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Dizion. 2° Ed. .
STILLARE
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pag.838
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STILLARE.
Definiz: | Cavar l'umore di qualunque cosa, per forza di caldo, e col mezzo d'alcuni strumenti fatti per ciò. Lat.
stillare, guttas emittere. |
Esempio: | Bocc. n. 31. 25. Fattesi venire erbe, e radici velenose, ec. quelle stillò.
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Esempio: | E Bocc. num. 46. Fe la mattina d'una sua
certa composizione stillare un'acqua. |
Esempio: | Petr. Son. 20. Che 'l mio d'ogni licor sostiene inopia, Salvo di vel che
lagrimando stillo. |
Definiz: | ¶ Per infondere. Lat. instillare. |
Esempio: | Dan. Par. 25. Tu mi stillasti con lo stillar suo. |
Esempio: | Petr. Son. 282. Spirto già invitto alle terrene lutte, ch'or sì dal Ciel tanta
dolcezza stille. |
Definiz: | ¶ Diciamo stillarsi il cervello, che vale, fantasticare, ghiribizzare. |
Esempio: | Orl. Ber. Stare in su i libri a stillarsi il cervello. |
Definiz: | ¶ In signific. neutr. uscire a goccia a goccia, scaturire. Lat. stillare, guttatim
fluere. |
Esempio: | Dan. Par. 20. L'altra, per grazia, che di sì profonda Fontana stilla.
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Esempio: | Cr. 4. 29. 1. Il mosto, che di quelle stilla, ec. metti, in quel medesimo dì, ne'
vasi impeciati d'entro. |
Definiz: | ¶ Per chiarificarsi, farsi limpido, a guisa d'acqua stillata. Latin. clarificari. |
Esempio: | Lib. viagg. Ed ivi son vantaggiati vini di novello, cioè di vendemmia, e poi
l'altr'anno sono più potenti, e più chiari, e quanto più stanno, tanto più stillano. |
Definiz: | ¶ Per lo cader dell'acqua minuta da Cielo, spruzzolare. Lat. leviter pluere.
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Esempio: | M. V. 3. 7. Il terzo dì cominciò a stillar minuto, e poco, ed il quarto a piovere
abbondantemente. |
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