo, in ch'uom saggio si fide.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 269: Non è questa la patria in ch'io mi fido, Madre benigna e pia ec.
Esempio: Tratt. Dottr. Crist. 30: Fare onore più a uno che a un altro, fidarsi più in uno che in uno altro,... questa vertù (la temperanza) tutte queste cose e altre conosce.
Esempio: Machiav. Disc. 255: Debbe adunque un principe o una repubblica pigliare prima ogni altro partito, che ricorrere a condurre nello Stato suo per la sua difesa gente ausiliarie, quando ei s'abbia a fidare sopra quelle.
Esempio: Ar. Sat. 1, 198: Esser non puote Che di promessa altrui mai più mi fidi.
Esempio: Bemb. Rim. 30: Donna,... Che di nulla quagiù si fida o spera.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 117: Assai mi pare che fosse quando voi aveste accomandate costì le sue cose (del nipote) a uno in chi voi fidaste.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 73: Venga Tancredi omai che par sì fero, Se nella sua virtù tanto si fida.
Esempio: E Tass. Gerus. 7, 85: Minaccia il ciel con l'arme, e poi s'asconde, Fidando sol ne' suoi fugaci passi.
Esempio: E Tass. Gerus. 10, 45: E sì spesso le spalle anco volgesti, Fidando assai nelle veloci piante.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 5, 30: Prendo un involto in cui molto mi fido, E bagno le ferite.
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 21: Convien dunque aggiungere criterio a criterio, e non fidarsi delle nostre idee, se prima non sono benissimo rettificate.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 3, 5: Il dover per forza fidarsi d'altri qualche volta, senza poter vedere le cose in fonte.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 95: Con dolci detti quanto fia gli espose, In fidar sì di sè, grande il periglio.
Esempio: Giust. Vers. 21: Signor, fidando, al tuo paterno seno, L'anima mia ricorre.
Esempio: Niccol. Strozz. 2, 15: Io solo osai, Fidandomi di voi.
Definiz: § XVI. Vale altresì Commettersi alla fede di alcuno, Affidarvisi; riferito figuratam. anche a cosa: nel qual senso costruiscesi con la particella A. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 196: Al tuo nemico non ti fidare, e non parlar con lui molto.
Esempio: Ugurg. Eneid. 231: Vede già ordenare le case e le muraglie componere, e già vedo i Troiani fidarsi e sicurarsi alla terra.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 79: Raccor dovresti omai le sparse vele, Nè fidarvi di novo al mar crudele.
Esempio: Parin. Poes. 21: Perciò a poc'aere prima, indi più ardito A vie maggior fidossi.
Definiz: § XVII. Fidarsi, costruito con un Infinito retto dalla particella Di, od anche col Congiuntivo retto dalla particella Che, vale Tenersi sicuro, Aver fiducia, speranza certa, Ripromettersi sicuramente, Confidare. –
Esempio: Mars. Lett. 27: E così mi fido, che fate verso me voi, che spesso incappo in questo, e negli altri difetti.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 164: Gli imprudenti sono quegli, i quali si fidano di dover aver la fortuna come la vorrebbero.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 301: Ritornato iersera a casa, mi messi a rileggere il libretto,... dove trovo dimostrazioni contro a questo movimento annuo attribuito alla terra, molto concludenti; e perchè non mi fidavo di poterle così puntualmente riferire, ho voluto riportar meco il libro.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 98: Perciochè si erano essi fidati di conseguir dal nuovo Pontefice sì fatta condescensione.
Esempio: E Pallav. Libr. Ben. 139: Voi, con insegnarmi i vostri [argomenti], mi farete barattare l'alchimia in oro: e così mi fido di non partir se non ricco.
Esempio: Capp. Longob. 77: Fidarsi di raccogliere da quei pochi e oscuri cenni tutto lo stato di due popoli,... sarebbe un volere troppa luce da troppo fioca lanterna.
Esempio: E Capp. Longob. 106: Nè io davvero mi fido per nulla di sciogliere questo nodo.
Definiz: § XVIII. Pure costruito con l'Infinito retto dalla particella Di, vale Arrischiarsi, Assicurarsi; ed altresì Aver coraggio, Osare. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 45: E si dimostra sì nel viso acerbo, Che Doralice istessa non si fida Di dirgli più di pace nè di triegua.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 30, 44: E qualunque si fida Di star bene a cavallo e dritto scaglie O lancia o dardo, od altra arme che ancida, Colà s'invii.
Definiz: § XIX. Fidarsi ad alcuno di una cosa, vale Commetterla, Affidarla, ad alcuno; detto di cosa che debba essere rapportata ad un altro. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 62: Per non fidarmene ad altri, sì come egli ha voluto, io medesima tel sono venuta a significare.
Definiz: § XX. Chi si fida rimane ingannato. Proverbio, usato a dimostrare la necessità che l'uomo ha di non fidarsi ciecamente dell'altrui fede. –
Esempio: Machiav. Comm. 166: Tu sai che non è ingannato se non chi si fida.
Esempio: Fag. Rim. 4, 300: E pure io lo sapeva: che si dice, Che chi si fida rimane ingannato.
Definiz: § XXI. Fidati era un buon uomo, non ti fidare era meglio di lui. Proverbio usato a significare, Che in generale è cosa prudente il non riporre cieca fiducia negli altri.