1)
Dizion. 4° Ed. .
STILLARE
Apri Voce completa
pag.743
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
STILLARE.
Definiz: | Cavar l'umor di qualunque cosa, per forza di caldo, o col mezzo d'alcuni strumenti fatti per ciò. Lat.
stillare, guttas emittere, exprimere. Gr. ἐνσταλάζειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 31. 25. Fattesi venire erbe, e radici velenose ec. quelle stillò.
|
Esempio: | E Bocc. nov. 40. 6. Fe la mattina d'una sua certa composizione
stillare un'acqua, la quale l'avesse ec. a far dormire. |
Esempio: | Ricett. Fior. 95. Questo modo di colare si chiama stillare, o passare per
feltro. |
Esempio: | E Ricett. Fior. 108. L'erbe troppo umide ec. si stillano,
acciochè durino assai, per istufa secca. |
Esempio: | Dav. Mon. 107. Nelle viscere della terra il sole, e l'interno calore quasi
stillando cavano i sughi, e le sostanze migliori, che pe' pori colate nelle vene, e nelle proprie miniere, e quivi
congelate, e dal tempo indurite, e stagionate si fan metalli. |
Definiz: | §. I. Per similit. |
Esempio: | Franc. Sacch. nov. 83. Tommaso stillava su per lo letto, e fece orecchi di
mercatante. |
Definiz: | §. II. Per Infondere. Lat. instillare. Gr. ἐνσταλάζειν. |
Esempio: | Dant. Par. 25. Tu mi stillasti collo stillar suo. |
Esempio: | Petr. son. 281. Spirto già invitto alle terrene lutte, Ch'or su dal ciel tanta
dolcezza stille. |
Definiz: | §. III. Stillare, neutr. per Uscire a gocce, Scaturire. Lat. stillare, guttatim
fluere. Gr. σταλάζειν. |
Esempio: | Dant. Par. 20. L'altra per grazia, che da sì profonda Fontana stilla.
|
Esempio: | Cr. 4. 30. 1. Il mosto, che di quelle stilla ec. metti in quel medesimo dì ne'
vasi impeciati dentro, e di fuori. |
Definiz: | §. IV. Stillar del caldo, si dice del Patir soverchio calore; tolta la metafora dal disfarsi, e
liquefarsi, che fan le cose nello stillarsi. Lat. desudare, aestuare, sudare. Gr.
καθιδροῦν.
|
Definiz: | §. V. Stillare, neutr. per Chiarificarsi, Farsi limpido a guisa d'acqua stillata. Lat.
clarificari. Gr. λαμπρύνειν. |
Esempio: | Libr. Viagg. Ivi son vantaggiati vini di novello, cioè di vendemmia, e poi
l'altr'anno sono potenti, e più chiari, e quanto più stanno, tanto più stillano. |
Definiz: | §. VI. Per lo Cadere dell'acqua minuta dal cielo; Spruzzolare. Lat. leviter
pluere. Gr. ὑακίζειν. |
Esempio: | M. V. 4. 7. Il terzo dì cominciò a stillare minuto, e poco, ed il quarto a piovere
abbondantemente. |
Definiz: | §. VII. Stillarsi il cervello, vale Fantasticare, Ghiribizzare, Affaticar l'intelletto, Mulinare;
che anche diciamo Beccarsi il cervello. Lat. suum cor edere. Simile
appresso Omer. κατέδειν. |
Esempio: | Varch. Ercol. 67. Ghiribizzare ec. si dicono di coloro, i quali si stillano il
cervello, pensano a ghiribizzi ec. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 18. 48. Nè pare a me, che sia gran gentilezza Stare in su' libri a
stillarsi il cervello. |
Esempio: | Ber. Orl. 3. 7. 39. E scriveva, e stillavasi il cervello. |
Esempio: | Ar. Cass. 4. 1. Con quanto affaticar, con quanto avvolgere, E stillar di cervel
già più di quindici Giorni ricerco ec. |
Esempio: | Cant. Carn. Ott. 67. Noi canterem con quel poco sapere, Che resta a quei, che
perso hanno i cervelli, Perchè stillati quelli Ci siam nel voler troppo antivedere. |
Definiz: | §. VIII. E in signific. att. vale Versare a goccia a goccia. Lat. guttatim
fundere. Gr. κατὰ
σταγόνας
χέειν. |
Esempio: | Petr. son. 20. Cercate dunque fonte più tranquillo, Che 'l mio d'ogni licor
sostiene inopia, Salvo di quel, che lagrimando stillo. |
Esempio: | Mor. S. Greg. 13. 13. L'occhio mio stilla, cioè a dire lagrima a
Dio. |
|