Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 1° Ed. .
STILLARE
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STILLARE.
Definiz: Mandar fuor l'umore a minute gocciole. Lat. stillare, guttas emittere.
Esempio: Petr. Son. 20. Che 'l mio d'ogni licor sostiene inopia, Salvo di vel che lagrimando stillo.
Definiz: ¶ Per infondere. Lat. instillare.
Esempio: Dan. Par. 25. Tu mi stillasti con lo stillar suo.
Esempio: Petr. Son. 282. Spirto già invitto alle terrene lutte, ch'or sì dal Ciel tanta dolcezza stille.
Definiz: ¶ Per cavar l'umor di qualunque cosa, per forza di fuoco, e col mezzo di alcuni strumenti fatti per ciò.
Esempio: Bocc. n. 31. 25. Fattesi venire erbe, e radici velenose, ec. quelle stillò.
Esempio: E Bocc. nov. 40. 6. Fe la mattina, d'una sua certa composizione, stillare un'acqua.
Definiz: ¶ Diciamo stillarsi il cervello, che vale, fantasticare, e ghiribizzare.
Esempio: Orl. Ber. Stare in su i libri a stillarsi il cervello.
Definiz: ¶ In signific. neutr. uscire a goccia a goccia, scaturire. Lat. stillare, guttatim fluere.
Esempio: Dan. Par. 20. L'altra, per grazia, che di sì profonda Fontana stilla.
Esempio: Cr. 4. 29. 1. Il mosto, che di quelle stilla, ec. metti, in quel medesimo dì, ne vasi impeciati d'entro.
Definiz: ¶ Per chiarificarsi, farsi limpido, a guisa d'acqua stillata. Lat. clarificari.
Esempio: Lib. viagg. Ed ivi son vantaggiati vini di novello, cioè di vendemmia, e poi l'altr'anno sono più potenti, e più chiari, e quanto più stanno, tanto più stillano.
Definiz: ¶ Per lo cader dell'acqua minuta da Cielo, spruzzolare. Lat. leviter pluere.
Esempio: M. V. 3. 7. Il terzo dì cominciò a stillar minuto, e poco, ed il quarto a piovere abbondantemente.