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1) Dizion. 4° Ed. .
STILLARE
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STILLARE.
Definiz: Cavar l'umor di qualunque cosa, per forza di caldo, o col mezzo d'alcuni strumenti fatti per ciò. Lat. stillare, guttas emittere, exprimere. Gr. ἐνσταλάζειν.
Esempio: Bocc. nov. 31. 25. Fattesi venire erbe, e radici velenose ec. quelle stillò.
Esempio: E Bocc. nov. 40. 6. Fe la mattina d'una sua certa composizione stillare un'acqua, la quale l'avesse ec. a far dormire.
Esempio: Ricett. Fior. 95. Questo modo di colare si chiama stillare, o passare per feltro.
Esempio: E Ricett. Fior. 108. L'erbe troppo umide ec. si stillano, acciochè durino assai, per istufa secca.
Esempio: Dav. Mon. 107. Nelle viscere della terra il sole, e l'interno calore quasi stillando cavano i sughi, e le sostanze migliori, che pe' pori colate nelle vene, e nelle proprie miniere, e quivi congelate, e dal tempo indurite, e stagionate si fan metalli.
Definiz: §. I. Per similit.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 83. Tommaso stillava su per lo letto, e fece orecchi di mercatante.
Definiz: §. II. Per Infondere. Lat. instillare. Gr. ἐνσταλάζειν.
Esempio: Dant. Par. 25. Tu mi stillasti collo stillar suo.
Esempio: Petr. son. 281. Spirto già invitto alle terrene lutte, Ch'or su dal ciel tanta dolcezza stille.
Definiz: §. III. Stillare, neutr. per Uscire a gocce, Scaturire. Lat. stillare, guttatim fluere. Gr. σταλάζειν.
Esempio: Dant. Par. 20. L'altra per grazia, che da sì profonda Fontana stilla.
Esempio: Cr. 4. 30. 1. Il mosto, che di quelle stilla ec. metti in quel medesimo dì ne' vasi impeciati dentro, e di fuori.
Definiz: §. IV. Stillar del caldo, si dice del Patir soverchio calore; tolta la metafora dal disfarsi, e liquefarsi, che fan le cose nello stillarsi. Lat. desudare, aestuare, sudare. Gr. καθιδροῦν.
Definiz: §. V. Stillare, neutr. per Chiarificarsi, Farsi limpido a guisa d'acqua stillata. Lat. clarificari. Gr. λαμπρύνειν.
Esempio: Libr. Viagg. Ivi son vantaggiati vini di novello, cioè di vendemmia, e poi l'altr'anno sono potenti, e più chiari, e quanto più stanno, tanto più stillano.
Definiz: §. VI. Per lo Cadere dell'acqua minuta dal cielo; Spruzzolare. Lat. leviter pluere. Gr. ὑακίζειν.
Esempio: M. V. 4. 7. Il terzo dì cominciò a stillare minuto, e poco, ed il quarto a piovere abbondantemente.
Definiz: §. VII. Stillarsi il cervello, vale Fantasticare, Ghiribizzare, Affaticar l'intelletto, Mulinare; che anche diciamo Beccarsi il cervello. Lat. suum cor edere. Simile appresso Omer. κατέδειν.
Esempio: Varch. Ercol. 67. Ghiribizzare ec. si dicono di coloro, i quali si stillano il cervello, pensano a ghiribizzi ec.
Esempio: Bern. Orl. 1. 18. 48. Nè pare a me, che sia gran gentilezza Stare in su' libri a stillarsi il cervello.
Esempio: Ber. Orl. 3. 7. 39. E scriveva, e stillavasi il cervello.
Esempio: Ar. Cass. 4. 1. Con quanto affaticar, con quanto avvolgere, E stillar di cervel già più di quindici Giorni ricerco ec.
Esempio: Cant. Carn. Ott. 67. Noi canterem con quel poco sapere, Che resta a quei, che perso hanno i cervelli, Perchè stillati quelli Ci siam nel voler troppo antivedere.
Definiz: §. VIII. E in signific. att. vale Versare a goccia a goccia. Lat. guttatim fundere. Gr. κατὰ σταγόνας χέειν.
Esempio: Petr. son. 20. Cercate dunque fonte più tranquillo, Che 'l mio d'ogni licor sostiene inopia, Salvo di quel, che lagrimando stillo.
Esempio: Mor. S. Greg. 13. 13. L'occhio mio stilla, cioè a dire lagrima a Dio.