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Dizion. 3° Ed. .
SIGNORE
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pag.1527
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SIGNORE.
Definiz: | Che ha signoria, dominio, e podestà sopra gli altri. Latin. dominus. |
Esempio: | Tratt. Consol. Quegli è legittimo signore, che pregato si parte, invitato si
fugge, e solo gli riman di poter dire, non potetti far'altro. |
Esempio: | Boc. Nov. 7. 3. Fu uno de' più nobili, e de' più magnifici Signori, che, ec. si
sapesse in Italia. (Lat. magnas. Gr. δυγαστὴς
δυνάστης) |
Esempio: | Petr. Son. 228. Carità di Signore, amor di donna, Son le catene. |
Definiz: | §. Signore: Padrone. Lat. dominus, herus. |
Esempio: | Boc. Nov. 43. 13. Adunque sarà egli buono per noi, poichè altro Signor non ha.
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Esempio: | Dan. Par. 24. Come 'l Signor, ch'ascolta quel che piace, Da indi abbraccia il
servo, gratulando. |
Definiz: | §. Signore: per Titolo di maggioranza, di riverenza, che oggi comunemente si dice in Lat. dominus. |
Esempio: | Boc. Nov. 52. 6. Signori egli è buono che noi assaggiamo del vino di questo
valente huomo. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 60. 24. Signori, e donne, come voi sapete, vostra
usanza è. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 79. 37. E voi, Signori Medici, ve ne guardate
molto. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 84. 11. E a' villani rivolto, disse: Vedete
Signori, com'egli m'avea lasciato. |
Esempio: | Guid. Giud. Oh Signore Achille, se io mi studio nella tua morte, ec.
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Esempio: | Ovvid. Pist. Cotal femmina, e così pericolosa donna, hai tu messa, bel mio
Signore, nella tua camera? [cioè marito mio] |
Definiz: | §. E Signore: detto assolutamente, e per eccellenza, s'intende Iddio. Lat. Deus optimus
Maximus, Dominus. |
Esempio: | Dan. Par. 24. A cui nostro Signor lasciò le chiavi. |
Definiz: | §. Non essere Signore: vale Non poter fare a suo modo. |
Esempio: | Cron. Mor. E da quelli pensieri, come da vani, e cattivi volendomi partire, non
era Signore di poter ciò fare. |
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